Trofeo Giuseppe Garibaldi
Giuseppe Garibaldi | |
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Immagine del trofeo | |
Sport | Rugby a 15 |
Conferito da | Fédération Française de Rugby e Federazione Italiana Rugby |
Dedicato a | Giuseppe Garibaldi |
Autore | Jean-Pierre Rives |
Fondazione | 2007 |
Assegnato a | Vincitore di incontro annuale tra le rappresentative nazionali di Francia e Italia |
Detentore | Francia |
Maggiori vittorie | Francia (15) |
Il trofeo Giuseppe Garibaldi (in francese Trophée Giuseppe Garibaldi) è un premio annualmente in palio tra le nazionali di rugby a 15 di Francia e Italia; fu istituito per commemorare il bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi a Nizza, oggi città della Francia ma all'epoca appartenente all'omonima contea, successivamente fusasi nel 1847 nel Regno di Sardegna[1][2].
Il trofeo è opera di Jean-Pierre Rives, scultore francese ed ex rugbista.
Il premio ha il suo corrispettivo nel trofeo Anita Garibaldi, dal 2017 in palio tra le nazionali femminili di Francia e Italia[3].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]A fine 2006 il Comitato Nazionale per le celebrazioni del bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi propose a F.I.R. e la F.F.R., rispettivamente le federazioni rugbistiche italiana e francese, l'istituzione di un trofeo commemorativo[4], la cui realizzazione sarebbe stata affidata allo scultore Jean-Pierre Rives[4], in passato rugbista internazionale e capitano a più riprese della nazionale francese[4].
La prima messa in palio del trofeo fu il 3 febbraio 2007, apertura del Sei Nazioni di quell'anno, allo stadio Flaminio di Roma: la Francia se lo aggiudicò vincendo 39-3[5].
Da allora, su 18 edizioni a tutto il Sei Nazioni 2024, la Francia se ne è assicurate 15 con due intermezzi italiani, 22-21 nel 2011 nell'ultima gara di sempre al Flaminio[6], e 23-18 nel 2013 all'Olimpico[7]. Nel 2024, è arrivato il primo pareggio: 13-13 il risultato finale a Lille. Con tale risultato, le federazioni manterranno il trofeo per un semestre a testa.
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Anno | Città | Risultato | Vincitrice |
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2007 | Roma | Italia — Francia 3-39 | Francia |
2008 | Saint-Denis | Francia — Italia 25-13 | Francia |
2009 | Roma | Italia — Francia 8-50 | Francia |
2010 | Saint-Denis | Francia — Italia 46-20 | Francia |
2011 | Roma | Italia — Francia 22-21 | Italia |
2012 | Saint-Denis | Francia — Italia 30-12 | Francia |
2013 | Roma | Italia — Francia 23-18 | Italia |
2014 | Saint-Denis | Francia — Italia 30-10 | Francia |
2015 | Roma | Italia — Francia 0-29 | Francia |
2016 | Saint-Denis | Francia — Italia 23-21 | Francia |
2017 | Roma | Italia — Francia 18-40 | Francia |
2018 | Marsiglia | Francia — Italia 34-17 | Francia |
2019 | Roma | Italia — Francia 14-25 | Francia |
2020 | Saint-Denis | Francia — Italia 35-22 | Francia |
2021 | Roma | Italia — Francia 10-50 | Francia |
2022 | Saint-Denis | Francia — Italia 37-10 | Francia |
2023 | Roma | Italia — Francia 24-29 | Francia |
2024 | Villeneuve-d'Ascq | Francia — Italia 13-13 | pareggio |
Riepilogo vittorie
[modifica | modifica wikitesto]Squadra | Vittorie | Anno |
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Francia | 15 | 2007, 2008, 2009, 2010, 2012, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018 2019, 2020, 2021, 2022, 2023 |
Italia | 2 | 2011, 2013 |
Pareggi | 1 | 2024 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La storia del Six Nations, su sport.sky.it. URL consultato il 21 marzo 2018.
- ^ Giuseppe Garibaldi, su agi.it. URL consultato il 21 marzo 2018.
- ^ Svelato il Trofeo Anita Garibaldi (PDF), su federugby.it, Federazione Italiana Rugby, 10 marzo 2017. URL consultato il 23 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2017).
- ^ a b c (FR) Comité directeur (PDF), su ffr-php4.as2.io, Fédération Française de Rugby, 24 novembre 2006, p. 2. URL consultato il 7 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2019).
- ^ Rugby, lezione di francese per l'Italia. Gli azzurri perdono al Flaminio per 3-39, in la Repubblica, 3 febbraio 2007. URL consultato il 7 marzo 2022.
- ^ (EN) 10 years on, Mirco Bergamasco recalls Italy’s ‘symbolic’ Six Nations win against France in Flaminio farewell, su world.rugby, World Rugby, 4 febbraio 2021. URL consultato l'8 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2021).
- ^ (FR) Richard Escot, Les Bleus trop pâles, in L'Équipe, 3 febbraio 2013. URL consultato il 3 febbraio 2013 (archiviato il 6 febbraio 2013).