Indice
Carta reale
Una carta reale è una concessione formale rilasciata da un monarca grazie alla sua prerogativa reale come lettere patenti. Storicamente vennero utilizzare per promulgare leggi pubbliche, il cui esempio più famoso è la Magna Carta inglese del 1215 ma a partire dal XIV secolo la loro funzione fu quella di atto privato con cui concedere un diritto o un potere a un individuo o una persona giuridica.[1][2][3] Erano, e sono tuttora, utilizzate per fondare significative istituzioni come distretti, università e società scientifiche. Nel corso della sua lunga storia, la monarchia britannica ha emesso oltre 1 000 carte reali[4] delle quali circa 750 sopravvivono ancora oggi.
La prima carta registrata presente nell'elenco del governo del Regno Unito fu relativa ad una concessione data da Enrico III d'Inghilterra all'Università di Cambridge nel 1231,[5] sebbene sia nota l'esistenza anche di carte più antiche.[6] Le carte reali continuano ad essere emesse dalla Corona britannica, un esempio recente è quella concessa nel 2014 al Chartered Institute of Ergonomics and Human Factors.[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Charter, in The Supplement to the Penny Cyclopaedia of the Society for the Diffusion of Useful Knowledge, vol. 1, Society for the Diffusion of Useful Knowledge, 1845, pp. 331–332.
- ^ Magna Carta 1215, su bl.uk, British Library. URL consultato il 3 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2022).
- ^ Peter Crooks, Exporting Magna Carta: exclusionary liberties in Ireland and the world, in History Ireland, vol. 23, n. 4, luglio 2015.
- ^ Chartered bodies, su privycouncil.independent.gov.uk, Privy Council. URL consultato il 3 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2011).
- ^ List of chartered bodies (XLSX), su privycouncil.independent.gov.uk, Privy Council. URL consultato il 30 gennaio 2019.
- ^ History and Heritage, su Visit Tain. URL consultato il 30 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2019).
- ^ CIEHF Documents, su ergonomics.org.uk, The Chartered Institute of Ergonomics and Human Factors. URL consultato il 3 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2020).