Lucio Verginio Tricosto
Lucio Verginio Tricosto | |
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Console della Repubblica romana | |
Nome originale | Lucius Verginius Tricostus |
Gens | Gens Verginia |
Consolato | 435 a.C. |
Lucio Verginio Tricosto (Roma, ... – ...; fl. V secolo a.C.) è stato un politico e militare romano del V secolo a.C.
Primo consolato
[modifica | modifica wikitesto]Eletto console nel 435 a.C., con il collega Gaio Giulio Iullo al suo secondo consolato, si trovò ad affrontare una terribile pestilenza nella città e nelle campagne circostanti, che subirono anche le incursioni dei Fidenati scesi a far prede, oltre ad un'improvvisa invasione dei Veienti, unitisi a quelli nella lotta contro una Roma allo stremo delle forze, i quali oltrepassarono l'Aniene e presero posizione presso Porta Collina.
Mentre il collega Gaio Giulio schierava le truppe sull'argine e sulle mura, nel frattempo, Virginio consultò il senato, che elesse dittatore Quinto Servilio Prisco, il quale sconfisse gli assedianti, scacciandoli dal territorio romano[1].
Secondo consolato
[modifica | modifica wikitesto]Livio riferisce che le fonti sono contrastanti sulla riconferma di Lucio Verginio Tricosto, al suo secondo (eventuale) consolato, nel 434 a.C., anno in cui Mamerco Emilio Mamercino fu nominato dittatore; Licinio Macro per il 434 a.C. riporta consoli Gaio Giulio Iullo e Lucio Verginio, mentre Quinto Tuberone e Valerio Anziate riportano come detentori della suprema magistratura i tribuni consolari Marco Manlio Capitolino e Quinto Sulpicio Camerino Pretestato[2].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Voci correlate
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