Viktor Nikolaevič Kibenok | |
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Nascita | Ivanivka, 17 febbraio 1963 |
Morte | Mosca, 14 maggio 1986 |
Cause della morte | Avvelenamento da radiazioni |
Luogo di sepoltura | Cimitero di Mitino |
Dati militari | |
Paese servito | Unione Sovietica |
Forza armata | Truppe interne |
Corpo | Vigili del fuoco |
Anni di servizio | 1984-1986 |
Grado | Tenente |
Comandanti | Vladimir Pavlovič Pravik |
Comandante di | Comandante del turno di notte del 25-26 aprile 1986 della Brigata paramilitare N. 6 dei vigili del fuoco per la protezione della città di Pryp"jat' |
Decorazioni | Vedi qui |
Fonti citate nel testo | |
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Viktor Nikolaevič Kibenok (in russo Виктор Николаевич Кибенок?; in ucraino Віктор Миколайович Кібенок?, Viktor Mykolajovyč Kibenok; Ivanivka, 17 febbraio 1963 – Mosca, 14 maggio 1986) è stato un vigile del fuoco e militare sovietico di etnia ucraina.
Era un tenente a capo del turno di notte della Brigata paramilitare N. 6 dei vigili del fuoco per la protezione della città di Pryp"jat'; intervenne con la sua squadra dopo pochi minuti sul luogo del disastro di Černobyl' il 26 aprile 1986[1][2] e contribuì, insieme alla squadra del tenente Vladimir Pravik, giunta pochi minuti prima, a controllare l'incendio della centrale.
A causa delle elevatissime dosi di radiazioni assorbite durante lo spegnimento dell'incendio alla centrale, venne colpito da malattia acuta da radiazione e morì il 14 maggio 1986. Gli venne assegnata la massima decorazione al valore di Eroe dell'Unione Sovietica.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Giovinezza e studi
[modifica | modifica wikitesto]Viktor Nikolaevič Kibenok nacque il 17 febbraio 1963 nell'oblast' di Cherson. Il nonno e il padre, Nikolaj Kibenok, erano pompieri. Membro del Komsomol, nel 1984 si laureò all'Istituto tecnico per i vigili del fuoco di Čerkasy. Successivamente lavorò negli organi degli affari interni come vigile del fuoco dell'HPV-2 per la protezione della centrale nucleare di Černobyl' e fu nominato capo della guardia dello SVPCH-6 per la protezione della città di Pryp"jat'.[1][2]
Giorno del disastro
[modifica | modifica wikitesto]Il 26 aprile 1986 arrivò sul luogo dell'incidente 12 minuti dopo l'esplosione. Insieme ad altri pompieri, come V. Ignatenko, V. Pravik, L. Teljatnikov, prese parte alle operazioni per l'estinzione dell'incendio. A capo del servizio di protezione da gas e fumo, condusse la ricognizione nei locali del compartimento del reattore. Durante l'intervento subì un'elevata dose di radiazioni ionizzanti e fu trasportato a Mosca insieme ai suoi colleghi per essere curato.[1][2]
La morte
[modifica | modifica wikitesto]Kibenok morì il 14 maggio 1986 per malattia acuta da radiazione presso il 6º ospedale clinico di Mosca. Fu sepolto nel cimitero di Mitino.[1][2]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e (RU) Geroi likvidatory, su chnpp.gov.ua. URL consultato l'11 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2020).
- ^ a b c d Morti a causa del disastro di Chernobyl, su helpforchildren.it.
- ^ Delibera del Presidium del Soviet Supremo dell'URSS del 25 settembre 1986
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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