Rakhshande E’tesami, nota anche con lo pseudonimo di Parvin (persiano: پروین ; Tabriz, 16 marzo 1907 – Tehran, 5 aprile 1941), è stata una poetessa persiana.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Il padre di Parvin, Yousef E’tesami Ashtiani, conosciuto come Etezam-ol-molk (nato nel 1875 a Tabriz), fu uno dei principali poeti, scrittori e traduttori iraniani del suo periodo; egli ebbe un ruolo importante per la vita artistica della figlia, avendone scoperto il talento e l’inclinazione per la poesia. Anche la madre di Parvin, Akhtar-al-molk E’tesami, conosciuta come Shuri Bakhshayeshi, fu una poetessa.
I primi anni
[modifica | modifica wikitesto]Parvin era l’ultima nata nella sua famiglia e aveva tre fratelli più grandi: Ab-Ol-Hasan, Ab-Ol-Fath e Ab-Ol-Nasr. Nel 1909 (corrispondente all'anno 1288 Hijri-Shamsi) il padre fu scelto come deputato di Tabriz per il Parlamento nazionale e per tale ragione nel 1912 (corrispondente all'anno 1291 Hijri-Shamsi) Parvin si trasferì con la sua famiglia da Tabriz a Tehran.
Fin dalla fanciullezza, Parvin imparò il persiano, l'arabo e l'inglese dal padre; sempre fin dalla fanciullezza, iniziò a comporre poesia sotto la guida del padre e di dotti come Dehkhoda e Malek Al-Scioara Bahar.
Parvin da bambina conobbe il movimento di Rivoluzione Costituzionale Iraniano e diversi personaggi della Cultura ma lei apprese la letteratura da suo padre che, del resto, l’aveva insegnata anche a quelli che sarebbero diventati illustri come Dehkhodā e Malek-Al-Shoarā-Bahār. Successivamente frequentò la scuola americana Iran Kelisa ( letteralmente Chiesa d’Iran, in inglese Iran Bethel School ) per terminarla nell’anno 1924 ( corrispondente all'anno 1303 Hijri-Shamsi ). Durante quegli anni ebbe come compagni di studio eccellenti studenti; in seguito restò per un certo periodo nella stessa scuola a insegnare lingua e letteratura inglese.
Il matrimonio e la separazione
[modifica | modifica wikitesto]Parvin andò in sposa all’età di 28 anni ma la differente mentalità rispetto al marito ne decretò la separazione; subito dopo, iniziò a lavorare come bibliotecaria presso l’Istituto di Studi Superiori di Tehran (persiano: دانشسرای عالی), che in seguito è diventato l'Università di Kharazmi.
Come nom de plume, Rakhshandeh E’tesami scelse Parvin ('sei stelline'), un nome che all’epoca era poco usuale per le donne; per questa scelta fu molto criticata, tanto da costringerla a spiegare in una poesia che Parvin è un nome da donna:
Anche i letterati credono che Parvin sia un nome di uomo | مرد پندارند پروین را، چه برخی ز اھل فضل | ||
Ma la soluzione di questo enigma è che Parvin non è un nome di uomo | این معما گفته نیکوتر که پروین مرد نیست |
La morte
[modifica | modifica wikitesto]Parvin E’tesami morì di tifo a Tehran il 5 aprile 1941 (corrispondente al 20 Farvardi del 1320 Hijri-Shamsi) all’età di trentacinque anni, appena prima dell’uscita della seconda edizione del suo libro di poesie; riposa nella Cappella di famiglia nel Santuario di Fatima bint Musa. Il giorno del suo compleanno, il 16 marzo (corrispondente al 25 del mese di Esfand Hijri-Shamsi), è stato nominato come giorno di commemorazione di Parvin E’tesami.
Opera poetica
[modifica | modifica wikitesto]L’unica opera pubblicata di Parvin è la raccolta delle sue poesie: contiene 606 poesie, con metriche diverse, tra le quali la Qaside, la Qat’e e la Masnavi. Le sue poesie, prima di essere stampate in raccolta autonoma, comparvero:
- nella rivista Bahār (persiano: بهار)
- in un libro di Hashtroudi, Montakhebat Al-Āsar (persiano: منتخب الاثار).
- in un libro di Dehkhoda, Amsal va Hakam (persiano: امثال و حکم).
Il grande successo della prima edizione della sua raccolta portò all'uscita di molte altre edizioni.
Parvin E’tesami era seguace della corrente poetica chiamata “mista” (persiano: جریان تلفیقی). I toni e i significati delle poesie di Parvin, improntati all’affetto profondo per suo padre, mostrano non solo il suo talento e il suo grandissimo amore per la conoscenza, ma ne esplicitano anche l’elevata spiritualità, la forza morale volta a combattere le ingiustizie e le oppressioni, e una profonda solidarietà verso i diseredati. Le poesie di Parvin indagano l’interiorità dell’individuo e le complessità sociali. Tra le sue poesie non c’è neanche una da cui si possa evincere la personalità della poetessa.
La poesia di Parvin nell’espressione dei significati presenta la struttura del dialogo e della discussione. Le oltre settanta poesie sotto forma di discussione, tra quelle presenti nella raccolta, l’hanno resa famosa tra i poeti persiani; queste discussioni, oltre che tra esseri animati, si sviluppano anche tra animali e tra esseri inanimati come oggetti, per esempio tra ago e filo. Parvin ha molto usato l’arte dell’antropomorfizzazione e della fantasia e spesso ha fatto ricorso alle similitudini per esprimere il proprio pensiero.
Il discorso ai neolaureati
[modifica | modifica wikitesto]il 15 giugno 1924 (corrispondente al 25 Khordaa del 1303 Hijri-Shamsi) si tenne la cerimonia di laurea di Parvin. In quella celebrazione lei parlò del problema dell’analfabetismo e dell'ignoranza delle donne iraniane. Parvin, in alcune parti del suo discorso noto come La Dichiarazione delle donne e la storia, dice:
«...La malattia cronica dell'est è esclusivamente l'educazione e l’allevamento. Quella vera educazione che include uomini e donne e tutte le classi della società. Iran, nostra cara patria, le cui grandi figure abbelliscono la storia del mondo. Iran, la cui civiltà antica sorprende ancora l'Europa. L'Iran, con la sua grandezza e forza, che sotto il regno Achemenide ha governato per secoli la maggior parte del mondo, persegue ora la sua prosperità persa. Senza una parola ci sono tanti problemi per riparare i fallimenti del passato, per correggere gli svantaggi e per progettare la futura meraviglia ma l'Iran deve rimuovere la sua debolezza e la noia, passando l’abisso duro e aggressivo attuale...»
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Sulla vita di Parvin ci sono moltissimi libri e anche diversi articoli che sono stati pubblicati sulle riviste specializzate. Queste opere sono state scritte da parte di persone diverse nel corso degli anni successivi alla sua morte e anche prima di essa. Ancora oggi la sua poesia è materia di studio e oggetto di discussione tra letterati e poeti.
Le fonti primarie sono ovviamente le sue stesse poesie e le opere di Parvin pubblicate postume dai familiari e dagli amici; tra queste ultime si cita un libro di suo fratello Ab-ol-Fath E’tesami, Storia della vita di E’tesami.
Potrebbe essere considerata fonte di prima mano anche il libro Raccolta di articoli e ghata’āt e poesie. scritto appena un anno dopo la morte di Parvin ma pubblicato nell’anno 1944.
Dato che le poesie di Parvin sono del genere dialogico e scritte in una lingua semplice, familiare e un po’ infantile, Mahnaz Bahman, una scrittrice per bambini e adolescenti, ha scritto libri sulla vita di Parvin adattati al pubblico adolescienziale.
La vita di Parvin è documentata anche in:
- La grande enciclopedia islamica (persiano:دائرةالمعارف بزرگ اسلامی). opera di Ali Asghar Dadbe
- Con la lampada e lo specchio (persiano: با چراغ و آینه). opera di Mohammad Reza Shafi’i-Kadkani
- L’enciclopedia dei Ragazzi e adolescenti (persiano: دائرةالمعارف کودکان و نوجوانان ). opera di Ghasem Ghalibaf.
Tra i tanti contributi a riguardo della vita di Parvin si ricorda l’articolo scritto da Golam Ali Haddad-Aadel e pubblicato nella Enciclopedia del mondo islamico (persiano:دانشنامه جهان اسلام).
Altri pensieri appaiono nelle varie introduzioni alla raccolta di poesie di Parvin, introduzioni in cui spesso ci sono richiami a momenti della vita della poetessa. Tra le introduzioni più famose è da menzionare quella di Chavosh Akbari per la terza edizione e quella a cura della casa editrice Eqbal nelle edizioni successive.