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Discussione:Potito
Varianti
[modifica wikitesto]Carissimo 151.77.230.66, saresti pregato di non cancellare parte delle voci a te oscure, ma di approfondire la tua conoscenza prima di apportare modifiche drastische ed errate. In merito al tuo èmpito nell'aver cancellato le varianti del nome Potito, ti propongo di dare una lettura almeno epidermica al relativo capitolo del libro "Francesco CAPRIGLIONE, Potito MELE, 1980, Ascoli Satriano, Storia, arte, lingua e folclore, Ascoli Satriano-Foggia.". Sto rispondendo in maniera così netta giacché la mia modifica è stata da te considerata vandalica. Utente:Gianmi 13,33, 1 nov 2007
- Ciao 81.114.224.205,
ho visto che nel paragrafo Varianti maschili della voce Potito hai aggiunto il nome Potito: hai, cioè, ripetuto il nome, non creando una variante ma un omonimo, come mai? Utente : Gianmi
- Sono certo che sarebbe una lettura interessante, così come ho trovato interessante consultare "I nomi di persona in Italia, dizionario storico ed etimologico" di Rossebastiano e Papa. Questo libro, attraverso il codici fiscali del Ministero delle finanze, raccoglie in maniera praticamente esaustiva il patrimonio anagrafico italiano dal 1 Gennaio 1900 al 31 Diecembre 1994 (quindi più o meno tutto il Novecento). Grazie alla fonte del suo materiale, può definirsi davvero (ma proprio davvero) completissimo. Ebbene, di Tutuccio e Tetella non c'è nessuna traccia. Probabilmente sono vezzeggiativi familiari che non hanno motivo di essere aggiunti nella sezione varianti. Tito e le sue varianti Tituccio e Titina hanno evidentemente una origine ed una tradizione separati (vedi l'articolo su Tito), così come Tella, ed è per questo piuttosto fuorviante aggiungerli tra le varianti. Nel caso il libro sul folclore foggiano riporti particolari o curiosità riguardo all'uso di queste bizzarre varianti, magari si potrebbe aggiungere qualcosa nella sezione curiosità. :-) — Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 151.51.57.103 (discussioni · contributi) 14:55, 10 gen 2008 (CET).