Indice
Davvero (programma televisivo)
Davvero | |
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Paese | Italia |
Anno | 1995 |
Genere | reality |
Edizioni | 1 |
Puntate | 45 |
Durata | 22 min. a puntata |
Lingua originale | italiano |
Realizzazione | |
Ideatore | Andrea Salvadore, Monica Ghezzi, Piccio Raffanini, Antonio Leotti |
Regia | Andrea Salvadore |
Aiuto regia | Piccio Raffanini (direzione montaggio), Lorenzo Maiello, Ranuccio Sodi, Carla Serena Monghini (direzione riprese) |
Montaggio | Esmeralda Calabria, Vincenzo Mundo |
Scenografia | Nadine Asioli |
Fotografia | Gherardo Gossi |
Casa di produzione | Carlo Degli Esposti |
Rete televisiva | Rai 2 |
Davvero è stato un programma televisivo italiano realizzato da Raidue nel 1995. Nato grazie alla struttura produttiva Format di Giovanni Minoli, una divisione indipendente della RAI (Un posto al sole, Vita l'Italia, Microfono della notte, Turisti per caso, Misteri, Mixer giovani, Top Secret – l'altra faccia della Storia)[1], Davvero può essere considerato il primo esempio italiano di reality show, se non di vero e proprio docu-drama[2], nel tentativo di definire la cosiddetta generazione X (next generation) dei giovani italiani, totalizzando ascolti con picchi medi di 2.489.000 telespettatori[2].
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Importando in Italia l'esperienza di The Real World, il serial televisivo americano di MTV creato nel 1992[2], il programma sperimentale proponeva per la prima volta sulla televisione italiana una formula a metà strada tra documentario e soap opera, nella quale sette studenti di età compresa fra i 18 e i 25 anni, assieme a un cane di nome Indy, venivano ripresi da telecamere fisse nel proprio appartamento per la durata di 6 mesi. A differenza delle versioni successive del format televisivo, Davvero non prevedeva per i "concorrenti" né premi né giochi.
La serie è ambientata nella città di Bologna in via Jacopo della Lana, ed è basata su circa 1500 ore di registrazione, effettuate da telecamere e microfoni installati in tutti gli ambienti della casa, ad eccezione del bagno e delle camere da letto. I personaggi del programma vengono ripresi mentre litigano, si ubriacano, studiano, mangiano, si innamorano, seguendo il modello della «generazione zapping», già definito dallo psichiatra Vittorino Andreoli a metà degli anni '90[2].
Il programma fu prodotto da Carlo Degli Esposti, che nella città di Bologna è nato e che sarebbe diventato in seguito presidente della Palomar-Endemol. Annovera fra gli autori Andrea Salvadore, Piero Corsini[non accreditato], Monica Ghezzi, Piccio Raffanini, Antonio Leotti. Vengono montate e trasmesse 45 puntate[2], all'interno di Mixer Giovani con Sveva Sagramola, per un costo approssimativo di 40 milioni di lire a puntata[2] e con il contributo di un centinaio di milioni di lire dalla Regione Emilia-Romagna.
La sigla dei titoli di testa era affidata al brano Loser del cantante Beck.
Personaggi
[modifica | modifica wikitesto]Per vivere nella casa di Davvero i sette studenti, ribattezzati dai giornali "i magnifici sette", hanno percepito circa un milione di lire al mese, oltre a vitto e alloggio.
- Lisa, 25 anni, da Firenze
- Giacomo, 24 anni, da Bologna
- Francesco Vallelunga, da Soverato (Catanzaro)
- Angela Cosentino, di Ferrandina (Matera)
- Guido Cella, 22 anni, da Milano
- Silvia, 19 anni
- Nicola Rebeschini, da Rovereto (Trento)
- Indy (il cane)
Chiusura
[modifica | modifica wikitesto]Il programma fu interrotto a seguito della decisione di Giovanni Minoli di produrre Un posto al sole.
Versione statunitense
[modifica | modifica wikitesto]Nella versione statunitense, a detta dello stesso Salvadore copiata di sana pianta, sette ragazzi di diversa età, provenienza e aspirazione professionale venivano raccolti in un appartamento del quartiere newyorkese di Soho e costantemente ripresi dalle telecamere.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Rai: Minoli (Format), il nostro patto con la creatività, su www1.adnkronos.com, 13 ottobre 1995. URL consultato il 10 aprile 2021.
- ^ a b c d e f Stefania Scateni, L'esempio fu "Real World", l'Unità, Roma, 22 marzo 1995, p.31. Leggi articolo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Articolo di recensione su Repubblica.it, su ricerca.repubblica.it.
- Pagina di progettosteadycam.it che recensisce il programma, su progettosteadycam.it.
- Intervista a Carlo Degli Esposti, su vittoriozincone.it.
- Altra intervista a Carlo Degli Esposti, su sorrisi.com. URL consultato il 25 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2013).