Storia
[modifica | modifica wikitesto]Precursori
[modifica | modifica wikitesto]La ferrovia Terni-Rieti-L'Aquila-Sulmona, nata in origine con il percorso Pescara-Sulmona-L'Aquila-Rieti, era stata concepita come principale linea di collegamento tra l'Abruzzo e Roma, ruolo che effettivamente svolse ma solo nei suoi primi cinque anni di vita (1883-1888). Infatti, a causa di ingerenze politiche, prima ancora del suo completamento fu deciso che da Rieti la linea avrebbe proseguito verso Terni (ad innesto sulla ferrovia per Ancona) e non verso Passo Corese (ad innesto sulla linea per Roma), snaturando l'idea iniziale del progetto. Per il collegamento dell'Abruzzo a Roma, venne costruita invece la ferrovia Roma-Sulmona (inaugurata nel 1888), che tagliava fuori sia Rieti che il capoluogo L'Aquila, e inglobava anche il tratto Sulmona-Pescara che in origine apparteneva all'altra linea. Dall'Ottocento ad oggi sono stati innumerevoli i tentativi di costruire la ferrovia Passo Corese-Rieti, che avrebbe completato il progetto originario, ma nessuno ebbe esito favorevole.
Nonostante il passaggio obbligato a Terni (che comportava un percorso allungato di ben 70 km e l'inversione di marcia del treno), la necessità di collegare Rieti e L'Aquila con Roma portò ben presto alla creazione di collegamenti diretti con la Capitale. I primi risalgono al 1919, quando fu istituito un servizio di due carrozze, con due corse al giorno e tempo di percorrenza di 7 ore e 30;[1] tale servizio rimase attivo fino al 1959.[2]
La Freccia del Gran Sasso
[modifica | modifica wikitesto]La soppressione del servizio, nel 1959, provocò numerose proteste a L'Aquila, cosa che spinse le FS a istituire un nuovo e più moderno collegamento con Roma sotto il nome di Freccia del Gran Sasso.[2]
Il nuovo servizio, istituito con l'orario entrato in vigore il 30 giugno 1959,[3] era costituito da una coppia di treni direttissimi (uno di andata e uno di ritorno) effettuati da una coppia di automotrici ALn 873 o ALn 668 del deposito di Roma San Lorenzo[1] (una di prima e l'altra di seconda classe[3]). Il treno di andata (AT412) partiva dall'Aquila alle 7:10 e arrivava a Roma Termini alle 10:43, mentre quello di ritorno (AT427) partiva da Roma Termini alle 18:05 e arrivava all'Aquila alle 21:48, riuscendo a compiere il percorso in circa tre ore e mezza, lo stesso tempo impiegato all'epoca dall'autolinea.[3] Entrambi effettuavano tre sole fermate intermedie[3] (Rieti, Terni e Orte) quattro fermate intermedie: Antrodoco BV, Rieti, Terni e Orte, mentre quello di andata mattutino fermava anche ad Antrodoco Centro.[4]
Secondo quanto dichiarato dal ministro Angelini, il tipo di servizio era più consono ad essere classificato come rapido, ma venne classificato come direttissimo per mantenere contenuto il costo del biglietto su una relazione intrinsecamente svantaggiata rispetto al trasporto su gomma, per via del percorso molto più lungo rispetto a quello stradale.[3]
trasportipubblici.info L'espresso Freccia del Gran Sasso sulla linea lenta tra Settebagni e Monterotondo (aprile 1982)
Da maggio 1960 partenze spostate di pochi minuti e traccia più stretta: impiega 12 minuti in meno (andata mattutina), 13 minuti in meno (ritorno serale).[5]
Quasi subito, il treno di ritorno serale cominciò ad essere spostato sempre più tardi. Maggio 1961: andata mattutina 4 minuti più veloce (anticipando partenza da 7.04 a 7), ritorno serale ritardato di un'ora: diventa 19.15 -> 22.52 (3h 37, 7 minuti più lento).[6] Maggio 1962: andata mattutina 10 min più lenta, ritorno serale diventa 19.40 -> 23.20 (3h 40).[7]
Con il passare degli anni, per l'esigenza di raccogliere un numero maggiore di passeggeri, vennero aggiunte altre fermate intermedie (nel 1975 risultavano Antrodoco e Rocca di Fondi).[8] Inoltre l'orario del treno di ritorno venne spostato (nel 1975 risultava partire alle 20:25 e arrivare alle 23:48). Nel 1974, alla soppressione della categoria dei direttissimi, il servizio venne riclassificato come espresso.
Con la costruzione dell'autostrada A24, aperta al traffico nel 1970, L'Aquila fu dotata di un collegamento rapido e diretto con Roma; come conseguenza, il traffico su rotaia diminuì sensibilmente, a vantaggio delle autolinee, che persino prima dell'autostrada erano avvantaggiate dal percorso notevolmente più breve.
Con l'inaugurazione della linea Direttissima fra Roma e Orte, nel 1977, paradossalmente la Freccia del Gran Sasso non ebbe alcun miglioramento dei tempi di percorrenza: infatti la velocità massima consentita dal materiale rotabile impiegato (nelle ALn 668 serie 3300 limitata a 110 km/h, a causa del rapporto "di montagna" ideato per le pendenze del valico di sella di Corno) non permetteva l'accesso alla Direttissima // non permetteva di sfruttare appieno i vantaggi della nuova linea ad alta velocità[senza fonte]. Il tempo di percorrenza anzi continuò ad aumentare per via dell'aggiunta di numerose altre fermate,[9] fino ad arrivare negli anni Ottanta ad oltre cinque ore di viaggio, cosa che provocò un ulteriore calo dell'utenza.
Il servizio fu soppresso nel 1987, ufficialmente per problemi con la circolazione dei treni diesel nella direttissima.[9] Da quel momento non è più stato presente alcun tipo di collegamento ferroviario diretto tra L'Aquila e Roma.
Soppresso il 20 maggio 1987, in corrispondenza dell'entrata in vigore dell'orario estivo, per scarsa frequentazione.[10]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b http://digilander.libero.it/cvfi/text/85d488d-25.html
- ^ a b http://www.ilmondodeitreni.it/lineeferroviarie/tras.html
- ^ a b c d e Orario e tariffe sull'istituendo treno 'Freccia del Gran Sasso', interrogazione a risposta scritta n. 6101 dei deputati Vittorio Giorgi e Spallone al ministro dei trasporti Armando Angelini. In Camera dei Deputati, Atti parlamentari seduta antimeridiana del 9 giugno 1959 (3a legislatura) (PDF), p. 2347.
- ^ https://www.archiviofondazionefs.it/1959/p/ca80842a93da9b652d8805150f6c3679f9a6a272
- ^ https://www.archiviofondazionefs.it/1960/p/3ff19a4a21b42dd7ede20b94b6ad744e2573f084
- ^ https://www.archiviofondazionefs.it/1961/p/08c8b2fded3c173cefa35313859118959964b4b5
- ^ https://www.archiviofondazionefs.it/1962/p/29738e4c8b7c6982f327e0c653ebdcb9d5f3b01a
- ^ Orario 28 settembre 1975
- ^ a b La ferrovia Terni - Rieti - L'Aquila - Sulmona, su Trasporti Pubblici.info. URL consultato il 16 settembre 2017.
- ^ Risposta del sottosegretario ai trasporti Gualtiero Nepi all'interrogazione n. 3-00584 del senatore Franco Giustinelli. In Senato della Repubblica, 49° resoconto stenografico della VIII commissione (27 marzo 1990), X legislatura (PDF), p. 11.