Utente:Ste Valentini/Pagina in Creazione 4
Monte Pin | |
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Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Provincia | Trento |
Comune | Bresimo Livo Rumo |
Prominenza | 124 m |
Isolamento | 3,13 km |
Catena | Alpi |
Coordinate | 46°26′04.07″N 10°58′01.49″E |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Orientali |
Grande Settore | Alpi Sud-orientali |
Sezione | Alpi Retiche meridionali |
Sottosezione | Alpi della Val di Non |
Supergruppo | Catena Olmi-Luco-Roen |
Gruppo | Catena delle Maddalene |
Sottogruppo | Costiera Olmi-Vedetta Alta |
Codice | II/C-28.II-A.1.a |
Il Monte Pin (2420 m s.l.m.) è una cima della Catena delle Maddalene. Data la sua posizione e l'imponenza del suo versante sud-orientale, è facilmente riconoscibile da gran parte della Val di Non.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]«Grande piramide dai ripidi versanti meridionali erbosi, culminante con un'aguzza vetta»
Il Monte Pin è una montagna della Catena delle Maddalene, diramazione orientale del gruppo montuoso Ortles-Cevedale, posta nel versante noneso. Il suo versante sud-orientale è una muraglia erbosa triangolare che si alza dalla valle per oltre 1000 metri, il suo versante nord-occidentale diventa invece una docile cresta che raggiunge le più alte vette della dorsale principale della catena. Vista la sua imponenza è facilmente riconoscibile da gran parte della Val di Non; analogamente dalla sua cima è possibile ammirare l'intera valle dall'alto ed in particolare il Lago di Santa Giustina. [2]
A pochi metri dalla sua vetta, si ha il confine dei comuni di Bresimo, Livo e Rumo.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Non vi è traccia di primi salitori e con ogni probabilità la vetta è stata raggiunta da cacciatori e malgari. [3]
Itinerari
[modifica | modifica wikitesto]La vetta del Monte Pin è attraversata dal sentiero SAT O131[4], che collega Bevia di Bresimo con Malga Lavazzé.
Gli accessi sono principalmente tre:
- da Bresimo frazione di Bevia (1039 m s.l.m.), in ore 3:40 con sentiero SAT O131 [4]
- da Rumo frazione di Bagni di Mocenigo (1055 m s.l.m.), in ore 4:20 con sentiero SAT O134 e sentiero SAT O131 [5][4]
- da Malga Binasia (2138 m s.l.m.), in ore 1:10 con sentiero SAT O131B e sentiero SAT O131 [6][4]
Galleria di immagini
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gino Buscaini, Ortles-Cevedale: parco nazionale dello Stelvio, in Guida dei Monti d'Italia, Milano, Club Alpino Italiano - Touring Club Italiano, 1984, ISBN 9788836500857.