Antemnati
Gli Antemnati erano un popolo dell'Italia preromana stanziato nei pressi di Roma.
Origine
[modifica | modifica wikitesto]Inclusa da Plinio il Vecchio nella sua lista di città scomparse del Latium vetus[1], per Plutarco erano di origine sabina.[2]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La loro capitale era il villaggio di Antemnae (dal latino ante amnes, "davanti ai fiumi") fu una città identificata sul monte omonimo all'interno di Villa Ada (Monte Antenne, alla confluenza tra i fiumi Tevere ed Aniene.[senza fonte]
Furono assorbiti dai Romani, dopo la vittoria che Romolo, il primo re di Roma, ottenne nel 752-751 a.C.[2][3]
La Battaglia
[modifica | modifica wikitesto]Secondo la leggenda, gli Antemnati, come anche i Ceninensi, i Crustumini e i Curiti Sabini, fuorno colpiti dal tradimento dei romani, noto come il ratto delle Sabine.
Mentre i Romani combattevano contro i Ceninensi, primi tra i popoli traditi a reagire contro Roma, gli Antemnati invasero il territorio di Roma. I romani però reagirono prontamente e gli Antemnati furono sconfitti facilmente. La loro città fu presa d'assalto ed occupata, portando Romolo a celebrare una seconda ovatio.[4]
Ancora i Fasti trionfali ricordano sempre per l'anno 752/751 a.C.:
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Plinio il Vecchio, Naturalis historia, III, 68.
- ^ a b Plutarco, Vita di Romolo, 17, 1.
- ^ Eutropio, Breviarium ab Urbe condita, I, 2.
- ^ Tito Livio, Ab Urbe condita libri, I, 11.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane, II.
- Eutropio, Breviarium ab Urbe condita, I.
- Livio, Ab Urbe condita libri, I.
- Plinio il Vecchio, Naturalis historia, III.
- Plutarco, Vita di Romolo.