Brownleeite
Brownleeite | |
---|---|
Classificazione Strunz (ed. 10) | 1.BB.15 |
Formula chimica | MnSi[1] |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | monometrico |
Sistema cristallino | isometrico[1] |
Parametri di cella | a=4,557, V=94,63, Z=4[1] |
Gruppo spaziale | P 213[1] |
Proprietà fisiche | |
Densità | 2,913 (calcolata)[1] g/cm³ |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
La brownleeite è un minerale la cui descrizione è stata pubblicata nel 2010 in base ad un ritrovamento avvenuto in polvere proveniente dallo spazio ed approvato nel 2008 dall'IMA nel 2008.[1][2] Il nome è stato attribuito in onore dell'astronomo statunitense Donald Brownlee.[3]
Chimicamente è un siliciuro di manganese.[4]
Morfologia
[modifica | modifica wikitesto]La brownleeite è stata trovata sotto forma di tre grani irregolari di dimensione di 100, 200 e 250 nm.[1]
Origine e giacitura
[modifica | modifica wikitesto]La brownleeite è stata scoperta nella polvere raccolta da aeroplani in volo ad alta quota presumibilmente proveniente dalla coda della cometa 26P/Grigg-Skjellerup attraversata dalla Terra nell'aprile 2003.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g (EN) K. Nakamura-Messenger, Keller L. P., Clemett S. J., Messenger S., Jones J. H., Palma R. L., Pepin R. O., Klöck W., Zolensky M. E., Tatsuoka H., Brownleeite: A new manganese silicide mineral in an interplanetary dust particle, in American Mineralogist, vol. 95, 2010, pp. 221-228.
- ^ (EN) P. A., Hatert F., Pasero M. Williams, New minerals approved in 2008 (PDF), in International Mineralogical Association, 2008, pp. 1-13. URL consultato il 24 gennaio 2013.
- ^ Brownleeite mineral information and data, su mindat.org. URL consultato il 24 gennaio 2013.
- ^ a b (EN) K. Nakamura-Messenger, Keller L. P., Clemett S. J., Jones J. H., Palma R. L., Pepin R. O., Klöck. W., Zolensky M. E., Messenger S. anno=2008, New manganese silicide mineral phase in an interplanetary dust particle (PDF), in Lunar and Planetary Science, vol. 39, pp. 2103-2103. URL consultato il 24 gennaio 2013.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Webmineral.com.
- (EN) Mindat.org.