ANNA MUSKARDIN
[modifica | modifica wikitesto]Anna Muscardin in arte ANNA MUSKARDIN (Roma, 13 luglio 1958) è un'artista visiva italiana.
Early life and education
[modifica | modifica wikitesto]Studia principalmente a Roma e per alcuni periodi negli Stati Uniti . Si laurea inizialmente in Lettere (Storia dell’Arte Contemporanea) e successivamente si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Roma . Ha proseguito gli studi in Italia (Urbino) e negli Stati Uniti a New York presso The School of Visual Arts. Negli USA ha successivamente vissuto per lunghi periodi. Sperimenta agli esordi vari ambiti artistici e dello spettacolo: Scenografia per il Cinema (con Monicelli ), regia per l’Opera con Luca Ronconi al Rossini Opera Festival 1984 e per la televisione (Enrico Filippini Rai 3 Protagonisti del 20 secolo, 85). Prosegue con la regia (Monda) e la scrittura per il cinema; realizza alcuni video sperimentali premiati al Festival di Camerino ('86-'88). Dal 1989 lascia lo spettacolo per l’arte.
Attività
[modifica | modifica wikitesto]Esordisce così nel mondo dell’arte contemporanea all'inizio degli anni novanta partecipando ad alcune mostre collettive sulle giovani generazioni del panorama artistico internazionale, la sua prima personale è del 1993 alla Galleria Persano di Torino, alla quale segue nel 1994 una mostra alla Galería Luis Adelantado a Valencia in Spagna. Vince alcune borse di studio per residenze estere (Headlands Center for the Arts, Atlantic Center For The Arts, Camera obscura), e soggiorna a più riprese negli Stati Uniti (New York e Los Angeles). In Italia lavora per alcuni anni con la Galleria Persano (Torino). Espone in Italia, in Spagna, negli Stati Uniti e in Germania. Ripetutamente si allontana dall’Italia per inquietudine e profondo desiderio di conoscere il mondo e le sue espressioni. Soggiorna a più riprese all’estero attraversando moltissimi paesi in Asia, Africa e Sudamerica. Ha al suo attivo numerosi cataloghi e due pubblicazioni monografiche. Insegna in istituzioni italiane ed estere. Dal 2001 è titolare di una cattedra nazionale presso le Accademie di Belle Arti; attualmente insegna a Roma.
La sua produzione estremamente multiforme - caratteristica comune a molti artisti emersi negli anni novanta - si avvale di tecniche e linguaggi differenti: pittura, scultura, fotografia ma anche luce, video e tecnologie digitali. Nel suo lavoro ci troviamo di fronte ad un sottile gioco tra finzione e realtà, dove il rapporto con il mondo si realizza essenzialmente nel territorio della percezione profonda. L'opera è intesa come soglia della realtà, luogo di osservazione e, insieme, di confronto con il mondo. Si stabilisce presto un attenzione evidente per la fisicità dell’essere e dell’essere donna. Il femminile diventa luogo e termine di confronto continuo con la realtà ed il pensiero che le corrisponde. La materia, il limite, la sofferenza e il senso della realtà di essere donna diventa motivo costante di speculazione e di indagine. La materia si presenta come la soglia di un infinito mentale che su essa si incardina. Lo spazio è il luogo anche mentale dell’esistenza. L’architettura entra a far parte dei suoi interlocutori ma la ricerca personale rimane il centro del suo percorso.
Essere artisti è una malattia e una cura contemporaneamente. I miei lavori sono frutto di piccole mediazioni di sopravvivenza».(A.Muskardin)