Di seguito viene riportata una sintetica cronologia delle vittime provocate in Italia durante gli anni di piombo nel 1978.
Vittime del 1978
[modifica | modifica wikitesto]Data | Nome comune | Località | Responsabili | Vittime | Note |
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4 gennaio | Omicidio di Carmine De Rosa | Cassino | Operai armati per il comunismo | Carmine De Rosa (capo servizi di sicurezza FIAT) | Ucciso al volante della sua auto mentre si sta recando al lavoro[1]. Rimase ferito Giuseppe Rota[2]. |
7 gennaio | Strage di Acca Larentia | Roma | Nuclei Armati per il Contropotere Territoriale | Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta (FdG) | Uccisi da numerosi colpi d'arma da fuoco che li hanno colpiti alla testa e al torace[3]. |
9 gennaio | Omicidio di Stefano Recchioni | Roma | Edoardo Sivori (capitano dell'Arma dei Carabinieri) | Stefano Recchioni (FdG) | Durante la manifestazione di protesta per l'omicidio di Bigonzetti e Ciavatta viene ucciso dai carabinieri[2]. Era «clinicamente morto» già dalla sera prima[4]. |
20 gennaio | Omicidio di Fausto Dionisi | Firenze | Prima Linea | Fausto Dionisi (poliziotto) | Ucciso in uno scontro a fuoco mentre un commando di terroristi preparava un'azione volta alla evasione di alcuni detenuti dal carcere di Firenze[5]. |
14 febbraio | Omicidio di Riccardo Palma | Roma | Raimondo Etro e Prospero Gallinari (Brigate Rosse) | Riccardo Palma (magistrato) | Nel processo Moro-quinquies Raimondo Etro, accusato di concorso nell'omicidio del giudice, fu condannato a 20 anni e 6 mesi[6]. |
14 febbraio | Attentato al Gazzettino | Venezia | Giampietro Montavoci (neofascista) | Franco Battagliarin (guardia giurata) | Battagliarin notò un congegno su un gradino esterno al palazzo della redazione e si avvicinò per rimuoverlo. In quello stesso istante l'ordigno esplose[7]. |
28 febbraio | Omicidio di Roberto Scialabba | Roma | Alessandro Alibrandi, Franco Anselmi, Francesco Bianco, Paolo Cordaro, Cristiano Fioravanti, Valerio Fioravanti, Dario Pedretti e Massimo Rodolfo (NAR) | Roberto Scialabba (Lotta Continua) | L'esecutore materiale è Valerio Fioravanti, mentre Cristiano Fioravanti viene riconosciuto mandante dell'omicidio[8]. |
6 marzo | Rapina all'armeria Centofanti | Roma | Daniele Centofanti (civile) | Franco Anselmi (NAR) | Centofanti, vittima della rapina, riesce a liberarsi e sparare contro il rapinatore[9]. |
10 marzo | Omicidio di Rosario Berardi | Torino | Vincenzo Acella, Cristoforo Piancone, Patrizio Peci e Nadia Ponti (Brigate Rosse) | Rosario Berardi (maresciallo di polizia) | Fu ucciso da un gruppo di quattro terroristi in corso Belgio alle 7:45, mentre aspettava il tram 7[10]. |
16 marzo | Agguato di via Fani | Roma | Rita Algranati, Barbara Balzerani, Franco Bonisoli, Alessio Casimirri, Raffaele Fiore, Prospero Gallinari, Alvaro Lojacono, Mario Moretti, Valerio Morucci e Bruno Seghetti (Brigate Rosse) | Raffaele Iozzino, Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera e Francesco Zizzi (agenti di scorta) | I brigatisti rapirono Aldo Moro, uccidendone la scorta. Due agenti – l'autista appuntato Domenico Ricci e il maresciallo dei carabinieri Oreste Leonardi – erano a bordo di una Fiat 130 blu, non blindata, altri tre – i vicebrigadieri di P.S. Raffaele Iozzino e Francesco Zizzi, e la guardia Giulio Rivera – su un'Alfetta che seguiva[11]. |
18 marzo | Omicidio di Fausto e Iaio | Milano | Ignoti estremisti di destra | Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci (attivisti del CSOA Leoncavallo) | Il giudice istruttore accertò che a compiere l'omicidio furono elementi dell'estrema destra romana in trasferta a Milano[12]. |
11 aprile | Omicidio di Lorenzo Cotugno | Torino | Vincenzo Acella, Cristoforo Piancone e Nadia Ponti (Brigate Rosse) | Lorenzo Cotugno (agente carcerario) | I terroristi lo aspettano sul portone di casa e gli sparano tutto il caricatore. Nonostante le ferite l'agente reagì sparando 7 colpi ferendo uno dei terroristi alla schiena. Un terzo uomo, sceso dalla macchina, gli sparò alle spalle[13]. |
20 aprile | Omicidio di Francesco Di Cataldo | Crescenzago | Brigate Rosse | Francesco Di Cataldo (vicecomandante agenti di custodia del carcere di San Vittore) | Ucciso in via Ponte Nuovo mentre andava a prendere l'autobus[14]. |
4 maggio | Omicidio di Roberto Rigobello | Bologna | Forze dell'ordine | Roberto Rigobello (Movimento proletario resistenza offensiva) | Ucciso mentre tenta una rapina[15]. |
9 maggio | Omicidio di Aldo Moro | Roma | Germano Maccari e Mario Moretti (Brigate Rosse) | Aldo Moro (presidente della Democrazia Cristiana) | Prospero Gallinari e Anna Laura Braghetti svegliarono Moro e gli annunciarono che sarebbe stato liberato, inducendolo a distendersi nel bagagliaio di una Renault. Fu ucciso con una Skorpion cecoslovacca[11]. A sparare fu Mario Moretti, con la complicità di Germano Maccari[16][17][18][19]. |
9 maggio | Omicidio di Peppino Impastato | Cinisi | Vito Palazzolo (affiliato a Cosa nostra) | Peppino Impastato (Democrazia Proletaria) | Delitto mafioso con matrice politica. Vito Palazzolo è l'esecutore materiale[20], Gaetano Badalamenti (boss mafioso) viene riconosciuto come uno dei mandanti dell'omicidio[21]. |
6 giugno | Omicidio di Antonio Santoro | Udine | Cesare Battisti (PAC) | Antonio Santoro (maresciallo di polizia penitenziaria) | Durante il processo Pietro Mutti, membro dei PAC diventato collaboratore di giustizia, accusò Cesare Battisti di aver direttamente eseguito l'assassinio[22]. |
21 giugno | Omicidio di Antonio Esposito | Genova | Riccardo Dura, Adriano Duglio, Francesco Lo Bianco e Luca Nicolotti (Brigate Rosse) | Antonio Esposito (commissario di polizia) | Nel 1984 la Corte d'appello di Genova ha condannato all'ergastolo Francesco Lo Bianco e Luca Nicolotti, mentre Adriano Duglio (diventato collaboratore di giustizia) prese 12 anni. Riccardo Dura, che partecipò all'omicidio, fu ucciso nel 1980 in uno scontro a fuoco[23]. |
28 settembre | Omicidio di Piero Coggiola | Torino | Lorenzo Betassa e Patrizio Peci (Brigate Rosse) | Piero Coggiola (dirigente della Lancia di Chivasso) | Uscito di casa è avvicinato da un giovane che inizia a sparare con una Beretta 7,65 automatica: raggiunto da 12 colpi crolla a terra in un lago di sangue. Muore mezz'ora dopo l'attentato all'ospedale Maria Vittoria per dissanguamento[24]. |
28 settembre | Omicidio di Ivo Zini | Roma | Ignoti membri dei NAR | Ivo Zini (PCI) | Due ragazzi in scooter sparano contro due giovani militanti comunisti, Ivo Zini e Vincenzo Di Blasio: il primo, colpito al petto, muore mentre il secondo, colpito alle gambe, rimane ferito[25]. |
6 ottobre | Omicidio di Claudio Miccoli | Napoli | Giancarlo De Marco, Rosario Lasdica, Ernesto Nonno, Pietro Romano, Davide Savino e Antonio Todaro (NAR) | Claudio Miccoli (attivista del WWF) | Nel 1981 Ernesto Nonno fu riconosciuto l'esecutore materiale del delitto, mentre Pietro Romano fu condannato per concorso anomalo. Giancarlo De Marco, Rosario Lasdica, Davide Savino e Antonio Todaro sono stati condannati per violenza privata e lesioni[26]. |
10 ottobre | Omicidio di Girolamo Tartaglione | Roma | Alessio Casimirri, Massimo Cianfanelli, Adriana Faranda e Alvaro Lojacono (Brigate Rosse) | Girolamo Tartaglione (magistrato) | Le Brigate Rosse rivendicarono l'omicidio con un volantino recapitato alla sede romana del Corriere della Sera[27]. |
11 ottobre | Omicidio di Alfredo Paolella | Napoli | Sonia Benedetti, Bruno La Ronga, Felice Maresca, Susanna Ronconi e Nicola Solimano (Prima Linea) | Alfredo Paolella (docente universitario) | Meno di un'ora dopo l'assassinio, l'attentato è rivendicato da Prima Linea con una telefonata a Il Mattino, dichiarando anche che nella toilette di un bar di Fuorigrotta è depositato il comunicato di rivendicazione[28]. |
3 novembre | Omicidio di Maurizio Tucci | Roma | Guerriglia comunista | Maurizio Tucci (civile) | Ucciso con l'accusa di essere uno spacciatore di droga e un informatore della polizia[29]. |
8 novembre | Omicidio di Giampietro Grandi | Milano | Potere proletario armato | Giampietro Grandi (commerciante) | Nel volantino di rivendicazione fu indicato come uno «spacciatore mafioso»[30]. |
8 novembre | Strage di Patrica | Patrica | Maria Rosanna Biondi, Roberto Capone, Paolo Ceriani Sebregondi e Nicola Valentino (Formazioni comuniste combattenti) | Fedele Calvosa (Procuratore della Repubblica), Luciano Rossi (autista), Giuseppe Pagliei (agente di scorta) e Roberto Capone (Formazioni comuniste combattenti) | Uno degli attentatori, Roberto Capone, rimane ucciso nello scontro a fuoco[31]. |
27 novembre | Omicidio di Saaudi Vaturi | Roma | Guerriglia comunista | Saaudi Vaturi (civile) | La rivendicazione dell'omicidio accusa Vaturi di spaccio di droga e sfruttamento di minori[32]. |
15 dicembre | Omicidio di Enrico Donato | Roma | Guerriglia comunista | Enrico Donati (civile) | La rivendicazione attribuisce ad un errore l'omicidio e individua il vero bersaglio dell'azione in due spacciatori presenti sul luogo del delitto[33]. |
15 dicembre | Omicidio di Lanza e Porceddu | Torino | Secondo Vittimeterrorismo.it Vincenzo Acella, Carmela Cadeddu, Claudia Cadeddu, Prospero Gallinari e Giuseppe Mattioli[34] (Brigate Rosse). Secondo Comune di Torino e L'Unità.it Nadia Ponti, Vincenzo Acella, Raffaele Fiore, Piero Panciarelli[35][36] | Salvatore Lanza e Salvatore Porceddu (guardie di P.S.) | Prospero Gallinari è condannato all'ergastolo per concorso morale in omicidio[37][38]. |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Carmine De Rosa, su vittimeterrorismo.it, vittimeterrorismo.it. URL consultato il 10 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2007).
- ^ a b Giorgio Galli, Storia del partito armato, Milano, Rizzoli, 1986.
- ^ Silvana Mazzocchi, Due missini uccisi da terroristi gravi scontri, sparatorie a Roma, in La Stampa, 8 gennaio 1978. URL consultato il 15 dicembre 2016.
- ^ Giuseppe Fedi, È morto il giovane colpito nei disordini, in La Stampa, 10 gennaio 1978. URL consultato il 15 dicembre 2016.
- ^ Fausto Dionisi, su vittimeterrorismo.it, vittimeterrorismo.it. URL consultato il 15 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2007).
- ^ Riccardo Palma, su vittimeterrorismo.it, vittimeterrorismo.it. URL consultato il 10 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 29 aprile 2011).
- ^ Franco Battagliarin, su strano.net, vittimeterrorismo.it. URL consultato il 10 ottobre 2007.
- ^ Giovanni Bianconi, A mano armata, Milano, Baldini & Castoldi, 1992.
- ^ Bombe a Ferrara contro dc e pci, in La Stampa, 18 maggio 1978. URL consultato il 15 dicembre 2016.
- ^ Rosario Berardi, su vittimeterrorismo.it, vittimeterrorismo.it. URL consultato il 10 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2007).
- ^ a b Indro Montanelli e Mario Cervi, L'Italia degli anni di piombo, Milano, Rizzoli, 1991.
- ^ Paolo Biondani, Fausto e Iaio, prove sparite e indagine archiviata, in Corriere della Sera, 15 dicembre 2000. URL consultato il 4 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2015).
- ^ Lorenzo Cotugno, su vittimeterrorismo.it, vittimeterrorismo.it. URL consultato il 10 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2015).
- ^ Francesco Di Cataldo, su vittimeterrorismo.it, vittimeterrorismo.it. URL consultato il 10 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2016).
- ^ Bandito catturato a Bologna un complice spara: è ucciso, in La Stampa, 5 maggio 1978. URL consultato il 16 dicembre 2016.
- ^ L'ex br Maccari confessa: "Così uccidemmo Moro", in Corriere della Sera, 20 giugno 1996. URL consultato il 20 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2015).
- ^ Flavio Haver, "Erano le 6.30, così uccidemmo Moro", in Corriere della Sera, 20 giugno 1996. URL consultato il 20 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2015).
- ^ Dino Martirano, "Fui io ad accusarlo. È finito un incubo", in Corriere della Sera, 20 giugno 1996. URL consultato il 20 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2015).
- ^ Mario Moretti: e adesso non ci sono più misteri, in Corriere della Sera, 20 giugno 1996. URL consultato il 20 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2015).
- ^ Omicidio Impastato Condannato Palazzolo, in Corriere della Sera, 6 marzo 2001. URL consultato il 16 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2015).
- ^ Felice Cavallaro, Delitto Impastato, ergastolo a Badalamenti, in Corriere della Sera, 12 aprile 2002. URL consultato il 16 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2015).
- ^ Antonio Santoro, su vittimeterrorismo.it, vittimeterrorismo.it. URL consultato il 10 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2007).
- ^ Quattordici ergastoli ai brigatisti, in La Stampa, 11 novembre 1984. URL consultato il 24 febbraio 2017.
- ^ Pietro Coggiola, su vittimeterrorismo.it, vittimeterrorismo.it. URL consultato il 10 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2007).
- ^ Giovane del pci ucciso, un altro ferito a colpi di rivoltella da due sconosciuti, in La Stampa, 27 settembre 1978. URL consultato il 24 febbraio 2017.
- ^ Nel 1981 la sentenza per l'omicidio Micoli, su iustitia.it, iustitia.it. URL consultato il 10 ottobre 2007.
- ^ Girolamo Tartaglione, su vittimeterrorismo.it, vittimeterrorismo.it. URL consultato il 10 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2010).
- ^ Alfredo Paolella, su vittimeterrorismo.it, vittimeterrorismo.it. URL consultato il 10 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2010).
- ^ Giovane ucciso a colpi di pistola, in La Stampa, 4 novembre 1978. URL consultato il 24 febbraio 2017.
- ^ Gino Mazzoldi, Milano: commando di terroristi ha ucciso il boss davanti a casa?, in La Stampa, 9 novembre 1978. URL consultato il 24 febbraio 2017.
- ^ Francesco Santini, Magistrato e due agenti assassinati Terrorista è ucciso dai suoi complici, in La Stampa, 9 novembre 1978. URL consultato il 24 febbraio 2017.
- ^ Liliana Madeo, Delitto "politico" o della malavita l'uccisione del negoziante a Roma?, in La Stampa, 29 novembre 1978. URL consultato il 24 febbraio 2017.
- ^ Ucciso per errore dai killers che hanno sparato a 2 giovani, in La Stampa, 17 dicembre 1978. URL consultato il 24 febbraio 2017.
- ^ http://www.vittimeterrorismo.it/vittime/salvatore-porceddu/
- ^ http://www.comune.torino.it/cittagora/in-breve/quarantanni-fa-la-morte-di-lanza-e-porceddu-commemorazione-alle-nuove.html
- ^ https://archivio.unita.news/assets/main/1982/11/07/page_005.pdf
- ^ Salvatore Lanza, su vittimeterrorismo.it, vittimeterrorismo.it. URL consultato il 10 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2007).
- ^ Salvatore Porceddu, su vittimeterrorismo.it, vittimeterrorismo.it. URL consultato il 10 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2007).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giovanni Bianconi, A mano armata. Vita violenta di Giusva Fioravanti, Milano, Baldini & Castoldi, 1992.
- Giorgio Galli, Storia del partito armato. 1968-1982, Milano, Rizzoli, 1986.
- Indro Montanelli e Mario Cervi, L'Italia degli anni di piombo (1965-1978), Milano, Rizzoli, 1991.