Discussione:Signoraggio/archivio5
Domanda banale
[modifica wikitesto]Ho notato che sono stati rimossi i link esterni ai vari siti che trattano questo argomento in maniera esaustiva e fortemente critica (e per questo non condivisibile da molti). In base a quale politica di wikipedia è stato fatto ciò. Ringrazio chi abbia voglia di chiarire questo punto. plutonide
Come ha scritto in una discussione Lorenzino nella versione inglese di wikipedia ... non c'è NESSUN accenno a tali complotti, io sarei per fare altrettanto anche sulla versione italiana. Di spazzatura è piena la rete, ma non per questo dobbiamo riempirci wikipedia...
I vari siti che si occupano della vicenda, come sostenuto tante volte, non hanno nessuna credibilità e non v'è nulla che potresti trovare in una enciclopedia cartacea o in un qualsiasi testo serio di economia
Se poi leggi cosa scrivono all'interno dei siti in questione o in altri collegati a proposito di wikipedia capisci che non è proprio il caso di citarli
Il signoraggio oggi
[modifica wikitesto]Salve, mi pare che su questa voce ci sia un bel po' di confusione, seguo il consiglio di discutere qui ogni modifica. Ecco le mie osservazioni sul paragrafo che sembra essere il fulcro del problema...:
- "...emissione di modesto valore che consente introiti una tantum..." Una tantum è latino e andrebbe in corsivo, ma significa "una volta soltanto" e non vedo la pertinenza con quanto si vuole esprimere.
- Si parla di base monetaria, per quel poco che so la BCE introita il reddito derivante da carta moneta, non capisco di economia, ma se vado alla wikivoce base monetaria questa sembra ricomprendere anche le monete metalliche.
- "... Il primo viene incassato solitamente dalla banca centrale..." Non ci sono eccezioni, stante l'esclusività dell'emissione monetaria da parte della BCE, dunque perché "solitamente"?
- "...il secondo dallo stato..." Stato andrebbe maiuscolo.
- "La differenza tra i due tipi di reddito è evidente" É evidente non è un'espressione enciclopedica.
- "Tale redditi, incamerati dalla banca centrale, servono a pagarne i costi..." Letteralmente significa che i redditi servono a pagare (anche) i costi della Banca Centrale. Ma per quel che ho capito il signoraggio, per definizione è il reddito al netto dei costi.
- "imposte sull'emissione di moneta, grazie alle quali il reddito da signoraggio viene incamerato dallo stato che ha concesso..." Lo Stato incamera tutto il reddito da signoraggio? Questo è alquanto confuso!
- "servono a pagarne i costi" è ridondante, tra l'altro si passa dalla trattazione delle banconote a quella delle monete senza avvertire il lettore.
- "lo Stato che l'ha emessa può coniarne o stamparne..." Lo Stato non stampa le banconote, c'è scritto in questo stesso paragrafo.
Attendo lumi sulle mie osservazioni formali... --El observador 16:34, 15 mar 2007 (CET)
Ho fatto varie correzioni. Nulla ti impedisce di fare correzioni formali. Anche se non sai molto di economia
- Rimane però questo punto:
- "Tali redditi, incamerati dalla banca centrale, servono a pagarne i costi..." Ma stando alla definizione del Bagliano Marotta: "In linea di principio, la creazione di base monetaria in condizioni di monopolio dà la possibilità alla banca centrale di ottenere redditi pari alla differenza tra i ricavi ottenibili dall'investimenti in attività finanziarie e reali e i (trascurabili) costi di produzione.". Dunque REDDITO = RICAVO - COSTO.... Nella voce invece c'è scritto che il reddito serve a pagare il costo (che è già pagato)! --El observador 23:49, 15 mar 2007 (CET)
Il testo non e' sbagliato. Se dico di avere un reddito di 100 euro al mese vuol dire che ho entrate per 100 euro al mese. --Hal8999 06:45, 20 mar 2007 (CET)
Reddito da Signoraggio incamerato dallo Stato?
[modifica wikitesto]Mi spiegate come può essere incamerato dallo Stato il reddito da signoraggio?
Guardando il bilancio della Banca d'Italia si vede che le banconote vengono messe al passivo nel patrimonio secondo il loro valore nominale e non secondo il loro costo di stampa... Come mai sono al passivo secondo il valore nominale quando per le Banche Centrali c'è stato solo un costo di stampa?
Inoltre nella nota integrativa si legge che l'intero reddito da signoraggio del 2005 non è stato distribuito dalla BCE alle Banche Centrali, ma è stato trattenuto dalla BCE stessa... Quindi lo Stato non ha visto nulla di questi soldi.
--patrick 03:42, 2 mag 2007 (CEST)
- Mi spiegate come può essere incamerato dallo Stato il reddito da signoraggio?
- Si mette un'imposta sull'emissione di moneta e il gioco è fatto.
- 934 milioni di imposte, pag 456 del bilancio cui fai riferimento, a fronte di 50 di utili. 934 milioni sono un pò troppi a fronte di 50 milioni di utili, per comprendere solo un'imposta sugli utili
- Guardando il bilancio della Banca d'Italia si vede che le banconote vengono messe al passivo nel patrimonio secondo il loro valore nominale e non secondo il loro costo di stampa... Come mai sono al passivo secondo il valore nominale quando per le Banche Centrali c'è stato solo un costo di stampa?
- La spiegazione la trovi alla voce moneta
- Inoltre nella nota integrativa si legge che l'intero reddito da signoraggio del 2005 non è stato distribuito dalla BCE alle Banche Centrali, ma è stato trattenuto dalla BCE stessa...
- Dove c'è scritto esattamente?
- Quindi lo Stato non ha visto nulla di questi soldi.
- Infatti. Non c'è scritto da nessuna parte che debba "vedere i soldi", anche perchè non si tratta di ricchezza creata e incamerata da qualcuno
- Quanto alla distribuzione del reddito mi pare che la risposta ci sia nel testo della banca d'Italia:
- Il Consiglio direttivo della BCE ha stabilito che il reddito da signoraggio della BCE, derivante dalla quota dell’8 per cento delle banconote a essa attribuite, venga riconosciuto separatamente alle BCN ... Il Consiglio direttivo della BCE può altresì decidere di accantonare l’intero reddito in discorso o parte di esso a un fondo destinato a fronteggiare i rischi di cambio, di tasso di interesse e di prezzo dell’oro.
- Come scritto si parla del reddito derivante dall'8% delle banconote.
- Gentile Fotogian,
- grazie per la Sue gentili risposte molto veloci.
- Tuttavia permangono in me, e in altri lettori, molte perplessità riguardo alle Sue risposte. Spero che le vorrà leggere attentamente.
- Inizierei segnalandoLe il paragrafo della nota integrativa del bilancio in cui, a pag. 462, al secondo paragrafo di 2 righe, si legge testualmente:
- Per l’esercizio 2005 il Consiglio direttivo della BCE ha deciso che l’intero ammontare del reddito da signoraggio resti attribuito alla BCE stessa.
- ...e lo stesso si può leggere anche per gli anni precedenti. Cosa ne pensa?
- Si mette un'imposta sull'emissione di moneta e il gioco è fatto.
- Ma mi chiedo dove abbia letto che i 934 milioni sono imposte sull'emissione di moneta? Io non l'ho trovato scritto da nessuna parte e ho guardato tutto il bilancio...
- 934 milioni di imposte, pag 456 del bilancio cui fai riferimento, a fronte di 50 di utili. 934 milioni sono un pò troppi a fronte di 50 milioni di utili, per comprendere solo un'imposta sugli utili
- Ci ho messo un po' a capire cosa Lei intendesse. Se ho ben capito possiamo riassumere così la questione: visto che l'utile è di 50 milioni, come possono esserci imposte per 934 milioni? Non lo so, nel conto economico si dice che sono imposte sul reddito [...] e sulle attività produttive. Potrebbero essere perciò qualunque cosa e per capire dovremmo avere dati più dettagliati riguardo a questa voce, ma non direi che si tratta del reddito da signoraggio, per diverse ragioni:
- la prima è che nella nota integrativa c'e scritto che il reddito da signoraggio non è stato distribuito;
- 934 milioni come reddito da signoraggio mi sembrano un po' poco, specie se li confrontiamo con i 604 milioni per gli stipendi e oneri accessori del personale (8000 persone circa, si veda pag. 456, nota 1, prima della ripartizione degli utili) in servizio... Capisco che l'obiezione non sia tra le più forti, ma faccio notare che...
- nell'anno precedente (il 2004) la stessa voce è riportata con segno positivo: dobbiamo credere che nel 2004 non ci sia stato reddito da signoraggio? Non credo, visto che sia nel 2005 che nel 2004 sono stati assegnati alla BdI almento 10 miliardi di euro, come...
- dallo Stato Patrimoniale (pag. 455) si legge: le banconote in circolazione (assegnate alla Banca d'Italia) sono aumentate dal 2004 al 2005 di circa 10 miliardi di euro. Ciò significa che sono stati assegnati a BdI almeno 10 miliardi di euro dalla BCE. Non credo che il costo di stampa sia tale da ridurre il reddito da signoraggio dalla considerevole cifra di 10 miliardi a 1 miliardo (934 milioni).
- Ci ho messo un po' a capire cosa Lei intendesse. Se ho ben capito possiamo riassumere così la questione: visto che l'utile è di 50 milioni, come possono esserci imposte per 934 milioni? Non lo so, nel conto economico si dice che sono imposte sul reddito [...] e sulle attività produttive. Potrebbero essere perciò qualunque cosa e per capire dovremmo avere dati più dettagliati riguardo a questa voce, ma non direi che si tratta del reddito da signoraggio, per diverse ragioni:
- Guardando il bilancio della Banca d'Italia si vede che le banconote vengono messe al passivo nel patrimonio [...] solo un costo di stampa?
- La spiegazione la trovi alla voce moneta
- Devo dire che la spiegazione nella voce da Lei suggerita non risponde alla fondamentale domanda:
- Perchè le banconote sono messe al passivo anche se non costituiscono più un debito per la Banca Centrale, dal momento che non sono più pagabili a vista al portatore con un'equivalente in oro?
- Le banconote non sono più un debito per la Banca Centrale, dal momento che non deve coprirle con una contropartita.
- Ma se mi sbagliassi e se tali banconote fossero davvero un debito per tutta la durata della circolazione, perchè la Banca Centrale chiede un interesse per un debito che ha attraverso il Titolo di Stato?
- Mi potrebbe perciò chiarire esplicitamente questi punti? Credo che questo migliorerebbe di molto la comprensione delle voci di Teknopedia. Grazie in anticipo.
- Cordialmente,
- --patrick 04:25, 7 mag 2007 (CEST)
- Perchè le banconote sono messe al passivo anche se non costituiscono più un debito per la Banca Centrale, dal momento che non sono più pagabili a vista al portatore con un'equivalente in oro?
- Chi fa questa domanda, che lei avrà letto da qualche parte e riportato, pensa che la moneta andava nel passvo dello stato patrimoniale della banca centrale solo ed esclusivamente a fronte di un deposito in oro da parte del cliente.
- Poichè - ragiona chi ha scritto la domanda - questo non accade più, essendo passata da un pezzo l'epoca degli orafi-banchieri presso i quali si depositava oro ricevendo in cambio una nota di banca (per usare l'espressione cara a chi scrive certe sciocchezze), che rappresentava il debito del banchiere-orafo nei confronti del cliente, non avrebbe + senso inserire la moneta tra i debiti della banca.
- Il ragionamento fa acqua. Infatti anche al tempo degli orafi-banchieri (come mi pare venga spiegato alla voce moneta) gli orafi-banchieri potevano prestare moneta (banconote + conti correnti o altre forme di pagamento simili al conto corrente) facendo attenzione a detenere riserve sufficienti a garantire la liquidità della loro azienda orafo-bancaria. Potevano quindi emettere moneta (anche un accredito di conto corrente al cliente è moneta) in misura superiore alla quantità di metallo prezioso detenuto.
- Perciò emettevano moneta, magari sotto forma di note di banco a fronte del deposito di oro e banconote a fronte di ... un bel niente. Forse registravano le prime tra i debiti e le seconde altrove?
- No, le registravano allo stesso modo.
- Dunque mettiamoci il cuore in pace: anche in un sistema bancario/monetario molto banale come quello degli orafi-banchieri che operavano centinaia di anni fa, non avrebbe avuto alcun senso dire che si deve mettere al passivo dello stato patrimoniale la moneta solo a fronte di un deposito di oro o di metallo prezioso
- Se le cose, da qualche secolo a questa parte, non funzionano + in quel modo (banconote o meglio moneta emessa a fronte di un deposito in oro) e quindi se non esiste + un debito verso il depositante di oro possiamo forse dire che non ci può + essere alcun tipo di debito?
- O in altri termini: ci può essere un debito solo a fronte dell'oro versato?
- Ovviamente no e chi fa la domanda che lei ha riportato è ignorante in fatto di contabilità e di economia oppure è in mala fede. Non c'è altra spiegazione, perchè ragiona dicendo: la banca centrale quando emette moneta non può avere un debito verso i depositanti d'oro, quindi l'emissione di moneta non può essere un debito. Come se l'emissione di moneta non potesse essere un debito verso qualcuno diverso da chi deposita oro o come se non potesse esistere altro debito se non quello generato dal deposito di oro.
- Chiarito che la domanda è senza senso e chi se l'è inventata è ignorante o è in mala fede, si può dire che ci può essere un debito verso chi vende titoli alla banca centrale, che la banca centrale compera con operazioni di mercato aperto.
- Vale dunque la spiegazione che ho indicato e che ripeto.
- Poichè la banca centrale emette moneta comperando titoli, posseduti per conto proprio o della clientela da banche, l'emissione evidentemente comporta un debito nei confronti di queste banche. La banca centrale dunque iscrive nella sua contabilità un debito, a fronte del quale ha un credito consistente nei titoli acquistati, mentre la scrittura contabile inversa viene fatta dalle banche cendenti.
- Quando la banca centrale compera i titoli accredita l'importo sul conto che la banca che glieli ha venduti ha presso la banca centrale.
- Se così non fosse, bisogna spiegare:
- quale scrittura contabile fa la banca centrale quando emette moneta
- quale scrittura contabile fa la banca ordinaria quando vende titoli alla banca centrale
- cosa ci fanno i titoli di stato nel bilancio della banca centrale
- come si fa ad aumentare e diminuire la quantità di moneta che esiste nell'economia, con relative scritture contabili
- come mai quando esisteva la convertibilità in oro si registrava nel passivo dello stato patrimoniale la moneta emessa anche se la quantità di moneta in circolazione superava il valore dell'oro detenuto dalla banca centrale
- Se così non fosse, bisogna spiegare:
- Le banconote non sono più un debito per la Banca Centrale, dal momento che non deve coprirle con una contropartita.
- Idem come sopra. Il fatto che non deve coprirle con oro non implica l'impossibilità di un debito. Questo non accadeva neppure ai tempi degli orafi-banchieri
- Ma se mi sbagliassi e se tali banconote fossero davvero un debito per tutta la durata della circolazione, perchè la Banca Centrale chiede un interesse per un debito che ha attraverso il Titolo di Stato?
- Qui si mescolano capre e cavoli. La BC non chiede proprio nulla. Compera titoli e incassa gli interessi. Non chiede un interesse per un debito. Sarebbe assurdo. Anche in questo caso la domanda è significativa: chi si inventa tali domande, che lei ha letto sicuramente in qualche sito o forum pieno di spazzatura, non sa di cosa sta parlando o gioca con la scarsa intelligenza o l'ignoranza di chi legge. Solo così si spiegano domande e ipotesi palesemente senza senso
- Gentile Fotogian,
- mi sono permesso di cambiare la formattazione per rendere più chiara la sequenza dei messaggi. Il contenuto naturalmente non è cambiato.
- Prima di risponderLe, Le chiederei di chiarire gentilmente il Suo pensiero anche relativamente alla prima parte delle mie argomentazioni che riporto solo in parte di seguito:
- Inizierei segnalandoLe il paragrafo della nota integrativa del bilancio della Banca d'Italia in cui, a pag. 462, al secondo paragrafo di 2 righe, si legge testualmente:
- "Per l’esercizio 2005 il Consiglio direttivo della BCE ha deciso che l’intero ammontare del reddito da signoraggio resti attribuito alla BCE stessa."
- ...e lo stesso si può leggere anche per gli anni precedenti. Cosa ne pensa?
- [...]
- Inizierei segnalandoLe il paragrafo della nota integrativa del bilancio della Banca d'Italia in cui, a pag. 462, al secondo paragrafo di 2 righe, si legge testualmente:
- In questa prima parte cioè affermo che dal bilancio si vede che la Banca d'Italia non ha ricevuto dalla BCE il reddito da Signoraggio e quindi non può averlo fatto incassare allo Stato.
- Attendo una sua opinione, e La ringrazio della pazienza fin qui dimostrata.
- Cordialmente,
- --patrick 12:07, 9 mag 2007 (CEST)
Wiki non è un forum. Le scriverei volentieri se solo lei avesse messo una email alla quale scrivere.
Che la BCE abbia deciso che... è un fatto. La mia opinione su cosa dovrei esprimerla?
Il reddito da signoraggio della BCE è relativa all'8% dei biglietti, di competenza della BCE. Il restante 92% è di competenza delle banche centrali nazionali, che incassano il relativo reddito sulla parte di loro competenza Fotogian
Se ci sono alte domande meglio farle via email
Teknopedia non è un forum di discussione! |
Consulta la pagina Esplorare Teknopedia o fai una ricerca direttamente sull'enciclopedia. Se hai una domanda da porre non riguardante il funzionamento di Teknopedia, chiedi all'Oracolo. Se non troverai una voce che appaghi la tua curiosità, prima o poi potresti contribuire scrivendola tu! Grazie. |
--Hal8999 12:22, 9 mag 2007 (CEST)
Discussione di Signoraggio/Citazioni
[modifica wikitesto]Questa discussione proviene da una falsa sottopagina trasferita a wikiquote. --Roberto 14:37, 24 mag 2007 (CEST) C'è un motivo per cui questa pagina debba stare qua e non su wikiquotes? - Laurentius(rispondimi) 13:24, 8 ago 2006 (CEST)
per mostrare che il signoraggio è un argomento di scienza economica, non una discussione da salotto.le parole di groissi banchieri e di un Nobel come Modigliani pesano con i loro toni di accusa; e più di mille ragiona,menti, con la loro autorità, danno autorevolezza a questi ragionamenti, e rendono signoraggio e elementi correlati degni di rilievo enciclopedico.
- Boh... Sta di fatto che è una voce esplicitamente e integralmente costituita da citazioni, e per questo c'è Wikiquote, come giustamente rilevato da Lauretius.
- Qui dovrebbe esserci la voce Signoraggio, che spieghi cosa è il signoraggio e che rimandi a Wikiquote per l'articolo di citazioni sul signoraggio.
- È così che funziona, direi. Non per una questione di merito, ma di metodo e ordine.
- --Daniele Gallesio 16:06, 16 apr 2007 (CEST)
- Ma sono tutte senza fonte... Dovrà rimediare Sspera. Nemo 22:41, 23 mag 2007 (CEST)
Intervento di Bafio
[modifica wikitesto]La dialettica dello "strawman" non funziona. Il fatto che si potesse, allora come oggi, prestare più denaro di quanto se ne avesse in cassa è semmai un aggravante della questione del "signoraggio bancario", piuttosto che la prova che il "signoraggio bancario" non sia un problema. Mi rendo conto che lei ha preso spunto da quello che potrebbe essere un errore logico da parte della persona alla quale sta rispondendo, ma non è quello il fulcro della questione.
Il fulcro della questione è, piuttosto, che le banche, quelle nazionali prima e quella centrale europea oggi, prestano denaro che non hanno, solo perché ne hanno facoltà giuridica. L'unica cosa che le differenzia da un falsario qualsiasi è che il falsario non ha facoltà giuridica di mettere in circolazione denaro che non ha, mentre le banche l'hanno.
Non si contesta la legittimità dell'operazione che, stanti le normative vigenti, è del tutto legale (fatte salve eventuali scorrettezze nei bilanci), se ne contesta la giustezza da un punto di vista etico, morale ed economico.
E' palese, ovvio, lapalissiano, che se lo stato avesse facoltà di emettere moneta quando ne avesse bisogno, prestando comunque tutela a che i prezzi rimangano invariati (cosa possibilissima da farsi), ogni eventuale diritto di signoraggio rientrerebbe nelle casse dello stato, che avrebbe così meno bisogno di ricorrere alla tassazione dei suoi cittadini per non far altro che tentare di ripianare un debito pubblico in gran parte causato anche dal signoraggio.
Si risolverebbe così anche il problema delle pensioni perché, così come oggi un cittadino in pensione ha diritto ad un reddito mensile fisso, così potrebbe averlo se lo stato semplicemente emettesse tanta moneta quanta se ne reputasse necessaria affinché i pensionati possano godere di uno stile di vita dignitoso e, quantomeno, riuscire a sopperire alle loro esigenze primarie. Il fatto che i pensionati, ma non solo loro, non riescano spesso a sopperire alle loro esigenze primarie con il reddito percepito è indice del fatto che c'è poca moneta in circolazione: non siamo in regime di inflazione, come vogliono farci credere, ma di deflazione. Le tante merci invendute nei negozi ne sono la testimonianza.
--Bafio 16:03, 19 giu 2007 (CEST)
1 - se le banche ordinarie prestano + di quello che hanno in cassa (ma penso lei volesse dire + di quello che raccolgono, perchè la cassa è altra cosa) basta dimostrarlo. Dati alla mano. Avevo già chiesto la prova ad altri. L'interessato prima ha scelto un bilancio, l'ha letto e non ha trovato il riscontro che cercava (in un primo momento ha creduto di averlo trovato ma ha sbagliato a leggere le cifre). Così ha sostenuto che il bilancio che lui stesso aveva scelto era falso perchè non si mettono certe cose nei bilanci (ma in questo caso perchè andare a leggerlo, sostenendo che affermava quanto chiesto?).
Dimostrato dunque che gli impieghi superano la raccolta possiamo poi discutere il resto, le consueguenze varie ed eventuali, etiche, ecc Ma senza questa prova regina è inutile andare oltre perchè si discuterebbe solo di ipotesi fantasiose
2 - a quanto ammonta "ogni eventuale diritto di signoraggio"? anche qui occorrono dati certi prima di poter affermare che si potrebbe influire pesantemente su tassazione e debito pubblico. L'introito è eventuale. Quindi anche un uso di questa ricchezza per ridurre le imposte (le tasse sono un'altra cosa) e il debito pubblico mi sa che sia molto eventuale. Risolviamo l'eventualità e diamo dati certi?
3 - in questi giorni governo e sindacati parlando di pensioni. Ha mai pensato di avvertire Padoa Schioppa e i sindacati circa il suo metodo di risolvere il problema delle pensioni? Magari ci scappa pure un premio Nobel
4 - e meno male che siamo in deflazione: anche in questo caso potrebbe offrire la notizia a chi dopo il cambio della lira ha pensato che i prezzi fossero aumentati. O alla BCE che aumenta i tassi perchè le statistiche dicono che l'inflazione aumenta. Qualche dato sulla deflazione? Nel supermercato vicino a casa era finita a marmellata: vuol dire che siamo in regime di inflazione o che si sono dimenticati di fare l'ordine?
Fotogian 19:20, 19 giu 2007 (CEST)
Correzione di alcune frasi non adeguate ad una enciclopedia
[modifica wikitesto]La frase:
"Tali redditi, incamerati dalla banca centrale, servono a pagarne i costi e le imposte sull'emissione di moneta. Il reddito da signoraggio viene perciò in gran parte incamerato dallo Stato che ha concesso alla banca centrale il diritto di emettere base monetaria in condizioni di monopolio."
è imprecisa. Infatti: 1 - La particella -ne, nella parola 'pagarne', non ha un chiaro riferimento. 2 - Non è data la fonte dell'informazione secondo cui esistano imposte sull'emissione di moneta. E' necessario chiarire la fonte di tali notizie.
La frase verrà cancellata se non giustificata.--NICKB3L4N3 18:50, 1 ago 2007 (CEST)
- Cancellata? da chi? Gac 21:16, 31 lug 2007 (CEST)
Da chi di dovere.--NICKB3L4N3 18:50, 1 ago 2007 (CEST)
1 - La particella -ne indicata dall'anonimo, vagliata secondo le regole analitico-grammaticali della lingua italiana, ha il valore di aggettivo pronominale possessivo di genere indefinito e numero singolare, stante per "il suo/la sua" o più ancora precisamente per "di esso/di essa"; la frase può quindi essere equivalentemente riformulata come "Tali redditi, incamerati dalla Banca Centrale, servono a pagare i costi di esso/essa". Passando dalla grammatica all'analisi logica, "di esso/essa" si configura come un complemento di specificazione, relativo ad un sostantivo coordinato o subordinato sintatticamente; gli unici sostantivi sintatticamente correlabili sono i precedenti "redditi" e "Banca", e l'ultimo livello di analisi (la periodale) ci permette di concludere che in quanto aggettivo pronominale deve riferirsi ad un sostantivo retto da una proposizione diversa dalla principale, nel caso specifico la paratattica relativa "incamerati dalla Banca d'Italia"; ergo "-ne" significa "di essa" riferito a "Banca d'Italia", facendo della frase oggetto di studio una equivalente semantica della seguente "Tali redditi, incamerati dalla Banca d'Italia, servono a pagare i costi della Banca d'Italia". Ora il riferimento è chiaro. 2 - la fonte dell'informazione richiesta si trova nel complesso documentale dello Stato patrimoniale e del Conto Economico dell'istituto della banca d'Italia, unitamente alle documentazioni contabili relative dell'Agenzia delle Entrate e del Ministero del Tesoro della Repubblica Italiana.
Ora che è giustificata, possiamo tenerci la frase. Fiuuu! (sospiro di sollievo) Luckyer ..risolvo problemi.. 15:50, 1 ago 2007 (CEST)
Grazie Luckyer, gentilissimo. Io quindi cambierei la frase in quella suggerita da te, di più immediata comprensione. Direi: "Tali redditi, incamerati dalla Banca Centrale, servono a pagare i costi della Banca stessa." Inoltre, se mi permetti, lo Stato Patrimoniale non è una informazione attendibile, io propendo al link verso le documentazioni contabili dell'Agenzia delle Entrate e del Tesoro della Repubbica Italiana che tu nomini. Puoi trovare il link che fa riferimento alle suddette "imposte sull'emissione di moneta", visto che sei informato a riguardo?
Grazie davvero. --NICKB3L4N3 18:50, 1 ago 2007 (CEST)
Lo stato patrimoniale non è una informazione attendibile? Di informazioni infatti ce n'è più di una e quindi possiamo dire che lo stato patrimoniale non è una informazione,bensì uno dei documenti che forma il bilancio, e inoltre che contiene molte informazioni e non una sola. Poi di sicuro non è nello stato patrimoniale che si trova l'indicazione delle imposte pagate. E' il documento sbagliato nel quale cercare tale informazione. Cosa poi voglia dire che è inattendibile vorrei saperlo
Scusami fotogian per il mio italiano non perfetto, ma chiaramente richiedevo info sulle imposte su emissione di moneta, quindi lo Stato Patrimoniale mi sembrava non attendibile come fonte nel reperire tali info.
Il problema rimane: non riesco a trovare info su tali imposte. Sicuramente ce ne sono ma non ne trovo.
Io vorrei contribuire allo sviluppo della presente voce, che sicuramente è lungi dall'essere perfetta. Non fraintendermi.
Se volessi flammare questa pagina lo farei rispondendo alle tue osservazioni sulle precedenti discussioni, ma non lo faccio in quanto è inutile.
Grazie ancora.
--NickBelane 21:25, 8 ago 2007 (CEST)
Link non validi
[modifica wikitesto]I link in fondo alla pagina:
http bancaditalia it servizi/edu/signoraggio/signoraggio_ss_uu_comunicazione.pdf
http dse unibo it/rovelli/EIE/EIE-3-Sig.pdf
non sono validi. I documenti non esistono o sono stati spostati.
Qualcuno può provvedere alla risoluzione del problema?
Grazie, --NICKB3L4N3 18:49, 1 ago 2007 (CEST)
Signoraggio e falsari
[modifica wikitesto]Non mi è ben chiaro che differenza ci sia tra banca e falsario, il paragrafo non è spiegato bene a mio avviso. --NickBelane 20:18, 7 ago 2007 (CEST)
Qual è la differenza?
a tal proposito cito
Margrit Kennedy, la nota economista tedesca promotrice delle monete locali in Germania, è solita raccontare questa storiella, che ciascuno di noi potrebbe vivere domattina. Una donna va in un hotel e tira fuori un biglietto da 100 euro per prenotare una camera per la notte. Con quella banconota l'albergatore paga il panettiere, la cui moglie esce e va a comprarsi un vestito, il sarto porta la macchina a riparare, e il meccanico, sempre con la stessa banconota, paga un venditore ambulante di cellulari, che poi va in albergo a prendere una camera per la notte e paga con quella banconota da 100 euro. Ma proprio in quel momento arriva la donna dell'inizio della storia, che dicendo di non volere più la camera, si riprende i 100 euro e la banconota torna quindi nelle sue mani. Appena esce dall'albergo, con l'accendino le da fuoco...perché, dice, era falsa!
La morale della storia è che per mezzo di una sola banconota da 100 euro si sono scambiati in un solo giorno almeno un valore di 500 euro di beni e servizi. Con una sola banconota, peraltro falsa. Traiamo da questa storia qualche conclusione: il denaro non ha un valore intrinseco, infatti i soldi erano falsi; il valore che attribuiamo al denaro è dato dalla fiducia che riponiamo in esso; essendo il denaro una misura di valore, misura tanta più ricchezza scambiata, tanto più velocemente circola.
tesi bizzarre\
[modifica wikitesto]Si prega di evitare l'ennesima tesi bizzarra: un reddito non è una entrata.
Questo non è un forum
Quando c'è un aumento generale del PIL, la Banca Centrale che emette moneta, chiede interessi? Cme funziona il meccanismo del circolo?