Discussione:Corrado II d'Antiochia

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Confusione fra due nonno e nipote

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[@ Robert Borgia] Secondo Archivio storico per le province napoletane, Napoli 1876[1], il Corrado di Antiochia che lottò contro Cola di Rienzo assieme ai Colonna era il secondo del nome. A questi succedette un Manfredi di Antiochia, a sua volta succeduto da Corrado III di Antiochia, che si scontrò con le truppe della città di Tivoli il 20 decembre 1372 (vedi nota 2 p. 280). Difficilmente lo stesso Corrado era giustiziere nel 1340 e anche capace di montare a cavallo per partecipare a battaglie nel 1381, dice il commentatore. Sarei abbastanza d'accordo. Cosa dicono le tue fonti? --Ruthven (msg) 09:41, 23 ago 2024 (CEST)[rispondi]

"Poco si sa dei discendenti di lui [Corrado I d'Antiochia], tra i quali emerge Filippo, che nel 1321 si rese colpevole d'aver attentato ai beni dell'Abbazia Sublacense: un altro, Federico d'Antiochia, in qualità di capitano al servizio di re Roberto di Napoli. cadde combattendo in Sicilia nel 1341. I figli di Filippo furono Corrado II, celebre per le sue burrascose relazioni con Tivoli, e Giovanna, andata sposa a Orso di Giacomo Orsini, signore di Vicovaro." (Camillo Pierattini, Gli Antiochia, ultimi ghibellini della val d'Aniene, in Lunario Romano 1979, Fratelli palombi Editori, Roma, pagina 490.
Ecco inoltre come lo storico tiburtino Antonio del Re (circa 1550-post 1626) ricorda la sconfitta di Corrado d'Antiochia del 1381, senza però precisare se fosse secondo o terzo: "L’anno 1381, nel mese di Gennaro, il giorno 22 che fu il giorno di San Vincenzo Martire, l’essercito Tiburtino si presentò sotto il Castello d’Anticoli nel piano vicino al ponte per cui sotto Anticoli si passa sopra l’Aniene, et strinse Corrado, et suoi seguaci a venire à battaglia a campo aperto non vi essendo altro riparo alle cose loro che rimettersi alla ventura di guerra per disperati. Durò buona parte del giorno la battaglia, et dopo molta strage, vedendo le cose sue andar male, Corrado si retirò nel suo Castello d’Anticoli posto in luogo eminente et non molto facile ad espugnarsi. I Tiburtini, ritornando con la non aspettata vittoria alla Patria. volsero a’ posteri lasciar memoria perpetua della gratia recevuta dalla Divina Maestà in quel felice giorno, et ordinarono, et posero nello statuto della lor Città che quel giorno si riguardasse solennemente in detta Città, et poi poco più basso ordinarono che in tal giorno la Città, et loro offitiali, di denari publici comprassero due torce di quattro libre l’una di cera bianca, et l’offerissero alla Chiesa di San Vincenzo, come fino a’ nostri tempi s’osserva inviolabilmente. Et inoltre in detto ponte, dove seguì la strage, i Tiburtini affissero un marmo intagliato con lettere grosse esprimenti il successo di tal rotta, il qual marmo da pochi anni in qua è stato tolto, o caduto per l’antichità del tempo. Corrado, et suoi seguaci disperati dopo tal rotta di potere alzare più la testa et dubitando di peggio interposero communi amici per ottenere la pace, la quale impetrarono compromettendo le loro differentie tutte." (Antonio del Re, dell'Antichità Tiburtine, capitoli VIII, IX e X dal manoscritto Barb. Lat. 4815 della Biblioteca Apostolica Vaticana, in corso di pubblicazione.).
Non saprei perciò dire se Corrado che prima vinse i Tiburtini nel 1372 e poi fu sconfitto nel 1381 fosse II o III. --95.245.255.64 (msg) 11:12, 23 ago 2024 (CEST)[rispondi]
Secondo me Pierattini sbaglia ad attribuire a Corrado II le tensioni con Tivoli risultate nella sconfitta del 1381. Puoi vedere quali fonti usa per il suo testo, anche se probabilmente non le cita? Lunario romano non mi sembra essere una pubblicazione scientifica di gran rilievo, preferisco quindi un testo più autorevole come fonte per questa voce.
Suggerisco di creare due voci: Corrado II (quello di Cola di Rienzo e figlio di FIlippo) e Corrado III (quello di Tivoli e figlio di Manfredi), specificando però la confusione generata da Camillo Pierattini in una nota. Che ne dici? --Ruthven (msg) 11:24, 23 ago 2024 (CEST)[rispondi]
Va bene; le fonti degli storici tiburtini si limitano a scrivere soltanto "Corrado d'Antiochia". Ma certamente quello che lottè contro i Tiburtini fu il terzo. --95.245.255.64 (msg) 11:46, 23 ago 2024 (CEST)[rispondi]