Indice
Volo Sabena 503
Volo Sabena 503 | |
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Resti del Douglas DC-6 della Sabena | |
Tipo di evento | Incidente |
Data | 13 febbraio 1955 |
Tipo | Errore del pilota, pessime condizioni meteorologiche |
Luogo | Monte Terminillo, Rieti |
Stato | Italia |
Coordinate | 42°28′00″N 12°59′00″E |
Tipo di aeromobile | Douglas DC-6 |
Operatore | Sabena |
Numero di registrazione | OO-SDB |
Partenza | Aeroporto di Bruxelles-Haren, Bruxelles, Belgio |
Destinazione | Aeroporto di Roma-Ciampino, Roma, Italia |
Occupanti | 29 |
Passeggeri | 21 |
Equipaggio | 8 |
Vittime | 29 |
Feriti | 0 |
Sopravvissuti | 0 |
Mappa di localizzazione | |
Dati estratti da Aviation Safety Network[1] | |
voci di incidenti aerei presenti su Teknopedia |
Il volo Sabena 503, altrimenti noto come incidente aereo del monte Terminillo, fu un incidente aereo avvenuto il 13 febbraio 1955. Il DC-6 della compagnia di bandiera belga Sabena si schiantò contro il costone dell'Acquasanta alle pendici del monte Terminillo vicino a Rieti. Tutte le 29 persone a bordo perirono nell'incidente. Tra le vittime c'era anche Marcella Mariani, attrice già Miss Italia 1953.[2]
L'aereo
[modifica | modifica wikitesto]Il Douglas DC-6 coinvolto fu costruito nel 1947 con il numero di serie 43063/60 e codice di registrazione OO-SDB, venendo utilizzato dalla compagnia aerea belga Sabena fino alla sua distruzione.
L'incidente
[modifica | modifica wikitesto]Il DC-6 era partito da Bruxelles alle 16:17 UTC, con destinazione finale Congo e scalo intermedio all'aeroporto di Roma Ciampino.[1] A causa di un forte vento laterale che i rapporti meteorologici non avevano previsto, dopo il passaggio sopra Firenze il volo 503 aveva deviato dalla rotta senza che l'equipaggio se ne accorgesse. I piloti quindi erano convinti di trovarsi sopra la città di Viterbo ed effettuarono la procedura prevista per l'atterraggio a Ciampino, che prevedeva la discesa a 5 500 piedi subito dopo essere passati sopra al radiofaro di Viterbo.[1]
Dalle comunicazioni radio con la torre di controllo di Ciampino, alla quale i piloti chiesero prima se l'NDB di Viterbo stesse funzionando a piena potenza e poi se l'ILS di Ciampino fosse operativo, si poté in seguito evincere che gli strumenti dell'aeromobile stessero indicando che la posizione non era corretta, ma che le condizioni meteorologiche avverse avevano invece fatto ipotizzare un malfunzionamento degli apparati radio di ausilio alla navigazione dell'aeromobile.[1] La comunicazione radio con la torre s'interruppe alle 19:53, quando l'aereo impattò contro il Monte Terminillo.[1] Lo schianto avvenne a circa 1 700 metri di altitudine[1] in località "Costa dei Cavalli", nel comune di Cantalice.[2]
Le ricerche del relitto furono lunghe e complesse a causa dell'ampiezza dell'area dove l'aereo poteva essere caduto; furono effettuate ricognizioni in tutti i luoghi dove erano state testimoniate stranezze (come rombi di motore o incendi) o dove fu avvistata la presenza di rottami o chiazze sull'acqua, ma nessuna di queste condusse al luogo del disastro.[3] Le principali ipotesi erano che l'aereo potesse trovarsi su una vetta degli Appennini, sul fondo del mar Tirreno o in quello di un lago dell'alto Lazio.[3]
Solo il 21 febbraio, dopo nove giorni di ricerche, un aereo ricognitore individuò i resti del relitto sul versante occidentale del Terminillo; le cattive condizioni atmosferiche, tuttavia, impedirono l'uso dei paracadute e fu necessario raggiungere il luogo dell'impatto via terra.[3] Ai soccorritori, aiutati nell'ascesa dai montanari del luogo,[4] si presentò una scena drammatica, con l'aereo completamente distrutto (con l'eccezione della coda, rimasta conficcata nella neve) e i corpi delle vittime ricoperti da lastre di ghiaccio;[5] il recupero delle 29 salme in una zona tanto impervia richiese quattro giorni.[3] Il 27 febbraio presso la Cattedrale di Rieti si tennero i funerali solenni, officiati dal vescovo Raffaele Baratta a spese dell'amministrazione comunale, ai quali partecipò una grande folla.[6]
Memoria
[modifica | modifica wikitesto]Sul Terminillo, sul luogo dell'impatto, è presente un cippo a ricordo della tragedia.[7]
Una piccola raccolta di materiale relativo all'incidente (resti del relitto, articoli di giornale dell'epoca, oggetti vintage appartenuti alla compagnia aerea[7]) è stata allestita nel 2014 a Cantalice;[8] nel 2017 la raccolta ha preso la forma di una mostra permanente ed è stata spostata sul Terminillo, presso i locali del comune di Rieti in località Pian de' Valli.[9]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f (EN) Scheda dell'Aircraft Safety Network, su aviation-safety.net, 9 febbraio 2008.
- ^ a b Un cippo per le vittime, in monte-terminillo.net, 14 novembre 2010.
- ^ a b c d Adriano Marinensi, IL DISASTRO AEREO DEL TERMINILLO, su Umbria Settegiorni, 7 ottobre 2011. URL consultato il 25 febbraio 2017.
- ^ Terminillo: DC6 Sabena. La tragedia del 12/2/1955 e la solidarietà del popolo reatino, su Orizzonti, giornale dell'amministrazione beni civici di Vazia, 19 aprile 2007. URL consultato il 25 febbraio 2017.
- ^ Video girato dalla prima spedizione dei soccorsi arrivata sul luogo della tragedia.
- ^ RELAZIONE DI ANTONIO CIPOLLONI SUL DISASTRO AEREO DEL DC-6 SABENA AL TERMINILLO, su Rieti in Vetrina, 12 aprile 2010. URL consultato il 25 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2017).
- ^ a b Incidente aereo del ’55, la “Saletta dei Ricordi” di Cantalice si sposterà a Terminillo / Nello schianto morì Miss Italia, in RietiLife, 23 luglio 2016. URL consultato il 21 febbraio 2017.
- ^ L’AMBASCIATORE DEL BELGIO A CANTALICE PER INAUGURARE LA “SALETTA DEI RICORDI”, in RietiLife, 27 novembre 2014. URL consultato il 21 febbraio 2017.
- ^ La Saletta dei Ricordi si sposta a Terminillo per onorare le vittime dell’incidente aereo del 1955, in RietiLife, 21 febbraio 2017. URL consultato il 21 febbraio 2017.