Corteccia prefrontale

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Corteccia prefrontale
Aree di Brodmann #9, #10, #11, #12, #46, e #47, tutte localizzate nella corteccia prefrontale.
Nome latinoCortex praefrontalis
SistemaSistema nervoso centrale
Parte diLobo frontale
ComponentiCirconvoluzione frontale superiore
Circonvoluzione frontale media
Circonvoluzione frontale inferiore
ArteriaCerebrale anteriore
Cerebrale media
VenaSeno sagittale superiore
Identificatori
MeSHPrefrontal+Cortex
A08.186.211.730.885.213.270.700
FMA224850
NeuroNamesancil-101
ID NeuroLexnlx_anat_090801 e ilx_0109209

La corteccia prefrontale, detta anche PFC (dall'inglese Prefrontal cortex), è la parte anteriore del lobo frontale del cervello, situata davanti alla corteccia motoria primaria e alla corteccia premotoria. Quest'area racchiude varie aree di Brodmann (Area 9 di Brodmann, Area 10 di Brodmann, Area 11 di Brodmann, Area 12 di Brodmann, Area 46 di Brodmann, Area 47 di Brodmann).

La regione è implicata nella pianificazione dei comportamenti cognitivi complessi, nell'espressione della personalità, nella presa delle decisioni e nella moderazione della condotta sociale.[1] L'attività basilare di questa regione è considerata la guida dei pensieri e delle azioni in accordo ai propri obiettivi.[2] La distruzione dei due terzi anteriori crea danni alla concentrazione, all'orientamento, alle abilità astratte, al senso di giudizio, e alla soluzione di problemi di abilità; distruggere invece il lobo orbitale (frontale) porta alla conduzione di condotte sociali inappropriate.

Il termine tipico psicologico per l'insieme di funzioni assegnate alla corteccia prefrontale è quello di sistema esecutivo. Le funzioni esecutive sono coinvolte nelle abilità come distinguere pensieri contrastanti, determinare bene e male, uguale e diverso, determinare le conseguenze delle attività correnti, lavorare per un determinato obiettivo, predire dei risultati, fare aspettative basate sulle azioni, e "controllo" sociale, cioè la capacità di sopprimere stimoli che potrebbero portare a condotte sociali inaccettabili.

Molti autori hanno indicato un collegamento tra la personalità di una persona e le funzioni della corteccia prefrontale.[3]

La si può definire in tre modi:

  • Corteccia granulare;
  • La zona di proiezione del nucleo mediodorsale del talamo;
  • La zona della corteccia frontale le cui stimolazioni elettriche non creano movimenti.

La corteccia prefrontale è stata definita citoarchitettonicamente sulla base della presenza di uno strato corticale granulare IV. Non è chiaro chi tra i ricercatori abbia usato per primo questo criterio: molti dei primi studiosi della citoarchitettura relegarono il termine "prefrontale" ad una regione molto meno estesa, che includeva la circonvoluzione retta e la circonvoluzione rostrale (Alfred Walter Campbell, 1905; Graftion Elliot Smith, 1907; Korbinian Brodmann, 1909; Constantin von Economo e Georg N. Koskinas, 1925). Nel 1935, Carlyle F. Jacobsen usò il termine "prefrontale" per distinguere le aree granulari prefrontali motorie e premotorie.[4] Tradizionalmente la corteccia prefrontale include le aree 8, 9, 10, 11, 44, 45, 46, 47.[5] Il problema principale di questa definizione è che combacia bene solo nei primati ma non nei non-primati, perché mancano di uno strato granulare IV.[6]

  1. ^ (EN) Yang Y, Raine A, 2, in Prefrontal structural and functional brain imaging findings in antisocial, violent, and psychopathic individuals: a meta-analysis, vol. 174, Psychiatry Res, novembre 2009, pp. 81–8, DOI:10.1016/j.pscychresns.2009.03.012, PMC 2784035, PMID 19833485.
  2. ^ (EN) Miller EK, Freedman DJ, Wallis JD, 1424, in The prefrontal cortex: categories, concepts and cognition, vol. 357, Philos. Trans. R. Soc. Lond., B, Biol. Sci., agosto 2002, pp. 1123–36, DOI:10.1098/rstb.2002.1099, PMC 1693009, PMID 12217179.
  3. ^ (EN) DeYoung C. G., Hirsh J. B., Shane M. S., Papademetris X., Rajeevan N., Gray J. R., 6, in Testing predictions from personality neuroscience, vol. 21, Psychological Science, 2010, pp. 820–828, DOI:10.1177/0956797610370159, PMC 3049165, PMID 20435951.
  4. ^ (EN) Finger, Stanley, Origins of neuroscience: a history of explorations into brain function, Oxford University Press, 1994, ISBN 0-19-514694-8.
  5. ^ (EN) Preuss TM, 1, in Do rats have prefrontal cortex? The Rose-Woolsey-Akert program reconsidered., The Journal of Cogntive Neuroscience, vol. 7, 1995, pp. 1–24, DOI:10.1162/jocn.1995.7.1.1.
  6. ^ (EN) Uylings HB, Groenewegen HJ, Kolb B, 1–2, in Do rats have a prefrontal cortex?, vol. 146, Behavioural Brain Research, novembre 2003, pp. 3–17, DOI:10.1016/j.bbr.2003.09.028, PMID 14643455.

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