Grotta di Baishiya
Grotta di Baishiya | |
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Localizzazione | |
Stato | Cina |
Scavi | |
Data scoperta | 1980 |
Mappa di localizzazione | |
La Grotta di Baishiya è un sito archeologico preistorico paleoantropologico ad alta quota, ed un santuario buddista tibetano, situato sul bordo nord-orientale dell'altopiano tibetano nella contea di Xiahe, nella provincia di Gansu in Cina.
Reperti
[modifica | modifica wikitesto]In questa grotta carsica è stato scoperto il primo fossile di ominide trovato sull'altopiano tibetano, noto come la mandibola di Xiahe. La mandibola, analizzata mediante analisi paleoproteomica, è il primo reperto riconosciuto di un fossile di Homo di Denisova, trovato al di fuori della grotta di Denisova sui monti Altai in Siberia, [1] che è stata datato a circa 160.000 anni fa.[2]
Il sito è stato indagato con metodi scientifici la prima volta nel 2018 ad opera di un team di ricercatori dell'Università di Lanzhou in Cina, che vi hanno trovato strumenti di pietra e ossa di rinoceronte ed altri animali, segnati da tagli. [3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Bacon, Anne-Marie, Bourgon, Nicolas, Dufour, Elise, Demeter, Fabrice, Zanolli, Clément, Westaway, Kira E., Joannes-Boyau, Renaud, Duringer, Philippe, Ponche, Jean-Luc, Morley, Mike W., Suzzoni, Eric, Frangeul, Sébastien, Boesch, Quentin, Antoine, Pierre-Olivier, Boualaphane, Souliphane, Sichanthongtip, Phonephanh, Sihanam, Daovee, Huong, Nguyen Thi Mai, Tuan, Nguyen Anh, Fiorillo, Denis, Tombret, Olivier, Patole-Edoumba, Elise, Zachwieja, Alexandra, Luangkhoth, Thonglith, Souksavatdy, Viengkeo, Dunn, Tyler E., Shackelford, Laura e Hublin, Jean-Jacques, Palaeoenvironments and hominin evolutionary dynamics in southeast Asia, in Scientific Reports, vol. 13, 2023, DOI:10.1038/s41598-023-43011-2.
- ^ Una mandibola fossile scoperta sull’altopiano del Tibet apparteneva a un uomo di Denisova, su netmassimo.com. URL consultato il 14 gennaio 2024.
- ^ (EN) Gibbons, Anne, First fossil jaw of Denisovans finally puts a face on elusive human relatives, su science.org. URL consultato il 18 luglio 2024.