Venere Anadiomene | |
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Autore | Jean-Auguste-Dominique Ingres |
Data | (1808 - 1848) |
Tecnica | olio su tela |
Dimensioni | 163×92 cm |
Ubicazione | Museo Condé, Chantilly |
La Venere Anadiomene (Vénus anadyomène) è un dipinto a olio che mostra l'episodio della nascita della dea Venere nella sua tipologia di Venere Anadiomene, che sorge cioè fuori sospesa sull'acqua. Opera del pittore francese Jean-Auguste-Dominique Ingres, è stata dipinta tra il 1808 e il 1848; attualmente si trova esposta al Museo Condé a Chantilly.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Iniziato quando l'artista si trovava in soggiorno a Roma, residente all'Accademia di Francia, il quadro è rimasto poi in fase di progetto per quasi quarant'anni;[1] ripreso, è stato terminato nel 1848 a Parigi su esplicita richiesta del banchiere e botanico Benjamin Delessert il quale però finì con non l'apprezzare a sufficienza la tela[1] in quanto non gli piacque il ginocchio, che trovava disegnato maldestramente.
Venduto quello stesso anno a Frédéric Reiset,[1] allora conservatore dei disegni al museo del Louvre, viene poi presentato all'Esposizione parigina del 1855. È stato in seguito acquistato da Enrico d'Orléans (1822), uno dei Signori, conti e duchi di Aumale, con tutta la collezione Reiset nel 1879.[2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]I primi disegni preparatori rappresentano Venere giacente in ginocchio, venne infine mostrata in piedi ma non in posizione di Venere pudica.[3] La postura è ispirata dalla Nascita di Venere di Sandro Botticelli; Ingres potrebbe averlo veduto durante la sua visita compiuta a Firenze nel 1805 alla galleria degli Uffizi.
Un disegno datato 1806 rappresenta già la dea con le bracca alzate mentre si tiene tra le mani i capelli; dopo la ripresa dell'opera il pittore porta profondi cambiamenti nella scelta dei colori rispetto a come erano stati ideati originariamente.
Secondo il poeta Charles Baudelaire, che ebbe modo di ammirare il dipinto durante l'esposizione universale, la faccia è ispirata ai modelli antichi mentre le mani provengono dalle opere di Raffaello Sanzio ed il torso stretto dalla statuaria medioevale.[senza fonte]
Fonte d'ispirazione
[modifica | modifica wikitesto]La tela di Ingres è stata presa a modello per molte altre rappresentazioni di Venere sorgente dal mare, compresa la Nascita di Venere di William-Adolphe Bouguereau del 1879, ma anche la precedente Venere marina di Théodore Chassériau.
La stessa postura è stata utilizzata dall'autore anche per un altro suo nudo artistico, La sorgente, completato nel 1856.[4] Una copia in versione ridotta si trova conservata al museo del Louvre[5], mentre i disegni preparatori si trovano oggi al Museo Ingres di Montauban.[6][7][8]
Galleria d'immagini
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Un bozzetto per la dea in posa "pudica"
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Copia ridotta del 1825-1850 circa
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Il quadro in esposizione
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Tinterow et alii 1999, p. 357.
- ^ Emilio Radius, L'opera completa di Ingres. Milano, Rizzoli, 1968, p. 11.
- ^ (EN) Patricia Condon, Marjorie B. Cohn, Agnes Mongan, In Pursuit of Perfection: The Art of J.-A.-D. Ingres, Louisville, The J. B. Speed Art Museum, 1983, p. 64.
- ^ Tinterow et alii 1999, p. 358.
- ^ (FR) VENUS ANADYOMENE, su www.pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 3 maggio 2023.
- ^ (FR) Vénus (Sa tête), su www.pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 3 maggio 2023.
- ^ (FR) Vénus (Ses jambes), su www.pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 3 maggio 2023.
- ^ (FR) Vénus (Ses seins), su www.pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 3 maggio 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Nicole Garnier-Pelle, Chantilly, musée Condé. Peintures des xixe et xxe siècles, Paris, Réunion des musées nationaux, coll. « Inventaire des collections publiques françaises », 1997, 445 p. (ISBN 978-2-7118-3625-3), pp. 215-219.
- (EN) Gary Tinterow, Philip Conisbee e Hans Naef, Portraits by Ingres: Image of an Epoch, Metropolitan Museum of Art, 1999, pp. 292-294, ISBN 978-0-87099-891-1.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla Venere Anadiomene
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Analisi dell'opera sul sito del servizio educativo del "musée Condé" (PDF), su crdp.ac-amiens.fr. URL consultato il 28 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2018).
- Scheda informativa sul dadabase "Joconde" del Ministero della cultura e della comunicazione, su culture.gouv.fr.