Bozza:Antonio De Simone
Antonio De Simone (1962, Napoli) è un ingegnere e matematico applicato italiano, noto per il suo contributo alla modellazione matematica e alla meccanica dei materiali. È attualmente professore di meccanica strutturale presso la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste, dove ha fondato il mathLab nel 2010.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]De Simone ha conseguito la laurea in ingegneria civile presso l'Università di Napoli Federico II nel 1987 e ha proseguito i suoi studi conseguendo un dottorato in meccanica presso l'Università del Minnesota nel 1992. Successivamente, ha svolto attività di ricerca post-dottorato alla Carnegie Mellon University tra il 1993 e il 1994. Dal 1990 al 1998 ha lavorato presso l'Università di Roma Tor Vergata.
Dal 1998 al 2003 è stato direttore di un gruppo di ricerca sui fenomeni multiscala nei materiali presso il Max-Planck-Institut für Mathematik a Leipzig. Dal 2002 è professore presso la SISSA di Trieste, dove ha fondato il mathLab. Nel 2012, insieme al neuroscienziato Matthew Diamond, ha fondato il laboratorio SAMBA, dedicato alla ricerca su artefatti bio-ispirati. Inoltre, collabora con la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, dove lavora presso l'Istituto di Biorobotica.
Riconoscimenti e Premi
[modifica | modifica wikitesto]De Simone ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali per il suo lavoro. Nel 2004 ha tenuto una conferenza plenaria alla GAMM a Dresda e nel 2006 ha ottenuto una borsa di studio presso l'Istituto per l'Alta Matematica F. Severi per la sua ricerca sulla nanomeccanica. Ha inoltre ricevuto la Keith Medal insieme a Felix Otto, Stefan Müller e Robert V. Kohn per i loro studi. Nel 2010 ha ottenuto il Prix La Recherche e nel 2013 un ERC Advanced Grant per la sua ricerca sulla micro-mobilità. È stato Visiting Fellow presso il Clare Hall College e il Corpus Christi College di Cambridge, oltre a essere membro corrispondente dell'Accademia Pontaniana di Napoli dal 2013.
Nel 2019 ha ricevuto il Premio Humboldt per la ricerca, che lo ha portato a collaborare con Stefan Müller presso il Centro Hausdorff di Bonn.