Discussioni utente:Giulio Mainardi

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  1. 2014–2022

Trascrizioni in AFI

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Buonasera Giulio! Innanzitutto ti ringrazio molto per il tuo messaggio estremamente garbato e altrettanto circostanziato. Com'è ben noto, il quinto principio fondativo di Teknopedia prevede che non vi siano regole fisse: pertanto, in presenza di motivazioni ragionevoli e comprovate, è senz'altro possibile derogare anche alle raccomandazioni più consolidate e le due questioni che hai sollevato mi sembrano meritevoli di discussione. Nondimeno, nella redazione di un'opera sistematica come un'enciclopedia, è obiettivamente prioritario promuovere una certa uniformità fra le voci dello stesso argomento: i vari modelli di voce sono stati concepiti proprio per questo e le indicazioni ivi riportate, per quanto non siano sempre tassative, dovrebbero essere seguite in maniera meticolosa a meno che non sia manifestamente opportuno fare il contrario. Peraltro, a proposito della scelta fra «IPA» e «AFI», ti segnalo che due fonti autorevoli e specialistiche quali l'Enciclopedia dell'italiano e il Dizionario di pronuncia italiana preferiscono la prima opzione alla seconda (v. qui e qui). Quanto alla dimensione del carattere, credo che l'uso del testo piccolo sia in genere sconsigliato anche per questioni di accessibilità dei contenuti; d'altronde la tua argomentazione sulla piacevolezza della lettura, che sotto certi aspetti posso anche condividere, non mi pare sufficientemente oggettiva per poter essere accolta sic et simpliciter senza una specifica discussione comunitaria sul tema. Fammi sapere cosa ne pensi: sono comunque apertissimo al confronto e rimango molto volentieri a tua disposizione per ogni evenienza. Buon proseguimento! -- Étienne 18:48, 12 nov 2023 (CET)[rispondi]

Sono capitato qui per caso; ne approfitto per una veloce incursione. Ciao a tutti! Del tema si era già discusso in Speciale:LinkPermanente/136360859#Proposta modifica incipit senza che la discussione producesse un esito netto. Sulla minuscola/maiuscola non ho un'opinione forte. Sulla questione dell'AFI/IPA, invece, giudico eccessivo e, davvero, poco giustificabile proibire l'uso della sigla italiana in nome di un presunto maggiore prestigio di quella inglese. Penso questo non solo perché, secondo me, le dizioni italiane meritano in linea di massima di essere privilegiate in itwiki rispetto alle controparti anglofone, ma anche perché la sigla AFI trova riscontro in sapere.it, anch'essa enciclopedia e fonte terza autorevole. Sono d'accordissimo che l'omogeneità è importante; in eowiki, una sorella minore d'itwiki, mi batto da tempo per riuscire a convergere verso un modello di voce «minimale» che accontenti tutti e che ancora fatica ad affermarsi. È però importante anche ricordare, che noi redattori di WP proveniamo da retroterra sociali, culturali, economici, geografici, ecc. molto diversi, quindi, secondo me, dev'essere sempre ammesso un minimo di variazione nei registri e negli stili di scrittura; non mi pare né inclusivo, né nello spirito del progetto marcare un eccessivo rigore stilistico, una dizione o un registro, specie quando sono le fonti stesse su cui ci basiamo le prime a proporre più di una variante. Questo chiaramente è solo il mio parere, e non sono uno degli utenti più esperti, né più attivi nel progetto. —Supernabla🪰 22:02, 12 nov 2023 (CET)[rispondi]
[@ Super nabla] Ciao! In linea di principio concordo in pieno sull'appropriatezza di concedere una certa libertà di scelta ai redattori, talvolta anche ampia. Tuttavia, nel caso specifico, non si sta parlando né di registro linguistico né di questioni propriamente stilistiche; inoltre, diversamente da sapere.it, l'Enciclopedia dell'italiano e il Dizionario di pronuncia italiana sono fonti specialistiche. Grazie mille. -- Étienne 22:44, 12 nov 2023 (CET)[rispondi]
[Ho scritto la mia riposta a parte dopo aver letto il primo intervento di Etienne; la lascio come l’ho scritta, anche se [@ Super nabla] mi ha parzialmente preceduto. Visto l’intervento di un terzo interlocutore, proseguo la discussione in questa pagina per comodità di tutti.]
[@ Etienne] Troppo gentile, nulla di cui ringraziare. :-)
Come forse saprai, sulla falsariga di De Mauro (ma non solo), che ha “fatto scuola”, molti linguisti italiani di oggi sono di tendenza più o meno anglicizzante, e questo si manifesta nell’uso frequente di sigle, termini o denominazioni inglesi, anche quando una locuzione italiana corrispondente è immediatamente disponibile, come in questo caso. (Proprio Canepari, anche se a volte in modo un po’ incoerente, è un dichiarato “antipurista”).
Inevitabilmente quindi si troveranno numerose occorrenze di IPA, come se ne trovano di WHO anziché OMS, IMF anziché FMI, OECD anziché OCSE, eccetera, o come, per citare l’ultima, quest’anno c’è stata un’esplosione di AI usata da molti al posto della storica IA, come avrai probabilmente visto.
Linguisti con altre sensibilità scriveranno invece AFI, come Serianni sigla l’Associazione nella sua Grammatica (riportando fra parentesi che è «nota anche» con le sigle francese e inglese).
Ci basta una visita alla pagina dell’AFI qui su Teknopedia per trovare la sigla registrata in due validi vocabolari dell’uso contemporanei (fra i quali lo stesso De Mauro, peraltro). Limitandoci ai vocabolari in Rete, la troviamo anche sul Garzanti.
Questa è la versione di Teknopedia in italiano; dato che la locuzione italiana non è né desueta, né ingombrante né ambigua ecc., mi sembra chiaramente da preferire per l’uso normale. Fra l’altro, quanto alla riconoscibilità, credo che per la grande maggioranza degli italiani la sigla IPA richiami piuttosto l’India Pale Ale. ;-P
Circa l’accessibilità, non so esattamente a che cosa fai riferimento, e la pagina è lunga per cui mi perdonerai se non la leggo tutta… puoi indicarmi più precisamente che problema vedi?
Visto che temo di essere stato frainteso, preciso che non sto chiedendo di fare una modifica o una deroga alla linea guida «sic et simpliciter senza una specifica discussione comunitaria», anzi a me la linea guida va bene com’è… ciò che faccio è contestare la tua interpretazione, che a parer mio si spinge oltre l’indicazione data (infatti non stiamo parlando del corpo del testo), vi legge un divieto con rigidità eccessiva, ed è infatti smentita dal caso analogo e praticamente contiguo. --Giulio Mainardi (msg) 10:25, 13 nov 2023 (CET)[rispondi]
Buonasera Giulio! La tua posizione mi è chiara e naturalmente è del tutto legittima. Come ho avuto modo di accennare nel mio breve commento precedente, sono favorevolissimo io stesso ad accordare la più ampia libertà in merito alle scelte stilistiche (esempi: «un'amaca»/«una amaca» e «su un monte»/«su di un monte»); tuttavia nel caso in esame non stiamo discutendo del corpo del testo – ove dare spazio alle sensibilità più diverse non è per nulla controindicato, anzi a mio avviso costituisce valore aggiunto – bensì di uno specifico tecnicismo, che per giunta figura in pieno risalto nell'incipit di buona parte dei lemmi geografici. Per questo motivo, secondo me è da ritenersi largamente preminente la necessità di promuovere l'uniformità e fissare un modello preciso a cui attenersi, come è pratica ampiamente consolidata in qualsiasi enciclopedia e opera sistematica, anche con la finalità di assicurare il massimo della chiarezza a beneficio dei lettori. Le mie modifiche miravano dunque a salvaguardare il più possibile questo principio, mentre non era affatto mia intenzione imporre divieti arbitrari (peraltro non ne ho il potere, com'è ovvio) o fornire una presunta "interpretazione autentica" delle linee guida comunitarie. Peraltro nel modello di voce non ravviso alcuna antinomia: nel secondo esempio, il cui scopo è illustrare la corretta indicazione di eventuali esonimi ed endonimi, non si consiglia l'uso di «AFI» in luogo di «IPA», ma l'abbreviazione è semplicemente omessa. Quanto all'accessibilità, intendevo dire che le raccomandazioni riportate in WP:SMALL sono verosimilmente motivate dal fatto che i caratteri piccoli risultano di difficile lettura per alcune categorie di utenti, come coloro che sono affetti da problemi di vista o interessati da DSA. Ti ringrazio ancora e resto a tua disposizione. A presto! -- Étienne 23:35, 13 nov 2023 (CET)[rispondi]
Perdonami, [@ Etienne], sei molto gentile, ma non so se ho capito bene… ora scrivi che non avevi intenzione di «imporre divieti arbitrari […] o fornire una presunta "interpretazione autentica" delle linee guida comunitarie». D’accordo, benissimo… vuol dire che possiamo dunque ripristinare l’italiano?
Circa l’uniformità, capisco naturalmente il tuo desiderio, ma va da sé —mi pare che ora lo capisca anche tu— che non è sensato, non può avere successo, imporla nelle pagine in modo stretto rinviando a una linea guida che, essa stessa per prima, presenta esempi non uniformi circa quest’elemento (e anche se fossero uniformi, sono puramente esempi, non indicazioni esplicite su questo punto).
Se vuoi un’uniformità stretta (che non è detto che sia sempre preferibile, anzi a parer mio a volte diventa una gabbia senza senso, un avvitamento burocratico, in situazioni particolari dove servirebbe duttilità, come ho visto in una lunga discussione l'anno scorso...), devi aprire una discussione per far modificare la linea guida e farle prescrivere la cosa in modo netto. Nel caso, ti chiederei di puntare a uniformare sull'italiano e non sull'inglese. Perché qual è il vantaggio di usare l’inglese in questo caso?
Quanto all’accessibilità, il maiuscoletto simulato di cui stiamo parlando ha comunque le lettere leggermente più grandi delle normali minuscole del corpo del testo delle voci, per cui non mi pare che possano generare problemi di lettura, non più di altri testi di dimensioni minori al normale che sono già parte della normale interfaccia di Teknopedia (per es. la colonna a sinistra, la fascia in alto). --Giulio Mainardi (msg) 15:02, 14 nov 2023 (CET)[rispondi]
Ciao, rieccomi! Fermo restando che su Teknopedia non esistono regole fisse e inderogabili, ti posso assicurare – qualora non fossi riuscito a spiegarmi in maniera sufficientemente esplicita – che tutto ciò che trovi qui è stato sempre inteso quale vera e propria indicazione, come potrà confermarti qualsiasi frequentatore del progetto tematico di riferimento e come testimonia anche la discussione menzionata poco sopra da Super nabla, nella quale si parla di «emendamenti» alle linee guida e di «scrivere molte voci con la stessa formula», peraltro con riferimenti diretti a quelli che hai definito «puramente esempi». Del resto, come si è già detto, la funzione essenziale di ogni modello di voce è proprio quella di fornire raccomandazioni ben precise da seguire («L'obiettivo è quello di avere voci uniformi», «L'incipit ha un formato standard che si differenzia solo se si tratta di comuni italiani o centri abitati non italiani», citando testualmente sempre da WP:COMUNI). Tutto ciò è corroborato da alcune ulteriori evidenze: effettivamente la quasi totalità delle voci dedicate ai centri abitati (quantomeno quelli italiani) si attiene in maniera scrupolosa alla struttura dell'incipit codificata nel modello/esempio riferito a Bari; in secondo luogo, nelle ultime settimane si sono svolte due discussioni (1 e 2) finalizzate a rettificare la posizione degli endonimi (ufficiali o dialettali), il che chiaramente conferma come le indicazioni del modello siano percepite alla stregua di prescrizioni da rispettare. Quanto al maiuscoletto, concordo sul fatto che la sua resa estetica sia piacevole (anch'io lo uso spesso al di fuori di Teknopedia, per esempio negli enunciati dei teoremi), ma si tratta di una nostra valutazione soggettiva che a mio avviso non basta per contraddire il manuale di stile, secondo cui «è in generale da evitare». Grazie! -- Étienne 21:27, 14 nov 2023 (CET)[rispondi]
[@ Etienne] Se dobbiamo discuterne, decidi però la tua posizione… nel tuo intervento precedente hai detto che non vuoi «fornire una presunta "interpretazione autentica"» ecc., ma in questo nuovo messaggio fai l’esatto contrario, per filo e per segno…
Le regole sono ciò che è scritto ed è comprensibile a un parlante italiano. Se una cosa è stata intesa da qualcuno, ma non è né scritta né ovvia (come, ne converrai, non è ovvio dovere scrivere in inglese anziché in italiano per indicare le pronunce nella Teknopedia in italiano), non può essere considerata una regola.
Da nessuna parte lì c’è scritto che si debba scrivere la sigla in inglese, su questo c’è poco da girarci attorno.
Il fatto che la sigla sia in inglese in uno degli esempi appare al lettore come un puro dettaglio contingente. Infatti l'italiano è stato ed è usato normalmente in un sacco di pagine, anche frequentatissime come quelle in cui sei intervenuto (che hanno fatto 330.000 visualizzazioni solo nell'ultimo mese), senza che nessuno prima di te ci abbia scorto una qualche contrarietà o anomalia rispetto a come sono strutturate normalmente le voci dei centri abitati su Teknopedia.
Lo stesso per quanto riguarda il maiuscoletto in questo caso, proibito da ciò che tu hai evidentemente inteso, che però (oltre a sembrare a me una lettura eccessiva, non fondata su ciò che è effettivamente scritto) è smentito dai fatti in pratica.
Quindi, di che stiamo discutendo ancora qui? Se sei disturbato, il che è ovviamente lecito a prescindere dalla mia perplessità nel merito, la cosa può essere risolta senza difficoltà: apri le discussioni comunitarie apposite per far vietare le due cose. Fino ad allora, saranno lecite sia l’una sia l’altra. --Giulio Mainardi (msg) 09:47, 15 nov 2023 (CET)[rispondi]
Ciao, rieccomi! Ti ringrazio per l'ulteriore messaggio, anche se la notifica non mi è arrivata (il {{Ping}} deve infatti essere salvato contestualmente alla firma, altrimenti non funziona). Apprezzo sinceramente la tua schiettezza, però ti invito a osservare che in realtà mi sono limitato a informarti su alcune pratiche ampiamente consolidate nell'ambito del progetto (come suffragato in maniera lampante da tutte le discussioni indicate), non volevo mica salire in cattedra. Condivido comunque la tua conclusione: purtroppo le nostre rispettive posizioni sono incompatibili, quindi anche a me sembra pleonastico continuare a dibattere in questa sede, almeno per il momento. Sarà mia premura aprire una nuova discussione comunitaria presso il progetto di riferimento, come hai suggerito. Grazie mille per la tua ospitalità e per lo spunto di riflessione, a risentirci! :) -- Étienne 12:26, 17 nov 2023 (CET)[rispondi]
[@ Etienne] «ti invito a osservare che in realtà mi sono limitato a informarti». No: non mi hai informato, hai annullato modifiche mie e altre rinviando a regole che non dicono ciò che sostieni, non mi hai scritto per discuterne prima bensì ti sei spiegato solo dopo perché ti ho interpellato, e non puoi trascurare che prassi seguite forse da quattro o cinque persone, ma evidentemente ignorate dalla massa dei wikipediani (che scrivono e modificano le voci ugualmente a quei quattro o cinque, anche se non seguono il progetto; né c'è obbligo di seguirlo, solo di seguire le regole), ovviamente non sono prassi di Teknopedia in generale; com'è «suffragato in maniera lampante» dall'uso normale dell'italiano in un gran numero di voci frequentate da centinaia di migliaia di persone (mentre Discussioni Teknopedia:Modello di voce/Centro abitato ha avuto, negli ultimi 30 giorni... 251 visualizzazioni; e il numero di persone effettive sarà ovviamente molto minore, visto che chi partecipa aprirà la pagina svariate volte). Sei molto gentile e simpatico, ma mi preme precisare la sostanza perché altrimenti non ci capiamo. Ti ringrazio per aver aperto la discussione pubblica e ho risposto di là. --Giulio Mainardi (msg) 12:55, 20 nov 2023 (CET)[rispondi]
Ciao! Con tutta umiltà non mi sembra che sia andata esattamente così: le mie modifiche sono sempre state motivate in maniera sintetica ma esauriente attraverso il campo oggetto, con gli opportuni rimandi alle relative pagine di aiuto o di servizio. Peraltro nella discussione comunitaria è intervenuto anche un amministratore di comprovata esperienza, il quale senz'altro conosce raccomandazioni e linee guida molto bene, e ha affermato di condividere le mie considerazioni iniziali: la mia posizione dunque non mi pare del tutto infondata. Comunque le tue proposte e i tuoi commenti in sede di progetto sono molto ragionevoli e costruttivi, quindi direi che possiamo tranquillamente proseguire di là. Grazie ancora e a presto! -- Étienne 14:39, 23 nov 2023 (CET)[rispondi]

Ciao Giulio. Ti scrivo/rispondo136874732 qui per non inondare la dp:linguistica. Il punto è che le pagine in questione (Ganescia, Kṛṣṇa, ...) sono voci di grave importanza per l'argomento «India», per cui una passata al progetto mi sembrava opportuna. Se le pagine fossero state meno importanti, avrei forse spostato direttamente e senza preoccupazioni. Un po' per quel poco di esperienza che ho maturata e un po' per il quinto pilastro tendo a "non fidarmi" ciecamente delle linee guida. Mi è capitato in almeno un'occasione di vedere persino utenti molto esperti e navigati interpretare in mille modi diversi e pure antitetici alcune linee guida di progetto (in quel caso non ben armonizzate).

Nella specie, p.es., se applicassimo ciecamente quello che trovo scritto in WP:TITOLI#Dalle lingue dell'India, allora dovremmo spostare LucknowLakhnaū (personalmente sarei d'accordissimo; avevo pure proposto a suo tempo questo spostamento, ma la mia proposta non ha trovato consenso; e va benissimo così, beninteso). Secondo le linee guida, dovremmo anche spostare, che so, Mahatma Gandhi in Mahātmā Gāṃdhī (IAST del nome in gugiarati o in hindī); io personalmente sarei super d'accordo, di nuovo, però credo che molti wikipediani solleverebbero diverse obiezioni a proposito: avevo già proposto lo spostamento in Gāṃdhī tempo fa in eowiki e la proposta non era passata; non ri-proporrò la stessa cosa in itwiki perché rischio di fare come WP:NEVE. C'è pure da dire che in realtà lo stesso Gāṃdhī si firmava «Gandhi»: ... Insomma, secondo me la scelta della resa migliore per i titoli in lingue indiane non è banale e richiede un compromesso tra la precisione dello IAST, le italianizzazioni (di solito poco diffuse), e le varie inglesizzazioni foneticamente molto approssimative ma anche molto diffuse/dominanti. —Supernabla🪰 01:24, 14 dic 2023 (CET)[rispondi]

[@ Super nabla] Grazie della spiegazione, sei molto gentile.
Se ci sono dei dubbi e possibili controversie, naturalmente fai bene a chiedere. La mia non voleva essere una critica, quanto piuttosto un invito a non preoccuparti eccessivamente. ;-P --Giulio Mainardi (msg) 09:17, 14 dic 2023 (CET)[rispondi]
Non avevo percepito la tua come una critica. Grazie del messaggio! A presto, —Supernabla🪰 02:00, 15 dic 2023 (CET)[rispondi]

Fiducia supplicans

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Ciao, ho visto che hai fatto un appunto sulla pagina di Fiducia supplicans in merito alla sezione "Reazioni". Come dovrei organizzare meglio questa sezione? Mi potresti aiutare? Grazie.----Andciao (msg) 15:53, 13 gen 2024 (CET)[rispondi]

Ciao [@ Andciao] (rima inevitabile :-P); mah, secondo me semplicemente dovresti (tu, o in generale chi cura la pagina) spiegare più chiaramente il «quadrilatero» di posizioni possibili (l'avevo scritto io creando la voce, ma è stato cancellato da un IP), distinguendo posizioni interpretative anche opposte all'interno dei gruppi dei favorevoli e contrari:
Reazioni d'approvazione a FS Reazioni di disapprovazione a FS
"Progressisti" «FS cambia la dottrina, apre agli omosessuali: bene «FS non cambia la dottrina, non apre agli omosessuali: male
"Tradizionalisti" «FS non cambia la dottrina, non apre agli omosessuali: bene «FS cambia la dottrina, apre agli omosessuali: male
Potresti farlo in pratica dividendo la sezione dei critici fra "progressisti" e "tradizionalisti", e idem per la sezione dei favorevoli, spiegando più in dettaglio le posizioni di chi loda o si lamenta.
Esempio

Reazioni

Critiche

Fiducia supplicans come cambiamento

bla bla

Fiducia supplicans come non-cambiamento

bla bla

Approvazione

Fiducia supplicans come cambiamento

bla bla

Fiducia supplicans come non-cambiamento

bla bla

--Giulio Mainardi (msg) 17:04, 13 gen 2024 (CET)[rispondi]

Uluç Alì Pascià

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Ciao, non sono sicuro dello spostamento da Uluç Alì Pascià a Uccialì. In fondo ha duemila nomi e Uccialì non è che uno tra i tanti (in italiano è detto anche Occhialì). Non sarebbe meglio consultarsi prima con il progetto per decidere? Grazie. -- L'Ospite Inatteso - amo sentirvi 09:47, 15 gen 2024 (CET)[rispondi]

Ciao; certo, ha vari nomi, ma non tutti ugualmente usati. Treccani mette a lemma Uccialì; Occhialì è riportato dal DOP come antiquato. --Giulio Mainardi (msg) 09:51, 15 gen 2024 (CET)[rispondi]
Dimenticavo il ping [@ L'Ospite Inatteso] (credevo m'avessi interpellato nella discussione della pagina). --Giulio Mainardi (msg) 09:54, 15 gen 2024 (CET)[rispondi]
Io mi fido di Treccani, ma servirebbero ulteriori conferme, dato che Sapere.it, ad esempio, predilige altri nomi. Che facciamo? -- L'Ospite Inatteso - amo sentirvi 10:19, 15 gen 2024 (CET)[rispondi]
[@ L'Ospite Inatteso] Sapere.it ha una voce stringatissima, che ha solo ʽUluġ ʽAlī, variante di traslitterazione di ʽUlūj ʽAlī, e non riporta nemmeno Uluç Alì. Quindi direi che preferiamo il nome italiano, più usato e riconoscibile. --Giulio Mainardi (msg) 10:26, 15 gen 2024 (CET)[rispondi]
Ma la stessa Treccani si contraddice, dato che nel DBI lo chiama Gian Dionigi Galeni. Secondo me serve una discussione a livello di progetto per decidere. -- L'Ospite Inatteso - amo sentirvi 10:28, 15 gen 2024 (CET)[rispondi]
Sì, ma quello è un caso particolare, vista la natura dell'opera in questione. Comunque, naturalmente, puoi aprire una discussione se lo ritieni utile. --Giulio Mainardi (msg) 10:31, 15 gen 2024 (CET)[rispondi]
[@ L'Ospite Inatteso], ridimenticavo, scusa. --Giulio Mainardi (msg) 10:34, 15 gen 2024 (CET)[rispondi]
OK, fatto. L'ho aperta nella discussione della voce e segnalato a vari progetti. Grazie. -- L'Ospite Inatteso - amo sentirvi 10:36, 15 gen 2024 (CET)[rispondi]
[@ L'Ospite Inatteso] Grazie a te. :-) --Giulio Mainardi (msg) 10:40, 15 gen 2024 (CET)[rispondi]

Re:Esonimi italiani

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Ciao Giulio, attenzione però che quegli esonimi che come correttamente sottolinei andrebbero citati nell'incipit sono quelli che, anche se desueti, sono "entrati per tradizione nell'uso della lingua italiana e notevolmente stabilizzati, ossia il cui uso è attestato in enciclopedie, atlanti o carte geografiche autorevoli". Cioè forme non menzionate en passant ma radicate e riportate da plurime fonti autorevoli in campo geografico. Che poi è logico che nell'incipit non ci possano stare denominazioni molto minoritarie o totalmente abbandonate per il secondo pilastro (vedi ingiusto rilievo), e anche le convenzioni del progetto geografia si devono allineare a queste linee guida più generali. Se guardo alle denominazioni che ho rimosso recentemente mi sembra che solo Vilna per Vilnius rispettasse il criterio di WP:Esonimi italiani e mi appresso a ripristinarlo, errore mio. Le altre mi sembrano tutte inappropriate in quanto supportate, nelle migliori delle ipotesi, da romanzi, snippet trovati chissà come su google libri o da dizionari linguistici con forti accenti all'italianizzazione e al purismo, e quindi non autorevoli nel campo geografico in base alle linee guida. Ciao. --WalrusMichele (msg) 19:35, 23 apr 2024 (CEST)[rispondi]

Scusa [@ walrusMichele], ma anch'io non mi trovo del tutto d'accordo su alcuni di questi interventi.
  • Tokio138938951: attestatissimo su sapere.it [1][2][3][4][5][6][7][8][9][10] e in Treccani [11][12]. Devo ammettere che lo uso anch'io. Visto il peso della pagina (si tratta di una delle WP:1000), era meglio secondo me passare per qualche progetto visto anche che, allo stato, Tokio è molto wikilinkato; fosse veramente errato (ma non lo è), andrebbe orfanizzato. Vedi anche, per esempio, la disambigua Tokio (disambigua), ora incoerente coll'incipit di Tokyo. Su questa rimozione in particolare non mi trovo d'accordo.
  • «Coloscopia»138938885 su Google è attestato 20 volte di meno di «colonscopia»: un divario sufficiente per poter affermare che il primo dei due "non esista" affatto? Il lemma appare su diversi siti specialistici: [13][14][15][16][17]
  • «Guanto»138938774 in base al DOP è solo un adattamento in italiano medievale di Gand. Non c'è nessuna pretesa che sia un nome moderno. Metterlo nell'incipit forse è eccessivo: meglio nella sezione che tratta la storia medievale della città. Ma che vantaggio c'è a rimuoverlo? Secondo me, è informativo, perché noi trattiamo non solo storia moderna, ma anche storia antica: i vecchi nomi delle città, 2° me, sono rilevanti.
  • Per Beirut138938870 le info erano in effetti errate e hai fatto bene a toglierle; non si trattava però di italianizzazioni della città, quindi non vale il campo oggetto «antiquati». Berito è solo il sito archeologico della città antica (titolo da noi usato, come chiarito nella disambigua Berito); quanto a «Baruti», il DOP asseriva solo che fosse il nome del centro storico (ma non trovo fonti terze a conferma di questo, e comunque non l'avrei messo in incipit). —super nablaZzz 22:02, 23 apr 2024 (CEST)[rispondi]
Ciao. @Giulio la mia interpretazione mi sembra l'unica possibile per quella linea guida, in quanto ovviamente su Teknopedia siamo interessati a quanto riportato dalle fonti autorevoli e non si possono aggirare pilastri di ordine superiore per inserire tutti i toponimi, anche quelli di non ben chiara diffusione/rilevanza. Non siamo, d'altronde, per impostazione, un vocabolario, o un dizionario dei sinonimi e dei contrari, ma un'enciclopedia, e non tutto ha la stessa rilevanza. Se l'uso e la diffusione di alcuni di questi toponimi sono giustificati da atlanti o enciclopedie, invece, ben venga citarli, chiedendosi anche quale potrebbe essere la posizione e la contestualizzazione più opportuna all'interno della voce.
[@ super nabla], ripristino le modifiche controverse. Sui toponimi degli ultimi due punti vediamo se è possibile trovare un modo per contestualizzarli più efficacemente nella sezione storia (magari ne discutiamo in talk voce); per i primi due prendo atto delle citazioni, ma continuo a ritenere che una "citazione non fa primavera" e che se, ad esempio, la Treccani sceglie di non citare minimamente "Tokio" come toponimo italiano/grafia alternativa nelle diverse voci che ha sull'argomento [18] [19] [20] [21] [22] [23], ovvero quando di un certo soggetto ne parla proprio a livello di lemma enciclopedico, non dovremmo farlo nemmeno noi (o perlomeno non come lo facciamo ora). --WalrusMichele (msg) 18:59, 24 apr 2024 (CEST)[rispondi]

Gabriele Valle

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Ciao Giulio! Scusa, so che sei in wikipausa. Ti scrivo perché ho notato che manca la biografia di Gabriele Valle [24]. Ho pensato che, visti i tuoi interessi, è probabile che tu conosca le opere del biografato. Se mai, che ne diresti di scrivere un abbozzo? Senza fretta ovviamente e solo se l'argomento è di tuo interesse! Un saluto. —super nablaZzz 18:03, 15 mag 2024 (CEST)[rispondi]

Ciao [@ super nabla]. La mia «wikipausa» dura ormai da anni… :-P Conosco gli studi sull'itanglese e ho anche avuto qualche contatto con lui negli anni (apprezzo molto il suo garbo e la sua sensibilità linguistica), ma per il resto non so molto delle sue attività. Ma vedo che lì ci sono abbastanza dati personali: mi hai còlto in un momento di buonumore e una bozza la faccio volentieri. :-) --Giulio Mainardi (msg) 18:14, 15 mag 2024 (CEST)[rispondi]
Oh bene!, grazie allora. Io per la verità non mi trovo sempre molto d'accordo con quello che scrive. Ho visto le sue opere spesso citate e anche consigliate da alcuni accademici della Crusca, p.es. il suo «Italiano Urgente» dove si scaglia contro gli «anglicismi». Sennonché, a ben vedere, anche la stessa parola «anglicismo» è un anglicismo, non è cosí? ;-) In italiano piú tradizionale si direbbe «anglismo»; chissà se ne era consapevole, quand'ha scritto il libro. Mi sembra che lui sia mosso da un forte antiamericanismo (lui direbbe probabilmente «antistatunitensismo», visto che ci tiene a sottolineare che l'America è tutta quella che va dal Canada alla Patagonia); il che rende, a mio avviso personale, la sua opera nel complesso poco neutrale e poco accettabile universalmente. Ammetto però di aver comprato una copia di un suo libro; m'incuriosisce l'argomento trattato e mi piace non essere d'accordo. Simpatiche e fantasiose alcune proposte (mi piace molto «canguro» per dire «babysitter»!); altre proprio inverosimili, inefficaci e anche cacofoniche tipo «casa campagnola» per "cottage" o «surfe su neve» per dire "snowboarding". Non mi dilungo ulteriormente! A presto e grazie di nuovo! —super nablaZzz --—super nablaZzz 18:34, 15 mag 2024 (CEST)[rispondi]
[@ super nabla] «a ben vedere, anche la stessa parola «anglicismo» è un anglicismo, non è cosí? ;-) In italiano piú tradizionale si direbbe «anglismo»» In realtà questa è un po' una leggenda urbana...
«Mi sembra che lui sia mosso da un forte [...] «antistatunitensismo» [...]; il che rende, a mio avviso personale, la sua opera nel complesso poco neutrale e poco accettabile universalmente». Conoscendolo solo in àmbito strettamente linguistico, in cui non gli ho visto esprimere opinioni politiche, questa mi giunge nuova, e mi sorprende un po'.
Sto preparando la bozza. --Giulio Mainardi (msg) 18:49, 15 mag 2024 (CEST)[rispondi]
[@ super nabla]. Eccola qua. Ci faccio magari ancora qualche ritocco ma intanto puoi dirmi se ti pare sufficiente. Non ho (ancora?) trovato indicazioni della data o almeno dell'anno di nascita. --Giulio Mainardi (msg) 21:07, 15 mag 2024 (CEST)[rispondi]
🎉 Ottimo, piú che sufficiente! Grazie per aver esaudito questa mia "richiesta". xD
Quando la pubblichi, forse intervengo su alcuni punti. Nella parte dell'itanglese, dai per scontato che il fenomeno sia negativo (lo è certamente secondo Valle), però questo non è l'unico punto di vista possibile: alcuni lettori potrebbero nutrire invece dei "pregiudizi positivi" sull'inglese e ritenere che l'itanglese ha arricchito l'italiano aprendolo al mondo. Aggiungerei quindi un paio di "secondo Valle", "in base a quanto da lui affermato", e simili giusto per chiarire che questo è il punto di vista del biografato. Infatti, non sono nemmeno del tutto persuaso che i sudamericani usino meno anglismi di noi: da noi ancora ci sono «armadi (a muro)» e non «closets», per esempio; però mi concedo il beneficio del dubbio. Riguardo a T. De Mauro, una fonte che ci può essere utile è questa: [25] con questa chiosa molto eloquente sul suo punto di vista: «A voler bandire l’uso degli anglismi dalle lingue del mondo e dall’italiano c’è lavoro, se non gloria, per tutti.» 😂😂😂😂 Bene, se non altro De Mauro non propone una chiusura dei confini, ma un'apertura verso le altre lingue del mondo; il che, dal mio punto di vista, non può essere che positivo! Grazie ancora, un saluto.—super nablaZzz 21:32, 15 mag 2024 (CEST)[rispondi]
Perché mai, [@ Super nabla]? mi pare che Giulio abbia scritto ritiene che sia... Peraltro i pregiudizi positivi dei wikipediani mica fanno testo, si portano semmai le fonti dei giudizi positivi, se esistono --actor𝄡musicus 𝆓 espr. 21:40, 15 mag 2024 (CEST)[rispondi]
Uups! Hai ragione [@ actormusicus]; devo aver letto di fretta. Allora ok, rimane solo il mio dubbio sulla "minore penetrazione". —super nablaZzz 21:47, 15 mag 2024 (CEST)[rispondi]
[@ super nabla] Sono stupito: mi sembra un fatto assodato, non controverso. Perlomeno, nel mio studio del tema non ho mai letto nulla che lo negasse o anche solo lo mettesse in dubbio; aneddoticamente, la mia esperienza quotidiana come ispanofono, e occasionalmente come visitatore dei paesi ispanici, lo conferma del tutto.
È chiaro che:
  1. ci sono variazioni tra un paese e l'altro, tra una zona e l'altra; si parla dello spagnolo in generale, in media, non in casi estremi e minoritari come quello parlato a Porto Rico, dove l’inglese è coufficiale e l’isola stessa sta aderendo politicamente agli Stati Uniti;
  2. anche dove il fenomeno generale è chiaro, è statisticamente possibile che ci siano singoli casi d'inversione: per esempio, in spagnolo si dice bullying dove noi diciamo normalmente bullismo. Ma questi sono casi puntiformi, mentre la tendenza generale è opposta. --Giulio Mainardi (msg) 22:00, 15 mag 2024 (CEST)[rispondi]
Va bene, mi hai convinto. Allora tutto ok. :) —super nablaZzz 22:16, 15 mag 2024 (CEST)[rispondi]
Perfetto. :-) Vedo se riesco a trovare la data di nascita, o magari poi la pubblico in ogni caso. --Giulio Mainardi (msg) 22:26, 15 mag 2024 (CEST)[rispondi]
Ho controllato nel libro: la data non c'è. :-( Ecco però il brano che mi era sembrato antistatunitense. Cito dalla voce «yankee», che lui propone di rendere come «gringo» (ovviamente, da declinarsi «gringhi» al plurale). Dopo aver spiegato che gli statunitensi si considerano (loro soli!) "American", eccolo che scrive: «American è una voce equivoca. La supremazia mondiale degli Stati Uniti ha lasciato una impronta profonda in molti campi e in molte nazioni. [...] gli accademici hanno ammonito più volte che estadounidense è insostituibile.» A seguire, una lista d'ispanofoni che (loro sì!, prima di tutti! e a buon diritto) si erano definiti «americani» con orgoglio: una religiosa messicana che era anche poeta, un erudito venezuelano, e poi altre testimonianze di oriundi che dicevano «yo no soy español, soy americano»; ecc. ecc. —super nablaZzz 22:54, 15 mag 2024 (CEST)[rispondi]
[@ super nabla] Be', io in realtà solidarizzo con lui: è un americano che si trova a subire un furto d'identità, il suo fastidio per questa circostanza linguistica mi sembra del tutto comprensibile. (Ne parla anche alla voce USA). Però ho riletto ora il brano, e a parte il fastidio linguistico non mi sembra che esprima un'opposizione politica agli Stati Uniti. Si può forse congetturare tra le righe, ma siamo appunto al livello della congettura. Tu scrivevi che ha un «forte antiamericanismo»... non capivo perché io per «forte» intendo mooolto più forte ed esplicito... diciamo nello spettro che va da Fusaro a Kim Jong-un, più o meno. 😅 --Giulio Mainardi (msg) 23:25, 15 mag 2024 (CEST)[rispondi]
PS. Ho pubblicato l'abbozzo. --Giulio Mainardi (msg) 23:27, 15 mag 2024 (CEST)[rispondi]
America come sineddoche di Stati Uniti - scusate se m'intrometto ma l'off topic è interessante, lo chiuderò subito - personalmente l'ho difesa più volte su Teknopedia. Delle figure retoriche è meglio non abusare nelle voci, ma a volte servono, e soprattutto la lingua schematica dei nostri titoli e delle nostre categorie è decisamente innaturale (comunemente si dice Stati americani: capisco il problema dell'ambiguità, ma va risolto diversamente). Ne riparleremo altrove e, suppongo, più di una volta XD
Grazie intanto a Giulio Mainardi per la pubblicazione della voce --actor𝄡musicus 𝆓 espr. 07:57, 16 mag 2024 (CEST)[rispondi]

Informazioni mancanti

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Grazie per aver caricato File:Fotografia_di_Chesterton_anziano.jpeg. Ho ravvisato che attualmente la pagina di descrizione dell’immagine non specifica la fonte e l’autore, informazioni fondamentali per verificare i diritti d’autore. Qualora tale autore fossi tu indicalo chiaramente nella pagina di descrizione. Qualora altresì non fossi tu dovresti specificare dove hai reperito l’immagine indicando, ad esempio, il link al sito web da cui essa proviene corredata dei termini d’uso del contenuto di quella pagina e l’autore, qualora necessario. Se, infine, ne sei il creatore ma l’immagine è un’opera derivata, devi necessariamente indicare la licenza d’uso con la quale gli autori hanno pubblicato l’opera originale.

Se si tratta di un’immagine del cui copyright non sei detentore, devi altresì formalizzare il permesso del legittimo detentore richiedendo un ticket VRTS che comprovi la veridicità dell’autorizzazione. Per farlo invia un’e-mail indicando il nome dell’immagine e l’autorizzazione di cui sei in possesso a permissions-itwikimedia.org; entro pochi giorni ti verrà comunicato il codice da allegare all’immagine.

Tieni presente che le immagini sulla cui provenienza e status del copyright non vi sia chiarezza saranno cancellate entro una settimana dal momento della segnalazione. Se hai caricato altre immagini, per favore controllale per verificare di aver specificato la fonte e di aver fornito sufficienti informazioni. Grazie. ZioNicco (msg) 09:27, 4 ago 2024 (CEST)[rispondi]

Buongiorno, [@ ZioNicco]. Come forse avrai visto, la foto è stata caricata nel 2015. Me l'avessi chiesto sùbito, avrei di sicuro potuto fornirti informazioni più utili, ma a distanza di così tanto tempo mi è impossibile ricordare da dove l'avessi tratta: francamente non ricordavo nemmeno d'averla caricata. Mi trovo fra l'altro in un periodo assai impegnato col lavoro e altri impegni, per cui non ho tempo da dedicare a una ricerca da zero per Teknopedia; anche perché chiedermi di farlo entro solo una settimana dopo così tanto tempo sembra quasi uno scherzo. Capirei se mi dessi un paio di mesi, ma una settimana per ritrovare cose di nove anni fa?... Su Teknopedia siamo volontari, mica è il nostro lavoro a tempo pieno, o almeno non lo è per me. Visto che hai notato la cosa e hai sollevato il problema, ti chiedo pertanto di adoperarti anche per risolverlo: scrivi tu stesso alla Società Chestertoniana Italiana e alla American Chesterton Society, eventualmente anche facendo il mio nome e dicendo che ti ho indirizzato io: presenta il problema e chiedi la fonte della foto, è possibile che loro possano darti informazioni utili, hanno persone colte e competenti. Su due piedi, in questo momento, non saprei che altro consigliarti: se loro non sanno risponderti, cancellala e amen. Grazie per la comprensione. --Giulio Mainardi (msg) 10:53, 4 ago 2024 (CEST)[rispondi]
@Giulio Mainardi Be non c'è fretta, prenditi tutto il tempo che ti serve, tra una settimana o giù di lì verrà cancellata ma una volta che avrai il permesso/autore ecc. si ripristinerà. --ZioNicco (msg) 10:57, 4 ago 2024 (CEST)[rispondi]

Compagni che sbagliano

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Ti segnalo Mosca (zoologia). Come diceva Moretti, non c'entra ma c'entra. ;) --pequodø 22:33, 27 ott 2024 (CET)[rispondi]

Mi infilo perché ho letto [@ Pequod76]: ma gli esseri umani possono essere considerati "animali" in questa accezione? A me sembra davvero una cosa poco digeribile. E poi quel sito Deadliest creatures worldwide by annual number of human deaths as of 2018 è una cosa seria? da dove prende i dati? Come li interpreta? Chi sono gli autori? Perché Dovremmo fidarci? Faccio poi notare che la statistica attualmente presente sul sito (2023) https://www.statista.com/statistics/448169/deadliest-creatures-in-the-world-by-number-of-human-deaths/ non inserisce gli esseri umani nella graduaotria e aggiungo che al 6° posto è citata la mosca tse tse e non "le mosche". Pare quindi che la voce contenga informazioni false. Che facciamo? :-) --Paolobon140 (msg) 10:03, 28 ott 2024 (CET)[rispondi]