Stazione di Caldosa
Caldosa stazione ferroviaria | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Arzachena |
Coordinate | 41°03′35.98″N 9°21′07.66″E |
Altitudine | 86 m s.l.m. |
Linee | ferrovia Sassari–Palau |
Storia | |
Stato attuale | attiva per usi turistici |
Attivazione | 1932 |
Caratteristiche | |
Tipo | fermata ferroviaria passante in superficie |
Binari | 1 |
La stazione di Caldosa è una fermata ferroviaria situata nel comune di Arzachena lungo la ferrovia Sassari-Tempio-Palau, utilizzata esclusivamente per i servizi turistici legati al Trenino Verde.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La fermata venne costruita in contemporanea con la ferrovia tra Sassari e Palau tra gli anni venti e trenta del Novecento ad opera delle Ferrovie Settentrionali Sarde, che dell'impianto furono anche il primo gestore. Le FSS inaugurarono lo scalo insieme alla porzione terminale della linea, tra Luras e Palau, il 18 gennaio 1932[1], e nei primi anni di esercizio la fermata di Caldosa fu impiegata come fermata a richiesta[2]. La gestione di linea e impianto passò poi alle Strade Ferrate Sarde nel 1933, e da questa società alle Ferrovie della Sardegna nel 1989.
Lo scalo venne utilizzato per i servizi di trasporto pubblico sino al 16 giugno 1997[3], data in cui il tronco tra Nulvi e Palau della linea, comprendente la fermata di Caldosa, venne chiuso al traffico ordinario restando in uso esclusivamente per i servizi turistici del Trenino Verde. Dal 2010 la fermata è gestita dall'ARST.
Strutture e impianti
[modifica | modifica wikitesto]Lo scalo si trova a sud-ovest dell'abitato di Arzachena e presenta configurazione di fermata passante. Nell'impianto è quindi presente il solo binario di corsa[4] avente scartamento da 950 mm, affiancato da una banchina.
La fermata, impresenziata, è dotata di un fabbricato viaggiatori (chiuso al pubblico) avente sviluppo su due piani con pianta quadrata e tetto a falde, con due luci sul lato binari. Presente inoltre un ulteriore locale per i servizi igienici.
Movimento
[modifica | modifica wikitesto]Servita in passato dai treni per il servizio di trasporto pubblico delle varie concessionarie ferroviarie che hanno gestito la linea, la fermata dal giugno 1997 è utilizzata esclusivamente per le relazioni turistiche del Trenino Verde, effettuate a partire dal 2010 a cura dell'ARST.
Servizi
[modifica | modifica wikitesto]La fermata è dotata di servizi igienici, sebbene di norma non accessibili all'utenza.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Altara, p. 304.
- ^ Altara, p. 307.
- ^ Ferrovie "puntuali" per i tagli alle linee, in L'Unione Sarda, 18 giugno 1997.
- ^ Luigi Prato, La fermata di Caldosa, in Lestradeferrate.it. URL consultato il 27 dicembre 2015.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Edoardo Altara, Binari a Golfo Aranci - Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Ermanno Albertelli Editore, 1992, ISBN 88-85909-31-0.
- Elettrio Corda, Le contrastate vaporiere - 1864/1984: 120 anni di vicende delle strade ferrate sarde: dalle reali alle secondarie, dalle complementari alle statali, Chiarella, 1984.
- Francesco Ogliari, La sospirata rete, Milano, Cavallotti Editori, 1978.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla stazione di Caldosa