Monache romite dell'Ordine di Sant'Ambrogio ad Nemus

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Le monache romite dell'Ordine di Sant'Ambrogio ad Nemus sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio con case autonome.[1]

Nel 1822 le romite ambrosiane dell'Ordine di Sant'Ambrogio ad Nemus, che erano state costrette a disperdersi dalle autorità cisalpine nel 1798, riuscirono a riprendere la vita comune nel loro monastero di Santa Maria del Monte sopra Varese. Le monache aprirono una scuola e poi un collegio.[2]

Un gruppo di romite, aspirando a un genere di vita più contemplativo, senza l'onere dell'educazione della gioventù, con l'approvazione dell'arcivescovo di Milano, Giovanni Battista Montini, nel 1963 lasciò la comunità e diede inizio a un nuovo monastero a Bernaga di Perego.[2]

La comunità di Bernaga si sviluppò rapidamente e nel 1974 inviò un gruppo di religiose ad Agra per stabilirvi un secondo monastero.[2]

I due monasteri di Bernaga e di Agra si dotarono di proprie costituzioni che ottennero l'approvazione della Santa Sede nel 1981.[2]

Attività e diffusione

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Le religiose conducono una vita interamente contemplativa e osservano la clausura papale.

Oltre a quelli di Bernaga e Agra, esiste il monastero di Revello, aperto nel 1986.[3]

Alla fine del 2015 le monache romite contavano 3 monasteri e 37 religiose.[1]

  1. ^ a b Ann. Pont. 2017, p. 1466.
  2. ^ a b c d Giancarlo Rocca, DIP, vol. VII (1983), col. 2014.
  3. ^ Lungo la «via matris» della preghiera, su osservatoreromano.va. URL consultato il 3 aprile 2023.
  • Annuario Pontificio per l'anno 2017, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2017. ISBN 978-88-209-9975-9.
  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.
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