Bernardino Marinoni

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Bernardino Marinoni, o Bernardo (Desenzano al Serio, precedente al 1508 – Comenduno, precedente il 1533), è stato un pittore italiano attivo nella bottega paterna con il fratello Antonio.

Polittico di San Bartolomeo realizzato da Pietro Bussolo con la coloratura e doratura di Giovanni con i figli Bernardino e Antonio

Bernardino Marinoni era figlio primogenito di Giovanni pittore della famiglia di Desenzano al Serio, che era dedita all'arte della pittura ormai da generazioni[1]. Bernardino e il fratello Antonio avevano heredes et successores universale, ereditato non solo le proprietà ma anche la bottega di pittura dal padre che risulta fosse morto alla data del 1508[2].

Bernardino sposò Medea Conziano da Vimercate figlia di un soldato arruolato al seguito di Bartolomeo Colleoni, che gli diede tre figli. Il primogenito Filippo intraprese la carriera ecclesiastica, risulta fosse parroco della chiesa di San Pietro a Desenzano al Serio e la ex chiesa di Sant'Alessandro, poi trasferito a Bergamo nella chiesa di Santo Stefano, e successivamente nella chiesa di San Giorgio in Lemine[3]. Il figlio Francesco risulta fosse presente in qualità di testimone in un atto del 14 maggio 1523 nella località di Sambusita e che fosse residente nella casa paterna di Comenduno, quindi erede del padre. Francesco era posato con Francesca Falconi de Februaris di Comenduno dalla quale ebbe una figlia di nome Medea, non vi sono commissioni che indichino una sua possibile attività artistica. Bernardino ebbe anche una figlia, Bona, spostata con Cristoforo Cazelli di Alzano al quale diede una figlia, Nicolina.

Del 1510 è la realizzazione di affreschi per la chiesa superiore di Santa Maria della Ripa eseguita dai due fratelli[4]. Ma del 5 aprile del medesimo anno è la loro divisione non avendo avuto nessun obbligo da parte del padre di rimanere uniti[5]. I beni furono divisi in equità, ma, non potendo condividere la medesima bottega, fu proprio Bernardino a doversi dislocare. Per la nuova locazione fu aiutato dal fratello nel pagamento dell'acquisto di alcune proprietà a Comenduno, dove si stabilì, in cambio questi cedette al fratello Antonio la sua parte di eredità e l'aiuto del pagamento di un affitto di proprietà di Giovanni Antonio Comenduno.

Non si conosce la sua data di morte ma risulta che fosse deceduto alla data del 9 ottobre 1533.

Molti furono sicuramente gli interventi di coloratura di opere lignee o di pittura di affreschi oltre quelli realizzati prima del 1510 con il padre e il fratello, ma solo pochi sono recuperabili:

  • 1510 affreschi nei tondi della volta a ombrello sovrastante l'ingresso della chiesa superiore di Santa Maria della Ripa dedicata alla Vergine della Natività eseguiti con il fratello Antonio e raffiguranti santi[6].
  • 1513 tavoletta ex voto conservata nella pinacoteca dell'Accademia Carrara commissionata da Leonardo e Giulia Comenduno raffigurati ai piedi di una Madonna col Bambino e una preghiera di ringraziamento per grazia ricevuta. La tavoletta è sicuramente maroniana e considerato la committenza e l'anno di esecuzione viene assegnata al Bernardino. Proveniente dalla collezione Guglielmo Lochis[7].
  • 30 gennaio 1515 contratto con la comunità di Casnigo per la realizzazione di un'ancona da ornare l'altare di san Sebastiano della chiesa di San Giovanni Battista[8]. Del polittico non vi è altra testimonianza, e non si ha la certezza che sia stato realizzato, o forse l'artista ne realizzò solo la capsa, copertura messa a protezione.
  • 8 gennaio 1514 e 22 novembre 1515 pagamenti per la coloratura di due candelabri lignei e una croce, con la doratura di un'altra di legno per la confraternita di Santa Maria della chiesa Chiesa di Santa Maria in Borgo di Casnigo.
  1. ^ Paraticodiscreto iuvene magistro Johanne filio magistri Antonii pictoris de Marinonibus de Desenzzano Vallis Seriana inferioris p 19.
  2. ^ Paratico, p 30.
  3. ^ numerose sono le controversie in cui si trovò coinvolgo in quanto accusato di incassare i benefici di parroco di Desenzano e Comenduno quando ormai vi era un successore
  4. ^ Nell'archivio di Stato di Milano sono conservati gli annuali del convento manoscritti del 1600 da Orazio Guarguante che citano: Pitture sopra la porta dentro la chiesa di sopra fatte da Antonio e Bernardino
  5. ^ atti del notaio Francesco Borrella, Archivio di Stato di Bergamo.
    «eorum negotria posse facere separatim unam ad altero quam in simul»
  6. ^ Documenti conservati presso Il Museo Adriano Bernareggi relativi alla visita pastorale del 1934-1939-1940-1951 descrivono gli affreschi. nelle vele della volta al principio della chiesa (medaglioni di santi)
  7. ^ paratico, p 150-151.
  8. ^ Commissione conservata nell'Archivio di Stato di Bergamo, notaio Cataneo Defendente cartella 1400 dalla quale risulta sul pianto superiore l'immagine della santissima Trinità, san Sebastiano e Maria ad un livello inferiore e i santi Antonio, Marco, Defendente e Giorgio
  • F. Moro, Bernardo e Antonio Marinoni, Osservatorio delle Arti, Bergamo, 1990, pp. 50-57.
  • F. Rossi, Biografie di Giovanni e Antonio e Bernardo Marinoni, Milano, Pittura a Bergamo dal Romanico al Neoclassicismo, 1991, pp. 231 e 239.
  • F. Rossi, Marinoni (bottega dei), in La pittura in Lombardia, vol. 2, Milano, Il Quattrocento, 1993, p. 465.
  • Chiara Paratico, La bottega dei Marinoni, pittori di Desenzano al Serio, sec. XV-XVI, Bolis, 2008, ISBN 978-88-7827-168-5.

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