Encinepeltus

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Encinepeltus
Immagine di Encinepeltus mancante
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
OrdineCingulata
FamigliaChlamyphoridae
SottofamigliaGlyptodontinae
GenereEncinepeltus

L'encinepelto (gen. Encinepeltus) o eucinepelto (Eucinepeltus) è un mammifero cingolato estinto, appartenente ai gliptodonti. Visse nel Miocene inferiore (circa 17 - 16 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Sudamerica.

Come tutti i gliptodonti, anche questo animale possedeva una corazza dorsale costituita da numerosissimi osteodermi fusi fra loro. Rispetto ad altri gliptodonti arcaici come Propalaehoplophorus, Encinepeltus era di dimensioni maggiori, e il solo cranio poteva arrivare ai venti centimetri di lunghezza. Il cranio, inoltre, era più largo rispetto a quello delle forme simili, e il suo scudo cefalico era costituito da 11-15 placche ossee saldate di grandi dimensioni, che presentavano una convessità centrale sovente perforata. Il cranio era depresso e presentava un muso piuttosto allungato.

Tra le caratteristiche dentarie di Encinepeltus si ricordano: molari inferiori che aumentavano di dimensioni dal primo al quinto; primo e secondo molare inferiore un po' ellittici, convessi nel lato interno e con una grande tacca e una scanalatura perpendicolare corrispondente nella parte posteriore; terzo e quarto molare inferiore bilobati, con il lobo interno anteriore molto più piccolo di quello successivo; i restanti molari trilobati.

Classificazione

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Il genere Encinepeltus venne descritto per la prima volta da Florentino Ameghino nel 1891, sulla base di fossili ritrovati in Argentina in terreni del Miocene inferiore. La specie tipo è Encinepeltus petesatus, ma a questo genere è stata ascritta anche la specie E. complicatus, anche se non è chiaro se sia effettivamente da attribuire a questo genere.

Encinepeltus è il genere più grande dei Propalaehoplophorini, un gruppo di gliptodonti arcaici, tipici della parte iniziale del Miocene, che comprendono anche i generi Propalaehoplophorus, Parapropalaehoplophorus e Asterostemma.

  • F. Ameghino. 1891. Nuevos restos de mamíferos fósiles descubiertos por Carlos Ameghino en el Eoceno inferior de la Patagonia austral. – Especies nuevas, adiciones y correcciones [New remains of fossil mammals discovered by Carlos Ameghino in the lower Eocene of southern Patagonia. – New species, additions, and corrections]. Revista Argentina de Historia Natural, 1:289-328.
  • F. Ameghino. 1894. Enumeration synoptique des especes de mammifères fossiles des formations éocènes de Patagonie. Boletin de la Academia Nacional de Ciencias en Cordoba (Republica Argentina), 13:259-452.
  • S. F. Vizcaíno, J. C. Fernicola, and M. S. Bargo. 2012. Paleobiology of Santacrucian glyptodonts and armadillos (Xenarthra, Cingulata). In: S. F. Vizcaíno, R. F. Kay, M. S. Bargo (eds.), Early Miocene Paleobiology in Patagonia: High-Latitude Paleocommunities of the Santa Cruz Formation, p. 194-215.
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