Gabbia del pozzo Scotti
Gabbia del pozzo Scotti | |
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Lato est | |
Autori | Alessandro Mazzucotelli e architetto Giuseppe Boni |
Data | 1912 |
Materiale | vetro, ferro battuto e cemento |
Ubicazione | piazzale Berzieri, Salsomaggiore Terme |
Coordinate | 44°48′57″N 9°58′44.5″E |
La gabbia del pozzo Scotti è la copertura in cemento, vetro e ferro battuto di un pozzo artesiano, collocato di fronte alle Terme Berzieri nel piazzale omonimo di Salsomaggiore Terme, in provincia di Parma; realizzata nel 1912, l'opera è considerata uno dei simboli del liberty cittadino.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il pozzo tradizionale originario, scavato a mano fino alla profondità di 57 m, consentiva, tramite secchi, una ridotta estrazione di acqua salsobromoiodica, perciò nel 1864 fu trivellato fino a raggiungere i 308 m.[2]
Il pozzo artesiano, affidato in gestione alla società del marchese Guido dalla Rosa Prati 11 anni dopo, verso la fine del XIX secolo fu danneggiato da un cedimento del terreno; si rese quindi necessaria una nuova perforazione, fino alla ragguardevole[2] profondità di 715 m,[3] che consentì all'acqua di fuoriuscire naturalmente a un'elevata pressione; tuttavia, quest'ultima subì una graduale diminuzione, fino ad annullarsi dopo poco più di un anno, con la conseguente chiusura del pozzo.[2]
Nel 1912 la "Società Dalla Rosa & Corazza e C.", intenzionata a riattivare il pozzo[2] collocato di fronte alle Terme Berzieri in costruzione, incaricò l'architetto Giuseppe Boni di progettare un'artistica copertura della fonte,[4] che potesse metterla in risalto.[5] L'opera in ferro battuto fu probabilmente disegnata dall'artista Alessandro Mazzucotelli e realizzata nell'officina di Antonio Veronesi.[4]
L'anno seguente, terminati i lavori, grazie all'applicazione di una pompa a gas compresso, il pozzo fu rimesso in funzione.[2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'opera si sviluppa su una pianta ottagonale.[4]
Il basamento in cemento è adornato con altorilievi raffiguranti su quattro facce ghirlande di fiori e foglie e su due delle altre altrettanti stemmi. L'alta gabbia sovrastante, chiusa su ogni fronte da due vetri sovrapposti, è costituita da una struttura in ferro battuto, ornata con intrecci floreali molto simili a quelli del vicino Grand Hotel Regina; a coronamento, sopra a una fascia aggettante riccamente decorata si eleva lo scheletro di una piccola cupola, culminante in un fastigio a punta.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Simbolo del liberty salsese, su nonsoloeventiparma.it. URL consultato il 24 maggio 2019.
- ^ a b c d e Pozzo Scotti, su vecchiasalso.altervista.org. URL consultato il 24 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2019).
- ^ Corazza Martini, p. 17.
- ^ a b c d Gabbia del Pozzo Scotti, su visitsalsomaggiore.it. URL consultato il 24 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2019).
- ^ Salsomaggiore Terme, su emiliaromagnaturismo.it. URL consultato il 24 maggio 2019.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giacomo Corazza Martini, Castelli, Pievi, Abbazie: Storia, arte e leggende nei dintorni dell'Antico Borgo di Tabiano, Roma, Gangemi Editore, 2011, ISBN 978-88-492-9317-3.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su gabbia del pozzo Scotti