Kevin Nash | |
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Kevin Nash nell'agosto 2012 | |
Nome | Kevin Scott Nash |
Nazionalità | Stati Uniti |
Luogo nascita | Detroit[1] 9 luglio 1959[1] |
Ring name | Chet Lemon[2] Diesel[3][1] Kevin Nash[3][1] Master Blaster Steel[3][1][4] Oz[3][1] Vinnie Vegas[3][1] |
Residenza dichiarata | Detroit[5] |
Altezza dichiarata | 208[5] cm |
Peso dichiarato | 149[5] kg |
Allenatore | Jody Hamilton[3][5] WCW Power Plant[6] |
Debutto | 14 settembre 1990[1] |
Progetto Wrestling | |
Kevin Scott Nash, meglio conosciuto come Kevin Nash (Detroit, 9 luglio 1959), è un ex wrestler statunitense.
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]World Championship Wrestling
[modifica | modifica wikitesto]The Master Blasters (1990–1991)
[modifica | modifica wikitesto]Nash fece il suo debutto nella World Championship Wrestling (WCW) utilizzando il nome Steel, con la gimmick di un moicano dai capelli arancioni membro di un team chiamato Master Blasters.[4] Inizialmente lottò in coppia insieme a Master Blaster Iron, con il quale sconfisse Brad Armstrong e Tim Horner il 5 settembre a Clash of the Champions XII. Alle registrazioni di WorldWide del 7 settembre, i Masters Blasters cominciarono una rivalità con Tim Horner e Mike Rotundo sconfiggendoli in diversi match negli house show. Il 22 settembre, Master Blaster Iron fu rimpiazzato da Blade.[4]
Nel mese di ottobre, i nuovi Master Blasters continuarono la loro striscia di vittorie mentre Nash sconfisse Tom Zenk il 28 settembre nel suo primo lmatch in competizione singola.[7] Il 27 ottobre ad Halloween Havoc, i Blasters sconfissero i Southern Boys e continuarono a scala i vertici della categoria di coppia. Tuttavia, la loro striscia di vittorie si concluse il 22 novembre quando vennero sconfitto da Tom Zenk e Brian Pillman. Successivamente, iniziarono un'altra striscia di vittorie sconfiggendo i Southern Boys, Alan Iron Eagle e Tim Horner ottenendo un'opportunità titolata all'NWA United States Tag Team Championship detenuti dagli Steiner Brothers senza successo[7] Dopo le sconfitte contro gli Steiner Brothers, i Blasters continuarono a perdere contro team come i Southern Boys e Ricky Morton e Tommy Rich. Il team si sciolse alla fine del mese.
Nel febbraio 1991 Nash fu rinnominato The Master Blaster e subì la sua prima sconfitta per mano di Junkyard Dog il 27 febbraio.[8] Nei mesi successivi perse diversi incontri contro Brian Pillman in house show e lottò in coppia con Stan Hansen e Arn Anderson. Il suo ultimo match sotto quelle vesti fu contro Pillman il 12 maggio in un house show.
Oz (1991)
[modifica | modifica wikitesto]La settimana successiva Nash assunse l'identità di Oz, un personaggio basato sul Mago di Oz (dal libro del 1900 per bambini Il meraviglioso mago di Oz) che era accompagnato dal manager The Great Wizard.[9] Oz ebbe un push che lo portò a sconfiggere diversi wrestler per poi perdere contro Ron Simmons il 14 luglio a The Great American Bash. In realtà i piani originali per il personaggio di Oz vennero scartati dopo un mese dopo che Nash aveva rifiutato uno stipendio di 300 dollari a serata poiché in quel periodo la WCW fece un taglio del budget.[9] Continuò a lottare con il nome di Oz per il resto del 1991 perdendo contro star del calibro di Kazmaier, Rick Steiner, Dustin Rhodes e Arachnaman.
Vinnie Vegas (1992–1993)
[modifica | modifica wikitesto]Il 21 gennaio 1992 a Clash of the Champions XVIII Nash cambiò gimmick utilizzando il nome Vinnie Vegas, uno spericolato pseudo-mafioso tatto dai personaggio di Steve Martin nel film Il testimone più pazzo del mondo.[10] Vegas entrò a far parte degli "A Half-Ton of Holy Hell", una stable composta da molti wrestler fondata da Harley Race che includeva anche Big Van Vader e Mr. Hughes. La stable si sciolse nel febbraio 1992 e Vegas si unì alla stable dei Diamond Mine formata da Diamond Dallas Page, The Diamond Studd e Scotty Flamingo.[6][11] In seguito all'abbandono di Studd e Flamingo, Page e Vegas formarono un team conosciuto con il nome di Vegas Connection.[6] Il team si sciolse nello stesso anno dopo il licenziamento di Page da parte di Bill Watts. All'inizio del 1993, lotto insieme a Big Sky nella categoria di coppia. Nel mese di giugno, abbandonò la World Championship Wrestling in favore della World Wrestling Federation (WWF).[12]
World Wrestling Federation
[modifica | modifica wikitesto]Regni titolati (1993–1995)
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1993 Nash abbandonò la WCW per firmare un contratto con la WWF su suggerimento di Shawn Michaels e utilizzo il nome di "Big Daddy Cool" Diesel.[13] Diesel svolse il ruolo di guardia del corpo di Shawn Michaels con il formò un team conosciuto con il nome Two Dudes with Attitudes. Diesel fece il suo debutto televisivo in WWF il 6 giugno dove accompagnò Michaels, che nell'occasione sconfisse Marty Jannetty per vincere l'Intercontinental Championship.[6] Nel gennaio 1994, Diesel prese parte alla Royal Rumble nella quale eliminò sette uomini in meno di diciotto minuti.[14] Il 30 aprile a Superstars Diesel sconfisse Razor Ramon con l'aiuto di Michaels per conquistare l'Intercontinental Championship.[6][15] Diesel e Michaels vinsero il WWF Tag Team Championship sconfiggendo gli Headshrinkers il 28 agosto in un house show,[6][16] tuttavia, perse l'Intercontinental Championship contro Ramon la sera successiva a SummerSlam.[17] L'alleanza tra Diesel e Michaels si concluse dopo le Survivor Series quando Michaels lo colpì accidentalmente con un superkick; a causa di ciò, il titolo di coppia fu reso vacante e Diesel divenne un face. Il 26 novembre Diesel sconfisse Bob Backlund in otto secondi al Madison Square Garden dove conquisto il WWF Championship.[18] Diesel promise a Bret Hart un match per il titolo, che aveva perso contro Backlund alle Survivor Series, affrontandolo alla Royal Rumble: il match si concluse in un pareggio dovuto alle interferenze di altri wrestler tra cui Shawn Michaels,[19] il quale nella stessa sera vinse il Royal Rumble match.[20] A WrestleMania XI, sconfisse Michaels mantenendo il WWF Championship.[21] La sera seguente a Raw, Michaels fu tradito dalla sua guardia del corpo Sycho Sid per poi essere salvato da Diesel i quali si allearono di nuovo.[22] Diesel difese il titolo con successo contro Sid il 14 maggio a In Your House 1 e il 23 luglio In Your House 2: The Lumberjacks,[23][24] e contro Mabel a SummerSlam.[25]
Il 24 settembre a In Your House 3 Diesel e Michaels sconfissero Owen Hart (sostiuto nel match da Davey Boy Smith) e Yokozuna in un winner takes all match per conquistare tutti i titoli della federazione.[16] Tuttavia il loro regno si concluse la sera seguente a Raw quando il titolo fu restituito a Hart e Yokozuna.[26]
Varie faide (1995–1996)
[modifica | modifica wikitesto]Diesel perse il WWF Championship contro Bret Hart alle Survivor Series: dopo la fine del match attaccò Hart.[27] Nelle settimane successive divenne un tweener e iniziò una rivalità con The Undertaker dopo aver interferito nel suo match contro Bret Hart per il WWF Championship alla Royal Rumble.[28] Il 18 febbraio a In Your House 6, perse contro Hart in uno steel cage match a causa dell'interferenza di The Undertaker.[29]
Poco prima di WrestleMania XII il contratto di Nash con la federazione era in scadenza, in quel periodo il vicepresidente esecutivo della WCW Eric Bischoff offriva contratti economicamente più elevati a molti wrestler della WWF riuscendoli a convincere a firmare per la federazione rivale tra cui Hulk Hogan, Randy Savage e nello stesso periodo anche a Scott Hall.
A WWE Classics on Demand, Nash spiegò che tra i due Hall fu il primo a firmare per la WCW con un contratto più economico rispetto a quello di Sting (in quel periodo Sting era il wrestler più pagato della WCW seguito da Hulk Hogan, Randy Savage e Ric Flair). Bischoff offrì a Nash un contratto di tre anni da 1.2 milioni di dollari all'anno. Nash confidò a Vince McMahon che non voleva abbandonare la WWF ma McMahon lo spinse a firmare il contratto poiché in quel periodo la federazione si trovava in una crisi economica.
Diesel perse contro The Undertaker il 31 marzo a WrestleMania XII.[30] Lottò il suo ultimo match televisivo perdendo contro Shawn Michaels per il WWF Championship il 28 aprile a In Your House 7: Good Friends, Better Enemies.[31] Il 19 maggio Diesel perse contro Michaels ancora una volta in un evento dal vivo.[32] Dopo il match, Diesel, Michaels, Razor Ramon e Hunter Hearst Helmsley, gruppo conosciuto al di fuori degli schermi televisivi con il nome Kliq, si abbracciarono rompendo la kayfabe, l'incidente fu conosciuto con il nome "Curtain Call" o "MSG Incident".[32][33] Poco dopo Nash abbandonò la WWF per la WCW.[32]
Ritorno in WCW
[modifica | modifica wikitesto]New World Order (1996–1999)
[modifica | modifica wikitesto]Due settimana dopo il ritorno di Scott Hall, Nash tornò il 10 giugno 1996 quando Hall interruppe Eric Bischoff.[34] Hall e Nash formarono gli Outsiders, in storyline gli Outsiders erano stati annunciati come "invasori" della WWF. A Bash at the Beach, Hall e Nash affrontarono il team composto da Lex Luger, Sting e Randy Savage in un match che si concluse senza un vincitore e promisero che a loro si sarebbe unito un terzo wrestler. Hulk Hogan intervenne inizialmente in favore di Randy Savage per poi attaccarlo e rivelò di essere il terzo uomo: dopo ciò fecero un promo formando il New World Order (nWo).[35] In quel periodo si tinse i capelli di biondo e verso la fine del 1996 e il 1997 Nash e Hall continuarono a lottare in coppia vincendo diverse volte il WCW World Tag Team Championship.[6] Bell'nWo Nash iniziò a mostrare le sue qualità di leader diventando il "secondo in comando" insieme ad Hogan. Nash, Hall e Sean Waltman presero le distanze dall'nWo chiamandosi "Wolfpack" nel 1997.[6]
Successivamente iniziarono ad esserci delle crepe all'interno dell'nWo tra Hogan e Nash su chi aveva il controllo del gruppo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h (EN) Kevin Nash, su onlineworldofwrestling.com, Online World of Wrestling. URL consultato il 16 luglio 2020.
- ^ (EN) James Caldwell, Caldwell's TNA Impact report 1/29: Ongoing "virtual time" coverage of Spike TV broadcast...on Friday afternoon, su pwtorch.com, Pro Wrestling Torch, 30 gennaio 2009. URL consultato il 16 luglio 2020.
- ^ a b c d e f (EN) Kevin Nash, su cagematch.net, Cagematch. URL consultato il 16 luglio 2020.
- ^ a b c (EN) Ross Davies, Kevin Nash, The Rosen Publishing Group, 2001, p. 22, ISBN 0-8239-3492-6.
- ^ a b c d (EN) Kevin Nash, su wwe.com, WWE. URL consultato il 16 luglio 2020.
- ^ a b c d e f g h (EN) John M. Milner, Kevin Nash's bio, su slam.canoe.com, slam.canoe.ca, 21 ottobre 2005. URL consultato il 18 luglio 2020.
- ^ a b (EN) WCW 1990, su thehistoryofwwe.com, The History of WWE. URL consultato il 17 luglio 2020.
- ^ (EN) WCW 1991, su thehistoryofwwe.com, The History of the WWE. URL consultato il 17 luglio 2020.
- ^ a b (EN) Ross Davies, Kevin Nash, The Rosen Publishing Group, 2001, p. 25, ISBN 0-8239-3492-6.
- ^ Kevin Nash Shoot Video, RF Video.
- ^ (EN) Ross Davies, Kevin Nash, The Rosen Publishing Group, 2001, p. 29, ISBN 0-8239-3492-6.
- ^ (EN) WCW 1993, su thehistoryofwwe.com, The History of WWE. URL consultato il 18 luglio 2020.
- ^ (EN) Michael Hickenbottom e Aaron Feigenbaum, Heartbreak and Triumph: The Shawn Michaels Story, WWE Books, 2005, p. 176, ISBN 978-0-7434-9380-2.
- ^ (EN) Royal Rumble 1994, su prowrestlinghistory.com, Pro Wrestling History, 22 gennaio 1994. URL consultato il 20 luglio 2020.
- ^ (EN) Diesel's IC title reign, su wwe.com, WWE, 30 aprile 1994. URL consultato il 20 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2008).
- ^ a b (EN) World Tag Championship official title history, su wwe.com, WWE, 28 agosto 1994. URL consultato il 21 luglio 2020.
- ^ (EN) WWF SummerSlam '94, su otherarena.com, The Other Arena, 29 agosto 1994. URL consultato il 21 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2006).
- ^ (EN) Diesel's WWF Championship reign, su wwe.com, WWE, 26 novembre 1994. URL consultato il 23 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2005).
- ^ (EN) Royal Rumble 1995 Results, su wwe.com, WWE, 22 gennaio 1995. URL consultato il 23 luglio 2020.
- ^ (EN) Shawn Michaels (spot No. 1) wins the Royal Rumble Match, su wwe.com, WWE, 22 gennaio 1995. URL consultato il 23 luglio 2020.
- ^ (EN) WrestleMania XI Results, su wwe.com, WWE, 2 aprile 1995. URL consultato il 27 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2008).
- ^ (EN) Leaping Through The Network: Raw #105 [April 3 1995], su thechairshot.com, 3 aprile 1995. URL consultato il 10 agosto 2020.
- ^ (EN) Adam Gutschmidt, In Your House #1 Re-Revued, su oowrestling.com, Online Onslaught, 14 maggio 1995. URL consultato il 10 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2008).
- ^ (EN) Adam Gutschmidt, In Your House #2 Re-Revued, su oowrestling.com, Online Onslaught, 23 luglio1995. URL consultato il 10 agosto 2020.
- ^ (EN) Scott Criscuolo e Justin Rozzero, SummerSlam 1995 Review, su thehistoryofwwe.com, The History of WWE, 27 agosto 1995. URL consultato il 10 agosto 2020.
- ^ (EN) Randy Reaume, From the Vault: RAW #127 – September 25, 1995, su pwpnation.com, PWP Nation, 25 settembre 1995. URL consultato il 10 agosto 2020.
- ^ (EN) Survivor Series 1995 official results, su wwe.com, WWE, 19 novembre 1995. URL consultato l'11 agosto 2020.
- ^ (EN) Royal Rumble 1996 results, su prowrestlinghistory.com, Pro Wrestling History, 21 gennaio 1996. URL consultato l'11 agosto 2020.
- ^ (EN) WWF In Your House 6: Rage in the Cage, su profightdb.com, The Internet Wrestling Database, 18 febbraio 1996. URL consultato l'11 agosto 2020.
- ^ (EN) Wade Keller, WWE WrestleMania Countdown - 1996 PPV Report (WM 12): Shawn Michaels vs. Bret Hart Iron Man match, Ultimate Warrior vs. Triple H, su pwtorch.com, Pro Wrestling Torch, 31 marzo 1996. URL consultato l'11 agosto 2020.
- ^ (EN) Good Friends, Better Enemies info, su prowrestlinghistory.com, Pro Wrestling History, 28 aprile 1996. URL consultato l'11 agosto 2020.
- ^ a b c (EN) Shaun Assael e Mike Mooneyham, Sex, Lies, and Headlocks: The Real Story of Vince McMahon and World Wrestling Entertainment, Crown Publishing Group, 2002, p. 156, ISBN 1-4000-5143-6.
- ^ (EN) Shawn Michaels e Aaron Feigenbaum, Heartbreak & Triumph: The Shawn Michaels Story, Simon & Schuster, novembre 2006, pp. 226-228, ISBN 1-4165-2645-5.
- ^ (EN) WCW Monday Nitro - Monday, June 10th, 1996, su ddtdigest.com, DDT Digest, 10 giugno 1996. URL consultato l'11 agosto 2020.
- ^ (EN) Bash at the Beach 1996, su prowrestlinghistory.com, Pro Wrestling History, 7 luglio 1996. URL consultato il 9 ottobre 2020.