Zenotemide (in greco antico: Ζηνόθεμις?, Zēnóthemis; fine IV secolo a.C. – III secolo a.C.) è stato un poeta greco antico.
Biografia e opere
[modifica | modifica wikitesto]Zenotemide fu un poeta elegiaco, probabilmente della fine del IV o dell'inizio del III secolo a.C.[1]
L'unico frammento testuale superstite delle sue opere è un distico elegiaco di un Periplous ("Periplo")[2] che nomina come vicini i mitici popoli degli Issedoni e degli Arimaspi:[3]
«E accanto agli Arimaspi vive il grande
popolo degl'Iperborei, di Scizia
presso le fonti.»
Questo poema sarebbe, probabilmente, anche la fonte di riferimenti agli Iperborei,[4] a una localizzazione delle Amazzoni in Etiopia[5] e a pesci in un lago della Peonia che venivano dati vivi in pasto al bestiame.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Come ritengono Parson e Lloyd-Jones nel commento ai frammenti raccolti in Supplementum Hellenisticum (SH) 855.
- ^ Di cui restano altri 7 frammenti non testuali.
- ^ SH 855, citato da Tzetzes, Chiliadi, VII, 765 ss.
- ^ Tzetzes, Chiliadi, VII, 642-671 = SH 856.
- ^ Come riportato da uno scolio ad Apollonio Rodio, II, 963-965c = SH 857.
- ^ Eliano, Sulla natura degli animali, XVII,30 = SH 858.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- H. Lloyd-Jones-P. Parsons, Supplementum Hellenisticum, Berlin, De Gruyter, 1983, pp. 397-398.