Villa Albertini
Villa Albertini | |
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Veduta | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Valle d'Aosta |
Località | Gressoney-Saint-Jean |
Coordinate | 45°46′05.02″N 7°49′30.97″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 1924-1926 |
Realizzazione | |
Architetto | Achille Majnoni d'Intignano |
Ingegnere | Tancredi Aluffi |
La Villa Albertini è una storica residenza situata nella località di Greschmattò, a Gressoney-Saint-Jean, in Valle d'Aosta.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La villa venne eretta tra il 1924 e il 1926 secondo il progetto dell'architetto Achille Majnoni d'Intignano e dell'ingegnere Tancredi Aluffi su commissione di Alberto Albertini, scrittore, giornalista e direttore del Corriere della Sera dopo il fratello Luigi, e di sua moglie Paola Giocosa, figlia del celebre drammaturgo, scrittore e librettista Giuseppe Giacosa.[1]
Nel corso degli anni la villa ha ricevuto diversi ospiti illustri quali Benedetto Croce, Luigi Einaudi, Arrigo e Adriano Olivetti, Arturo Toscanini e Tatiana e Sergej Tolstoj.[1]
La residenza è tutt'oggi proprietà dei discendenti della famiglia Albertini.[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La villa si trova immersa in un ampio terreno a prato a poca distanza dal Castello Savoia.[1]
Architettonicamente parlando costituisce un esempio emblematico di un nuovo porsi di fronte alla villeggiatura alpina dell’alta borghesia degli inizi del XX secolo, capace di preferire uno stile più vicino a quello vernacolare agli eccessi dell'eclettismo tipico della prima architettura di villeggiatura. L'esterno, sobrio e solido, presenta un rivestimento in pietra a vista, caratteristico delle maestranze locali. I decori e gli arredi interni sono ancor oggi perfettamente conservati.[1]
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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