Sualocin
Sualocin A / B | |
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Classificazione | Stella binaria |
Classe spettrale | B9IV / A |
Distanza dal Sole | 240 anni luce |
Costellazione | Delfino |
Coordinate | |
(all'epoca J2000) | |
Ascensione retta | 20h 39m 38,287s |
Declinazione | +15° 54′ 43,49″ |
Dati fisici | |
Raggio medio | 4,1 / ? R⊙ |
Massa | 5,8 (A+B) M⊙
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Temperatura superficiale |
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Luminosità | 175 / 18 L⊙
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Età stimata | 140 milioni di anni [1] |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | +3,9 / 6,4 |
Magnitudine ass. | -0,57 (A+B) |
Velocità radiale | -3,4 |
Nomenclature alternative | |
α Del, 9 Del, BD +15 4222, CCDM J20396+1555A/G, HD 196867, HIP 101958, HR 7906, SAO 106357
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Sualocin (α Delphini) è un sistema binario della costellazione del Delfino. Dista circa 240 anni luce dal Sole.
Caratteristiche del sistema
[modifica | modifica wikitesto]Sualocin A ha una magnitudine apparente di +3,77, ed è di tipo spettrale B9IV[2]; questo indicherebbe una stella subgigante blu, con massa 3 volte quella del Sole e con un raggio 4 volte superiore. Possiede un'alta velocità rotazionale: circa 160 km/s, 70 volte maggiore rispetto a quella solare[3].
Sualocin-B, separata di 1 secondo d'arco dalla principale, è una stella di classe A di sequenza principale. Tramite il satellite Hipparcos si è potuto stabilire che Sualocin-B presenta una luminosità pari ad un decimo rispetto a quella della sua compagna.
Le due stelle orbitano fra loro ad una distanza di circa 12 UA con un periodo di 17 anni.
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il misterioso nome Sualocin, così come quello di Rotanev (β Delphini), comparve per la prima volta nel catalogo stellare di Palermo del 1814. Con un lavoro quasi da detective, l'astronomo inglese del XIX secolo Thomas Webb scoprì l'origine di questi due nomi alquanto bizzarri: non erano altro che il nome (Nicolaus) e il cognome (Venator) latinizzati e scritti al contrario dell'assistente del famoso astronomo Giuseppe Piazzi, Nicolò Cacciatore (Nicolaus Venator, appunto)[4].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ G. H. Rieke, K. Y. L. Su, J. A. Stansberry, D. Trilling, G. Bryden, J. Muzerolle, B. White, N. Gorlova, E. T. Young, C. A. Beichman, K. R. Stapelfeldt & D. C. Hines, Decay of Planetary Debris Disks, in Astrophysical Journal, vol. 620, n. 2, 2005, pp. 1010-1026.
- ^ Alfa Delphini - Star in double system (SIMBAD)
- ^ Sualocin (Stars, Jim Kaler) Archiviato il 6 settembre 2008 in Internet Archive.
- ^ Sualocin (The Fixed Stars)