Volo Sudan Airways 139 | |
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Il Boeing 737-200 coinvolto nell'incidente, fotografato nel 1989 | |
Tipo di evento | Incidente |
Data | 8 luglio 2003 |
Tipo | Avaria a un motore; successivo errore del pilota |
Luogo | Porto Sudan e Aeroporto Internazionale di Porto Sudan |
Stato | Sudan |
Coordinate | 19°37′12″N 37°13′00″E |
Numero di volo | SD139 |
Tipo di aeromobile | Boeing 737-2J8C (Adv.) |
Nome dell'aeromobile | White Nile |
Operatore | Sudan Airways |
Numero di registrazione | ST-AFK |
Partenza | Aeroporto Internazionale di Porto Sudan, Porto Sudan, Sudan |
Destinazione | Aeroporto Internazionale di Khartum, Khartum, Sudan |
Occupanti | 117 |
Passeggeri | 106 |
Equipaggio | 11 |
Vittime | 116 |
Feriti | 1 |
Sopravvissuti | 1 |
Mappa di localizzazione | |
Dati estratti da Aviation Safety Network[1] | |
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Il volo Sudan Airways 139 era un volo passeggeri di linea nazionale da Porto Sudan a Khartum, in Sudan. L'8 luglio 2003, un Boeing 737-200 operante sulla rotta perse potenza a uno dei due motori poco dopo il decollo; ciò spinse l'equipaggio a tornare all'aeroporto di partenza per un atterraggio di emergenza. Nella manovra, i piloti mancarono la pista e l'aereo scese fino a colpire il terreno, disintegrandosi dopo l'impatto. 116 delle 117 persone a bordo persero la vita.[1]
L'aereo
[modifica | modifica wikitesto]Il velivolo coinvolto nell'incidente era un Boeing 737-200, marche ST-AFK, numero di serie 21169, numero di linea 429. Volò per la prima volta il 29 agosto 1975 e venne consegnato a Sudan Airways pochi giorni dopo, il 15 settembre. Era spinto da 2 motori turboventola Pratt & Whitney JT8D-7. Al momento dell'incidente, l'aereo aveva poco meno di 28 anni.[2][3]
L'incidente
[modifica | modifica wikitesto]L'aereo partì da Porto Sudan alle 04:00 del mattino (UTC+3), diretto a Khartum.[4] Il pilota, circa dieci minuti dopo il decollo, informò il controllore di volo di un problema a uno dei motori, e che avrebbe riportato l'aereo all'aeroporto di partenza per effettuare un atterraggio di emergenza. Tuttavia, il Boeing precipitò prima di tornare e prese immediatamente fuoco.[5][6]
Tutti tranne uno dei 117 occupanti dell'aeromobile, la maggior parte dei quali sudanesi, morirono nell'incidente.[7][8][9] Tra le vittime c'erano anche tre indiani, un britannico, un cinese, un emiratino e un etiope. L'unico sopravvissuto era un bambino di due anni.[10][11][12][13]
Conseguenze
[modifica | modifica wikitesto]Il ministro degli Esteri del Sudan, Mustafa Osman Ismail, indicò l'embargo commerciale imposto dal governo degli Stati Uniti nel 1997 come fattore contributivo all'incidente; dichiarò infatti che la società non era stata in grado di ottenere parti di ricambio per la manutenzione della flotta della compagnia aerea di bandiera a causa di tali sanzioni.[14][15] L'aereo coinvolto nell'incidente, in particolare, non era sottoposto a manutenzione da 5 o 6 anni.[16]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident Boeing 737-2J8C ST-AFK Port Sudan, su aviation-safety.net. URL consultato il 18 maggio 2020.
- ^ (EN) ST-AFK Sudan Airways Boeing 737-200, su planespotters.net. URL consultato il 18 maggio 2020.
- ^ (EN) Sudan Airways ST-AFK (Boeing 737 - MSN 21169) | Airfleets aviation, su airfleets.net. URL consultato il 18 maggio 2020.
- ^ (EN) 115 killed in Sudanese plane crash, su middle-east-online.com. URL consultato il 18 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2014).
- ^ (EN) Sudan plane crash kills 115, 8 luglio 2003. URL consultato il 18 maggio 2020.
- ^ (EN) USATODAY.com - Boy, 3, is only survivor of Sudan crash, su usatoday30.usatoday.com. URL consultato il 18 maggio 2020.
- ^ (EN) The Associated Press, 116 Are Killed in Plane Crash in Sudan; a Small Boy Survives, in The New York Times, 9 luglio 2003. URL consultato il 18 maggio 2020.
- ^ (EN) 12:57PM BST 08 Jul 2003, Sudan air crash leaves 116 dead, su telegraph.co.uk, 8 luglio 2003. URL consultato il 18 maggio 2020.
- ^ (EN) Staff and agencies, Two-year-old only survivor of air crash, su the Guardian, 8 luglio 2003. URL consultato il 18 maggio 2020.
- ^ (EN) 'Miracle' crash child is 'critical but stable', 14 luglio 2003. URL consultato il 18 maggio 2020.
- ^ (EN) Infant who survived 2003 Sudan plane crash is performing Haj, su Saudigazette, 5 agosto 2018. URL consultato il 18 maggio 2020.
- ^ (EN) Fate or fluke? Air crash sole survivors - CNN.com, su cnn.com. URL consultato il 18 maggio 2020.
- ^ (EN) Mark Rice-Oxley, Sole survivors of plane crashes, in The Guardian, 12 maggio 2010. URL consultato il 18 maggio 2020.
- ^ (EN) US sanctions blamed for Sudanese air disaster, su iol.co.za. URL consultato il 18 maggio 2020.
- ^ (EN) Ofeibea Quist-Arcton, Sudan: Foreign Minister Pleads for End to US Sanctions Following Air Crash, su allAfrica.com, 9 luglio 2003. URL consultato il 18 maggio 2020.
- ^ (EN) Lone survivor of Sudan air crash dies, su The Sydney Morning Herald, 9 luglio 2003. URL consultato il 18 maggio 2020.