Venere, Marte e Amore | |
---|---|
Autore | Piero di Cosimo |
Data | 1490 circa |
Tecnica | olio su tavola |
Dimensioni | 72×182 cm |
Ubicazione | Gemäldegalerie, Berlino |
Venere, Marte e Amore è un dipinto a olio su tavola (72x182 cm) di Piero di Cosimo, databile al 1490 circa e conservato nella Gemäldegalerie di Berlino.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'opera era probabilmente una spalliera, che venne posseduta in seguito dal Vasari stesso.
Descrizione e stile
[modifica | modifica wikitesto]Il soggetto è un tema neoplatonico già rappresentato da Botticelli nel Venere e Marte della National Gallery di Londra (1482-1483 circa). Il dio della guerra, Marte giace assopito per gli effetti della "piccola morte", il torpore che segue l'accoppiamento sessuale. In questo senso Venere, dea dell'amore, l'ha vinto ed è quindi un'allegoria dell'amore che vince sulla guerra. La dea è raffigurata distesa seminuda a sinistra mentre gioca col figlio Amore, circondata da animali simbolici come un leprotto bianco e una farfalla. Marte si trova a destra, dietro a due colombi che simboleggiano, oggi come allora, l'amore tenero, mentre un gruppo di putti sta giocando con le sue armi e l'armatura di guerriero.
La scena ha luogo all'ombra di cespugli di mirto, pianta sacra alla dea, dove essa si era rifugiata dopo essere nata sulle coste di Cipro, e lo sfondo è composto da una veduta lacustre in cui gli oggetti più lontani sfumano in toni azzurrini per effetto della foschia, secondo la prospettiva aerea utilizzata da Leonardo da Vinci.
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
Dettaglio
-
Dettaglio
-
Dettaglio
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Venere, Marte e Amore
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Opere di Piero di Cosimo, su italica.rai.it. URL consultato il 7 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2007).