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Canaletto (tipografia)
In tipografia, per canaletto si intende un allineamento verticale fortuito di spazi bianchi.[1][2][3][4][5][6][7] I canaletti possono accadere a prescindere dalle impostazioni di spaziatura, ma sono più evidenti con spazi interparola grandi causati dalla giustificazione e dai caratteri a larghezza fissa. Sono invece meno evidenti con i caratteri proporzionali (a larghezza variabile) per via della spaziatura stretta. Un'altra causa di canaletti è la vicina ripetizione di una parola lunga o di parole simili a intervalli regolari, come "massimizzazione" con "minimizzazione" o "ottimizzazione".
I canaletti avvengono a causa di una combinazione dell'altezza-x della typeface, dei valori assegnati alle larghezze di vari caratteri e del livello di controllo sulla spaziatura tra i caratteri e tra le parole. Le typeface più larghe sono più inclini a esibire canaletti, dato che permettono poco controllo sulle spaziature. Anche aumentare lo spazio tra i periodi può esagerare l'effetto canaletto. Applicazioni più sofisticate offrono più controllo.
I tipografi cercano di minimizzare o eliminare i canaletti. In Finer Points in the Spacing & Arrangement of Type, il tipografo canadese Geoffrey Dowding spiega quanto segue.[8]
«A carefully composed text page appears as an orderly series of strips of black separated by horizontal channels of white space. Conversely, in a slovenly setting the tendency is for the page to appear as a grey and muddled pattern of isolated spats, this effect being caused by the over-widely separated words. The normal, easy, left-to-right movement of the eye is slowed simply because of this separation; further, the short letters and serifs are unable to discharge an important function—that of keeping the eye on "the line". The eye also tends to be confused by a feeling of vertical emphasis, that is, an up & down movement, induced by the relative isolation of the words & consequent insistence of the ascending and descending letters. This movement is further emphasized by those "rivers" of white which are the inseparable & ugly accompaniment of all carelessly set text matter.»
«Una pagina di testo accuratamente composta appare come una serie ordinata di strisce nere separate da canali orizzontali di spazio bianco. Al contrario, in una disposizione senza cura la tendenza è che la pagina appaia come un motivo grigio e confuso di schizzi isolati, questo effetto è causato dalle parole troppo separate. Il normale, facile movimento dell'occhio da sinistra a destra è rallentato semplicemente a causa di questa separazione; inoltre, le lettere brevi e le grazie non sono in grado di svolgere una funzione importante, quella di tenere d'occhio la "linea". L'occhio tende anche ad essere confuso da una sensazione di enfasi verticale, cioè un movimento su e giù, indotto dal relativo isolamento delle parole e conseguente insistenza delle lettere ascendenti e discendenti. Questo movimento è ulteriormente enfatizzato da quei "fiumi" di bianco che sono l'inseparabile e brutto accompagnamento di tutto il testo impostato con noncuranza.»
Altri termini correlati sono lago e buche (lakes e holes), che si riferiscono a un gruppo di canaletti adiacenti o intrecciati che area più vuota intorno a un blocco di testo.[9][10][11]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Canaletto, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ Dowding 1995, p. 29.
- ^ Felici 2003, p. 80.
- ^ Fogarty 2008, p. 85.
- ^ Schriver 1997, p. 270.
- ^ Smith 2009.
- ^ Squire 2006, p. 65.
- ^ Dowding 1995, pp. 5–6, 29.
- ^ Garner 2006.
- ^ Jury 2009, p. 58.
- ^ Williams 2003, p. 13.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Geoffrey Dowding, Finer Points in the Spacing & Arrangement of Type, edizione riveduta, Vancouver, BC, Hartley & Marks Publishers, 1995, p. 90, ISBN 0-88179-119-9.
- James Felici, The Complete Manual of Typography, Berkeley, CA, Peachpit Press, 2003, p. 384, ISBN 0-321-12730-7.
- Mignon Fogarty, Grammar Girl's Quick and Dirty Tips for Better Writing, New York, Holt Paperbacks, 2008, p. 240, ISBN 978-0-8050-8831-1.
- Bryan A. Garner, Jeff Newman e Tiger Jackson, The Redbook: A Manual on Legal Style, 2ª ed., Thompson West, 2006, p. 1008, ISBN 978-0-314-16891-7.
- David Jury, What is Typography? (PDF), su rotovision.com, Rotovision, 2009, pp. 28-87. URL consultato il 31 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2011).
- Karen A. Schriver, Dynamics in Document Design, New York, Chichester, Brisbane, Toronto, Singapore, Weinheim, John Wiley & Sons, 1997, p. 592, ISBN 0-471-30636-3.
- Smith, Laurie, Don't Date Yourself by Using Two Spaces after a Period in Your Resume!, in Executive Resumes and Career Transition Strategies: Reflections of an Executive Resume Writer, Creative Keystrokes Executive Resume Service, 8 luglio 2009. URL consultato il 30 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2011).
- Victoria Squire, Hans Peter Willberg e Friedrich Forsmann, Getting it Right with Type, London, Laurence King Publishing, 2006, p. 176, ISBN 978-1-85669-474-2.
- Robin Williams, The Mac is Not a Typewriter: A Style Manual for Creating Professional-level Type on Your Macintosh, 2ª ed., Berkeley, CA, Peachpit Press, 2003, p. 96, ISBN 0-201-78263-4.
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