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Utente:Fede.boccalon/Sandbox
Vento di primavera | |
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Titolo originale | La rafle |
Lingua originale | francese |
Paese di produzione | Francia, Germania, Ungheria |
Anno | 2010 |
Durata | 115 |
Dati tecnici | rapporto: 2,35:1 |
Genere | storico, drammatico |
Regia | Rose Bosch |
Sceneggiatura | Rose Bosch |
Produttore | Ilan Goldman, Catherine Morisse-Monceau (produttore associato), Regine Konckier (produttore associato), Jean-Robert Gibard (produttore associato), Peter Miskolczi (co-produttore), Jan Mojto (co-produttore) |
Produttore esecutivo | Marc Vadé |
Casa di produzione | Légende Films, Gaumont, Légende des Siècles, TF1 Films Production, France 3 Cinéma, SMTS, KS2 Cinéma, Alva Films, EOS Entertainment, Eurofilm Bis |
Distribuzione in italiano | Videa CDE |
Fotografia | David Ungaro |
Montaggio | Yann Malcor |
Effetti speciali | Thomas Duval |
Musiche | Christian Henson |
Scenografia | Olivier Raoux |
Costumi | Pierre-Jean Larroque |
Trucco | Pascale Bouquiere |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Vento di primavera (La rafle) è un film storico-drammatico del 2010 scritto e diretto da Rose Bosch.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]A Parigi, nel corso dell'estate del 1942, la Francia è sotto l'occupazione tedesca e gli ebrei sono tenuti ad indossare la stella gialla. Nel quartiere della Butte Montmartre, due famiglie ebree vivono come gli altri abitanti del quartiere, fatta eccezione per gli ebrei che temono l'arrivo della Gestapo. A Parigi, i pareri sono divisi, alcuni vogliono proteggere gli ebrei nascondendoli, mentre altri come la fornaia, preferiscono insultarli.
Nella notte fra il 15 e il 16 luglio, il loro destino subisce un repentino cambiamento in seguito ad un accordo tra i nazisti e le autorità francesi per l'arresto e la deportazione di 15.000 ebrei,accordo che porta al rastrellamento del Velodromo d'Inverno (Vélodrome d'Hiver). Il quartiere della Butte Montmartre non sfugge a questa sorte, anzi la famiglia di Joseph Weissmann, un bambino ebreo di dieci anni, ed i loro vicini vengono arrestati dopo aver provato a fuggire in diversi modi.
A seguito di questo rastrellamento vengono portati nel Vél d'Hiv, dove Joseph e Noah, il fratello minore del suo migliore amico, incontrano un'infermiera, Annette Monod, che farà tutto il possibile per aiutare loro e gli altri bambini ebrei. Nel velodromo le condizioni sono precarie e malsane: non hanno acqua, sono ammassati e costretti a fare i loro bisogni dove c'è spazio. Il cibo scarso deve essere diviso in modo che ognuno di loro abbia qualcosa da mangiare. Una mattina, mentre i detenuti sono assetati, i pompieri danno loro da bere. Essi accettano inoltre di "passare" le lettere a loro consegnate. Il colonnello Pierret dei vigili del fuoco di Parigi, usando la sua influenza (è il più alto in grado tra tutti i presenti nel Vel d'Hiv, Gendarmeria e vigili del fuoco) ne approfitta per prendere il comando del Vel d'Hiv mettendo a tacere la rabbia dei poliziotti con l'atteggiamento generoso ed eroico dei suoi uomini e di sé stesso.
Dopo due giorni, i prigionieri vengono portati in un campo di transito a Beaune-la-Rolande nel dipartimento della Loira. Affamati e deboli, gli ebrei affrontano la fame e la sete, Annette dimostra un grande coraggio perché cerca di denunciare le condizioni degli ebrei (segue per esempi la dieta dei prigionieri e dopo qualche giorno si presenta debole e stanca dal prefetto a cui aveva più volte reso nota la situazione attraverso le sue lettere senza risposta riuscì ad avere per i ragazzi più piccoli dei dolcetti). Pochi giorni dopo, i genitori ed i bambini più grandi vengono deportati nel campo di sterminio di Auschwitz, solo i più giovani rimangono con la speranza di un loro ritorno che non si verificherà. Annette deve raddoppiare gli sforzi, nonostante la fatica, per prendersi cura di loro.
Mettendo in atto gli ultimi consigli di sua madre, Joseph ed un suo compagno si danno alla fuga grazie all'aiuto dei loro compagni. Joseph non può portare con sé il suo migliore amico perché è malato: ha una brutta ernia che gli impedisce di camminare. Tranne lui e un compagno tutti i bambini vengono caricati sul treno che li porterà nel campo di sterminio. Vana l'ultima corsa della febbricitante Annette per fermare il convoglio, dopo che il medico gollista che la sta curando le ha rivelato la verità su quei trasferimenti. Nel 1945, alla fine della guerra, Joseph ritrova Annette all'Hotel Lutetia, un albergo parigino dove vengono accolti i sopravvissuti dei campi di concentramento. Lì Annette incontra anche il piccolo Noah, fuggito dal treno e salvato da una coppia di anziani.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Sito ufficiale
- Sito ufficiale italiano
- (EN) 1382725, su IMDb, IMDb.com.
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