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PSA-IgM
L'immunocomplesso PSA-IgM è formato dall'Antigene Prostatico Specifico (PSA, Prostate Specific Antigen) e da immunoglobuline specifiche anti-PSA appartenenti alla classe M (IgM). È stato identificato nel siero di pazienti affetti da cancro alla prostata [1]. Questa evidenza ha indotto a proporre il PSA-IgM come nuovo biomarcatore da associare al PSA al fine di migliorare la diagnostica del cancro alla prostata in un'ottica di precocità, dal momento che i livelli sierici di PSA-IgM subiscono una variazione significativa già nelle prime fasi della carcinogenesi [2].
La teoria dell'immunosorveglianza può spiegare la presenza degli immunocomplessi nel siero dei pazienti oncologici. Il sistema immunitario adotta principalmente tre strategie per prevenire la tumorigenesi: la protezione dell'ospite dai virus che inducono tumori, la prevenzione o la eliminazione dei processi infiammatori che potrebbero causare tumorigenesi e l'identificazione ed eliminazione specifica di cellule tumorali sulla base della loro espressione degli antigeni tumore-specifici [3].
L'immunosorveglianza del tumore è un evento rivolto all'identificazione ed eliminazione delle cellule tumorali prima che diventino di rilevanza clinica. È stato proposto un modello di immunosorveglianza che prende il nome di immunoediting, costituito da tre fasi: eliminazione, equilibrio, escape. Il sistema immunitario in un primo momento riconosce le cellule tumorali e tenta di eliminarle completamente utilizzando gli elementi sia della risposta innata e sia di quella umorale. In conseguenza di una non completa eliminazione della crescita neoplastica si può instaurare un equilibrio temporaneo tra il sistema immunitario e il tumore dove la crescita tumorale è sotto il controllo del sistema immunitario che continua a esercitare una soppressione selettiva sulle cellule trasformate. Quando la crescita neoplastica riesce a selezionare quelle varianti cellulari tumorali, in grado di evadere la risposta immunitaria anti-tumorale, allora la proliferazione delle cellule tumorali sfugge al controllo del sistema immunitario e il tumore continua a crescere fino a diventare evidente dal punto di vista clinico. Questo processo di immunoediting coinvolge sia la risposta immunitaria cellulare, con linfociti, cellule NK e macrofagi sia quella umorale, con l'attivazione del complemento e le immunoglobuline, in particolar modo le immunoglobuline di classe M (IgM).
Dalla letteratura risulta che i biomarcatori tumorali formano facilmente immunocomplessi circolanti, costituiti dal biomarcatore associato alle IgM, come nel caso del biomarcatore immunocomplessato CEA-IgM per il cancro al colon [4] e dell'SCCA-IgM per la diagnosi precoce dell'epatocarcinoma [5],[6].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Beneduce L, Prayer-Galetti T, Giustinian AMG, Gallotta A, Betto G, Pagano F, Fassina G. Detection of prostate-specific antigen coupled to immunoglobulin M in prostate cancer patients. Cancer Detect Prev. 31:402-7. 2007.
- ^ Verna M, Pengo P, Gallotta A, Zani D, Costa S, Leon A, Gion M, Fassina G, Beneduce L. Improved detection of low grade prostate cancer by PSA-IgM assessment. Anticancer Res. 30:1486-7. 2010.
- ^ Swann BJ, Smyth MJ: Immune surveillance of tumors. J Clin Invest. 117:1137-45. 2007
- ^ Castaldi F, Marino M, Beneduce L, Belluco C, De Marchi F, Mammano E, Nitti D, Lise M, Fassina G. Detection of circulating CEA-IgM complexes in early stage colorectal cancer. Int J Biol Markers. 20:204-8. 2005.
- ^ Beneduce L, Castaldi F, Marino M, Quarta S, Ruvoletto M, Benvegnù L, Calabrese F, Gatta A, Pontisso P, Fassina G. Squamous cell carcinoma antigen-immunoglobulin M complexes as novel biomarkers for hepatocellular carcinoma. Cancer. 103:2558-65. 2005.
- ^ Pontisso P, Quarta S, Caberlotto C, Beneduce L, Marino M, Bernardinello E, Boscato N, Fassina G, Cavalletto L, Gatta A, Chemello L. Progressive increase of SCCA-IgM immune complexes in cirrhotic patients is associated with development of hepatocellular carcinoma. Int J Cancer. 119:735-40. 2006.