6 Monocerotis
6 Monocerotis | |
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Classificazione | Subgigante bianco-gialla |
Classe spettrale | F0IV |
Distanza dal Sole | 792 anni luce |
Costellazione | Unicorno |
Redshift | 26,70 ± 2,00 |
Coordinate | |
(all'epoca J2000.0) | |
Ascensione retta | 06h 17m 35,1242s |
Declinazione | -10° 43′ 29,958″ |
Lat. galattica | -12,3305° |
Long. galattica | 218,7886° |
Dati fisici | |
Raggio medio | 7,2 R⊙ |
Temperatura superficiale |
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Metallicità | 89% del Sole |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | 6,76 |
Magnitudine ass. | -0,87 |
Parallasse | 2,98 ± 0,86 mas |
Moto proprio | AR: -7,86 ± 0,76 mas/anno Dec: 2,83 ± 0,64 mas/anno |
Velocità radiale | 26,7 ± 2 km/s |
Nomenclature alternative | |
6 Monocerotis è una stella di magnitudine 6,76 situata nella costellazione dell'Unicorno. Dista circa 790 anni luce dal sistema solare.
Osservazione
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste australe, ma molto in prossimità dell'equatore celeste; ciò comporta che possa essere osservata da tutte le regioni abitate della Terra senza alcuna difficoltà e che sia invisibile soltanto molto oltre il circolo polare artico. Nell'emisfero sud invece appare circumpolare solo nelle aree più interne del continente antartico. Essendo di magnitudine pari a 6,8, non è osservabile ad occhio nudo; per poterla scorgere è sufficiente comunque anche un binocolo di piccole dimensioni, a patto di avere a disposizione un cielo buio.
Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra dicembre e maggio; da entrambi gli emisferi il periodo di visibilità rimane indicativamente lo stesso, grazie alla posizione della stella non lontana dall'equatore celeste.
Caratteristiche fisiche
[modifica | modifica wikitesto]La stella è una subgigante bianco-gialla; possiede una magnitudine assoluta di -0,87 e la sua velocità radiale positiva indica che la stella si sta allontanando dal sistema solare.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Dati della stella dall'archivio Simbad, su simbad.u-strasbg.fr.
- I. McDonald et al., Parameters and IR excesses of Gaia DR1 stars, 2017.
- Erik Anderson, Charles Francis, XHIP: An Extended Hipparcos Compilation, in Astronomy Letters, 23 marzo 2012.arΧiv:1108.4971