Vicolo dei Duelli | |
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Vicolo dei Duelli - Accesso da via Cortevecchia | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Città | Ferrara |
Informazioni generali | |
Tipo | strada |
Mappa | |
Il vicolo dei Duelli è una strada privata, a Ferrara, poco conosciuta anche dagli stessi ferraresi, senza indicazioni della via, con un ingresso in via Cortevecchia, dal cancello al n 63, accanto alla chiesa di Santo Stefano, ed un altro dalla piazzetta San Michele che si apre su via del Turco, in corrispondenza della omonima chiesa sconsacrata. Entrambi gli accessi sono muniti di cancelli e vi si transita solo a piedi o con la bicicletta.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Dal 1755 lo strettissimo vicolo è chiuso alle sue due estremità da cancelli in ferro, e precedentemente, sin dai tempi di Ercole II d'Este, ne era comunque impedito il libero accesso per evitare che in quel luogo continuasse la tradizione di regolare i conti d'onore con un duello. Gli Estensi avevano tuttavia consentito a lungo che a Ferrara si tenessero duelli, indicando pure il luogo in cui questi avrebbero dovuto avvenire. In alcuni casi, quando si trattava di nobili o personaggi di rilievo, essi stessi presenziavano allo svolgimento della sfida.[1]
Giorgio de Chirico, che visse diversi anni a Ferrara, nel suo libro di memorie, tra le altre vie cittadine, citò anche il vicolo dei Duelli.[2]
Il nome
[modifica | modifica wikitesto]Il vicolo, nei secoli, assunse varie denominazioni. Venne chiamato "via Fortinpiedi", alludendo al necessario coraggio ed alla resistenza fisica di chi veniva a duello. Fu a lungo "via del Mulino", derivandone il nome da un mulino che si trovava nelle vicinanze della Porta di S. Biagio. Uno degli ultimi nomi fu via Potania.[1]
Un duello storico
[modifica | modifica wikitesto]Un duello riportato nei documenti storici e ricordato da Gerolamo Melchiorri fu quello che avvenne il 10 ottobre 1364 tra i non meglio descritti Almerico da Meldola e Pietro da Fuligno, che restò morto, ed ebbe torto!. A lungo le vittime dei duelli vennero sepolte di fronte al Vicolo dei Duelli dopo essere state deposte nella piazza davanti alla vicina chiesa di Santo Stefano.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Gerolamo Melchiorri, pp. 67-68.
- ^ Giorgio De Chirico.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gerolamo Melchiorri, Nomenclatura ed etimologia delle piazze e strade di Ferrara e Ampliamenti, a cura di Carlo Bassi, Ferrara, 2G Editrice, 2009, ISBN 978-8889248218.
- Giorgio de Chirico, Memorie della mia vita, introduzione di Paolo Picozza, Milano, La nave di Teseo, 2019, ISBN 9788834600627, OCLC 1124736850.
- Maria Teresa Mistri Parente, Ferrara nascosta Luoghi perduti, storie dimenticate, Ferrara, Alba, 2004, SBN IT\ICCU\MOD\1345122.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul vicolo dei Duelli
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- “E non finisce mica il vicolo”… a Ferrara!, su estense.com.
- La ferraresità era il mondo Oggi è stretta come un vicolo, su ricerca.gelocal.it. URL consultato il 16 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2015).