Zeppelin-Lindau CS.I | |
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Descrizione | |
Tipo | idrocaccia |
Equipaggio | 2 |
Progettista | Claude Dornier |
Costruttore | Zeppelin-Lindau |
Data primo volo | 18 maggio 1918 |
Utilizzatore principale | Kaiserliche Marine |
Esemplari | 3 |
Dimensioni e pesi | |
Apertura alare | 13,18 m |
Superficie alare | 29,8 m² |
Peso a vuoto | 960 kg |
Peso carico | 1 479 kg |
Propulsione | |
Motore | un Benz Bz.IIIbo |
Potenza | 195 PS (143 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 150 km/h |
Armamento | |
Mitragliatrici | 1/2 LMG 08/15 Spandau calibro 7,92 mm una Parabellum MG 14 calibro 7,92 mm |
i dati sono estratti da German Aircraft of the First World War[1] | |
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Lo Zeppelin CS.I fu un idrocaccia biposto monomotore ad ala bassa sviluppato dall'azienda aeronautica tedesco imperiale Zeppelin Werk Lindau GmbH nei tardi anni dieci del XX secolo e rimasto allo stadio di prototipo.
Modello sperimentale realizzato durante le ultime fasi della prima guerra mondiale e destinato alla Kaiserliche Marine, la marina militare imperiale tedesca, non riuscì ad essere avviato alla produzione in serie.
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Durante il 1918, anno in cui sarebbe terminato il primo conflitto mondiale, Claude Dornier decise di avviare lo sviluppo di un nuovo modello da proporre alla Marina imperiale tedesca come possibile sostituto dell'Hansa-Brandenburg W.29. Il progetto era relativo ad un modello che riproponeva l'impostazione del W.29, un idro a scarponi monomotore, biposto e monoplano ad ala bassa, ma a differenza di questo, realizzato ancora in legno e tela, che adottava tecniche costruttive per allora all'avanguardia, la cellula di costruzione metallica a struttura scatolata.[2]
Il prototipo, equipaggiato con un motore Mercedes D.IIIa da 170 PS (125 kW), venne portato in volo per la prima volta con successo il 18 maggio 1918. In seguito si decise di sostituire il motore con un'unità dalla maggior potenza, un Benz Bz.IIIbo da 195 PS (143 kW) modificando l'impianto di raffreddamento e posizionando due piccoli radiatori a fianco della fusoliera. Una terza variante fu caratterizzata dal ritorno alla soluzione simile al Mercedes pur mantenendo la nuova motorizzazione, con l'unico radiatore posto davanti all'unità motrice.[2]
Le prove degli unici tre esemplari costruiti proseguirono presumibilmente fino al termine del conflitto, interrotte dall'esito della guerra avverso agli Imperi centrali, ed il suo sviluppo interrotto a sua volta.[2]
Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Peter Gray, Owen Thetford, German Aircraft of the First World War, London, Putnam, 1962, ISBN 0-933852-71-1.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Zeppelin-Lindau CS.I
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) (RU) Zeppelin CS.I, su Their Flying Machines, http://flyingmachines.ru/, 22 settembre 2011. URL consultato il 17 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2013).
- (EN) Bill McBride, Bill McBride Collection - No. 8551. Zeppelin-Lindau Cs I, su 1000aircraftphotos.com, http://1000aircraftphotos.com/, 31 gennaio 2009. URL consultato il 17 settembre 2013.
- (EN) Bill McBride, Bill McBride Collection - No. 10783. Zeppelin-Lindau Cs I, su 1000aircraftphotos.com, http://1000aircraftphotos.com/, 31 agosto 2011. URL consultato il 17 settembre 2013.