Parabola del servo fedele

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Voce principale: Parabole di Gesù.
Schizzo di Jan Luyken che illustra la parabola del servo fedele, dalla Bowyer Bible.

La parabola del servo fedele (o parabola del guardiano o anche parabola dei servi che vegliano) è una parabola di Gesù presentata nel vangelo secondo Matteo 24,42-51, in quello di Marco 13,34-37 ed in quello di Luca 12,35-48. Essa invita i fedeli a mantenere alta la guardia.

Nel vangelo di Matteo, essa precede immediatamente la parabola delle dieci vergini che ha un simile valore escatologico.

Nel vangelo di Luca la parabola è la seguente:

«Siate pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne accese; siate simili a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per aprirgli subito, appena arriva e bussa. Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità vi dico, si cingerà le sue vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell'alba, li troverà così, beati loro! Sappiate bene questo: se il padrone di casa sapesse a che ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora che non pensate». Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?». Il Signore rispose: «Qual è dunque l'amministratore fedele e saggio, che il Signore porrà a capo della sua servitù, per distribuire a tempo debito la razione di cibo? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà al suo lavoro. In verità vi dico, lo metterà a capo di tutti i suoi averi. Ma se quel servo dicesse in cuor suo: Il padrone tarda a venire, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà nel giorno in cui meno se l'aspetta e in un'ora che non sa, e lo punirà con rigore assegnandogli il posto fra gli infedeli. Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più.»

Il vangelo di Marco riporta:

«State attenti, vegliate, perché non sapete quando sarà il momento preciso. È come uno che è partito per un viaggio dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vigilare. Vigilate dunque, poiché non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino, perché non giunga all'improvviso, trovandovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!.»

Interpretazione

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Nel vangelo di Matteo, la parabola si apre con l'ingiunzione: "Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà" (Matteo 24,42). In altre parole, "il discepolo deve rimanere preparato per la venuta del Signore, rimanendo allerta e sveglio al suo posto."[1] Anche se molti sono i segni della seconda venuta di Gesù, non è data a sapersi la data precisa.[1] Questo è un tema che viene inoltre discusso in Luca 12.[2] Il riferimento al banchetto di nozze in Luca 12,36 suggerisce l'idea del banchetto celeste,[2] e richiama la parabola delle dieci vergini che segue subito dopo in Matteo.

La seconda parte della parabola include una precauzione richiesta alla persona a cui tanto è dato.[1] J. Dwight Pentecost scrisse che questa parabola "enfatizza il fatto che un privilegio porta anche delle responsabilità e che le responsabilità prevedono affidamento."[3] Questo si applica in particolare ai capi religiosi.[4]

La parabola ha ispirato diversi inni, tra cui quello di Philip Doddridge dal titolo "Ye Servants of the Lord", che termina così:

Christ shall the banquet spread
With His own royal hand,
And raise that faithful servant’s
Amid the angelic band.[5]

Voci correlate

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Altri progetti

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