Proposta di piano
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- Storia della posta
Il sistema postale ha origini molto antiche, già presso i persiani, gli incas, i cinesi, i romani e altre popolazioni esistevano servizi postali gestiti dallo Stato per le corrispondenze ufficiali. (IMMAGINE)
Nell’Europa medievale e poi rinascimentale si sente l’esigenza di un allargamento del servizio presso la nobiltà e la borghesia che con i nuovi commerci ha la necessità di informazioni e comunicazioni con luoghi lontani. Il servizio era assicurato da viaggiatori che si impegnavano a recapitare la corrispondenza. Questo servizio non era costante e la consegna era insicura tanto che spesso si inviava più di una lettera tramite viaggiatori diversi. (IMMAGINE)
Nel XVI secolo il servizio di recapito offerto dalla famiglia Tasso collegava buona parte d’Europa tramite corrieri a cavallo. Come nel periodo precedente la lettera rischiava di andare persa o non consegnata per numerosi motivi: le rapine, viaggi lunghi e accidentati, morte del destinatario o cambio d’indirizzo ecc. Per questi e altri motivi, non secondario il fatto che il corriere intaschi la tariffa senza consegnare la corrispondenza, la tariffa veniva riscossa dal destinatario. (IMMAGINE)
Questo sistema provocava molte perdite alle poste e quindi aveva costi e tariffe molto elevati, abbordabili solo per la nobiltà e per l’alta borghesia. (IMMAGINE)
Nel corso del XVIII secolo e in epoca napoleonica le poste da private vengono gradualmente assorbite dagli stati, che si riservano il diritto di posta sia per migliorare il servizio sia per avere maggiori entrate. Il nuovo servizio permetteva allo stato un risparmio tramite la franchigia postale. Partono numerose sperimentazioni e all’aumento degli uffici postali e quindi la necessita di indicare l’ufficio di partenza e quello di arrivo. Nell’area italiana la repubblica veneta stampa fogli con sovrapprezzo per le corrispondenze nel 1608, una specie di beneficenza. Il Regno di Sardegna nel 1819 realizza fogli di carta postale già bollata per il recapito entro 15 miglia.(IMMAGINE)
L’inglese Rowland Hill ideò nel 1837 la riforma postale del Regno di Gran Bretagna. Il vecchio sistema costoso e inefficiente venne sostituito da una riforma postale semplice ma rivoluzionaria, essa prevedeva il pagamento anticipato della tariffa e una tariffa universale in tutto il regno con l’eliminazione delle distanze nelle tariffe postali. Per poter spedire le lettere senza passare per l'ufficio postale vengono ideate le buste postali e i francobolli che certificavano il pagamento anticipato della corrispondenza. Il progetto si trasformò in due francobolli il 6 maggio del 1840 con due tariffe: un francobollo da 1 penny, che quindi prese il nome di penny black (penny nero), e un francobollo da 2 penny (blu), meno famoso e meno usato. Oltre ai due francobolli fu emessa una lettera postale già affrancata. (IMMAGINE)
Il francobollo ebbe maggior successo nonostante lo scetticismo dello stesso Hill. Il francobollo inglese fu presto imitato da altre amministrazioni postali. (IMMAGINE)
Nel 1843 il Cantone di Zurigo e di Ginevra in Svizzera emisero francobolli per la posta per, seguiti lo stesso anno dal Brasile con tre francobolli. Altri stati si affrettarono a cambiare i propri sistemi postali:
1845 Cantone di Basilea
1846 Stati Uniti
1847 Mauritus
1849 Francia
1850 Prussia
1850 Austria
1850 Spagna
1850 Svizzera
1851 Danimarca
1852 Olanda
1852 Lussemburgo
1853 Portogallo
1855 Svezia
1855 Norvegia
1855 Nuova Zelanda
1856 Messico
1856 Uruguay
1857 Russia
1858 Moldavia
1857 Perù
1858 Argentina
1859 Impero Ottomano
1860 Polonia
1862 Romania
1866 Serbia
1867 Ungheria
1870 Persia
1871 Giappone
Gli Stati Italiani attuano la riforma che porta all’utilizzazione del francobollo il:
1 giugno 1850 Regno Lombardo Veneto (Austria Ungheria)
1 gennaio 1851 Regno di Sardegna
1 aprile 1851 Granducato di Toscana
1 gennaio 1852 Stato Pontificio
1 giugno 1852 Ducato di Parma
1 giugno 1852 Ducato di Modena
1 gennaio 1858 Regno delle due Sicilie
1877 San Marino
oltre al francobollo vengono realizzati anche altri strumenti per migliorare e differenziare il sistema postale. Nel 1870 si sviluppa la cartolina postale (rinunciando alla segretezza del messaggio inviato diminuiva il costo d’invio).
Nel 1874 venne creata l’unione generale delle poste che collegava le amministrazioni postali dei vari stati (inizialmente 21) e permetteva di integrare i servizi svolti tra gli stati. Nel 1897 si trasforma in unione postale universale con l’apporto di nuovi stati. (IMMAGINE)
Nel 1907 venne introdotto il buono risposta internazionale che permetteva di pagare in anticipo una risposta da un paese estero. Agli inizi del 1900 si sviluppa la cartolina illustrata che ebbe un grande successo per la stampa a colori. (IMMAGINE)
Nel 1881 nasce in Italia il servizio pacchi postali. Con il XX secolo vennero introdotti moltissimi servizi speciali da parte di tutte le poste del mondo e con essi una varietà infinita di francobolli con forme e caratteristiche molto diverse fra loro. qui si può vedere una carrellata delle tipologie di francobolli emessi.(IMMAGINE)
- Le Associazioni Filatelico-Postali
- Associazioni Filatelico-Postali Internazionali
- UPU
L’U.P.U. (IMMAGINE) Dopo la riforma postale inglese di Rowland Hill, su iniziativa degli Stati Uniti Montgomery Blair, ufficiale postale generale, organizzò una conferenza tenuta nel 1863, a Parigi (Francia), per continuare il processo di riforma postale al livello internazionale. La conferenza, frequentata da delegati di quindici paesi europei e americani, scrisse i principi per gli accordi generali tra stati.
Avendo già completato una riforma postale, riuscita nel suo paese, Heinrich Von Stephan, Ufficiale Postale della Confederazione Tedesca del Nord, programmò un piano per un'Unione Postale e Internazionale, su suo suggerimento il governo svizzero fece una conferenza a Berna, il 15 Settembre 1874, alla quale parteciparono rappresentanti di ventidue nazioni e il 9 ottobre nel Trattato di Berne si istituisce l'Unione Postale Generale. (Giorno in cui si celebra la Giornata Mondiale della Posta).(IMMAGINE)
I membri nell'Unione aumentarono così rapidamente, durante i tre anni che seguirono la firma del Trattato, che il nome Unione Postale Generale fu cambiata nel 1878 in Unione Postale Universale. Il Trattato di Berna del 1874 riuscì a unificare un intricato e contraddittorio sistema di servizi postali e regolamentazioni nazionali in un solo territorio postale di scambio reciproco di oggetti postali. I paesi che parteciparono alla conferenza ridussero il numero di tariffe postali da 1200 a una tariffa per tutti. Ancora oggi l’UPU organizza, coordina e regolamenta la spedizione di lettere e documenti in tutto il mondo.
- FIP
La F.I.P. (IMMAGINE) La Federation Internationale de Philatelie fu fondata a Parigi il 16 luglio 1926 dalle numerose federazioni filateliche nazionali per tutelare gli interessi dei collezionisti e favorire la diffusione della filatelia. Svolge il compito di patrocinare le esposizioni internazionali di filatelia che si svolgono in diverse nazioni ogni anno. Un esempio è stata l'Esposizione di Genova 92 (IMMAGINE)
Durante le esposizioni internazionali sono esposte collezioni suddivise in classi di gara, stabilite da regolamenti FIP, che verranno valutate e premiate con medaglie. (IMMAGINE)
- Associazioni Filatelico-Postali Nazionali
Associazioni Filatelico-postali Nazionali
Ogni singola nazione federata alla F.I.P è formata a sua volta da una federazione circoli nazionali e locali.
- Federazione tra le Società Filateliche Iraliane (ITALIA)
La F.S.F.I. (IMMAGINE) L’unione delle associazioni e dei circoli filatelici italiani venne istituita a Torino il 19 ottobre 1919. L’unione contava 7 associazioni nelle città di Bologna, Genova, Milano, Napoli, Roma e Torino.
Nel 1958 si rifonda col nome di Federazione tra le Società Filateliche Italiane e con un nuovo statuto. L’associazione raccoglie le società di filatelia italiana. E’ compito della federazione coordinare le associazioni, promuovere le mostre, gli studi e le ricerche a tema filatelico; fa da tramite tra il collezionismo filatelico, l’amministrazione postale e lo stato. La FSFI è federata alla FIP e promuove la giornata della filatelia italiana e le esposizioni internazionali di filatelia nel nostro paese.
- Associazioni Filatelico-postali Nazionali Italiane
- Associazioni Filatelico-postali Locali Italiane
- Circolo Filatelico Numismatico Cremonese
Il Circolo Filatelico Numismatico Cremonese, fondato nel 1946, è una associazione di filatelici e numismatici di Cremona e provincia che ha come scopo la diffusione della filatelia e della numismatica. Associata alla Federazione tra le Società Filateliche Italiane (www.fsfi.it) dal 1958 come socio fondatore.(IMMAGINE)
Pubblica: il Notiziario del Circolo Filatelico Numismatico Cremonese (Trimestrale)
Ha sede sociale :Via Gioconda 3 – C.P. 133 - 26100 Cremona
Sede di Riunione: presso il Circolo ACLI “BRUNO CHIARI”.In Via Palesto n°34. , 26100 Cremona Incontri la domenica mattina dalle ore 9.10 alle 11.50 (Escluso Luglio-Agosto)
Indirizzo postale: Casella Postale 133, 26100 Cremona
Attività della associazione: assiste i soci nelle loro collezioni, procura materiale filatelico, conia medaglie riguardanti importanti avvenimenti della città, realizza pubblicazioni straordinarie riguardanti la filatelia e la numismatica, la sede di riunione è fornita di cataloghi aggiornati per la consultazione riguardanti la filatelia e la numismatica.
Organizza una volta l'anno la manifestazione filatelico-numismatica cremonese con annullo speciale in Marzo, per il 2004:
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- Collozioni Filateliche
Le Collezioni filateliche sono molto varie, hanno scopi, metodologie di coservazione e di classificazione differenti. Si può affermare che ogni collezione personale ha caratteristiche proprie. Le collezioni che partecipano a concorsi organizzati dalle varie associazioni devono uniformarsi a regolamenti che le classificano in aree ben delineate. Di seguito ne sono indicate le caratteristiche principali ed un esempio di collezione.
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- Collezione Tradizionale
collezione tradizionale
La collezione tradizionale consiste nel collezionare francobolli ordinandoli per nazione (Francia, Germania, Italia) e per periodi storici (antichi stati, regno, repubblica). E’ una delle collezioni più diffuse, dato che quasi tutti iniziano con una collezione di questo tipo. Alla collezione si possono aggiungere specializzazioni, come la ricerca di dentellature, filigrane e tipi di stampa diversi o varietà ed errori provocati dalla macchina stampatrice.
- Esempio Collezione Tradizionale (IMMAGINE)
- Stati e anninistrazioni postali
(Qui si possono inserire gli stati già presenti ora in Filatelia)
- Collezione Storia Postale
Una collezione di storia postale e’ composta da materiale filatelico che illustra la storia della posta, data l’immensità del materiale collezionabile vanno chiariti i limiti di spazio, tempo e interesse della collezione. Le possibili collezioni sono infinite ma le più comuni riguardano le tariffe postali, i servizi, la posta militare ecc.
- Esempio Collezione Storia Postale (IMMAGINE)
- Collezione Aereofilatelia
Una collezione di aereofilatelia e’ composta di annulli, francobolli, tariffe, interi postali e documenti postali riguardanti i viaggi aerei del servizio postale. Al loro interno si possono suddividere in generali, tematiche, interofile, cartoline maximum ecc. Inoltre nella collezione si può’ inserire anche materiale non strettamente filatelico come: vignette, etichette, manifesti, cartoline ecc.
- Esempio Collezione Aerofilatelia (IMMAGINE)
- Collezione Interofilia
Una collezione interofila e’ composta da interi postali e documenti postali che hanno stampato il prezzo della spedizione direttamente sul documento destinato al trasporto postale. La collezione al suo interno si può dividere in categorie: cartoline postali, biglietti postali, aerogrammi ecc. Inoltre si può collezionare in nuovo o in usato.
- Esempio Collezione Interofilia (IMMAGINE)
- Collezione a soggetto
Essa consiste nel collezionare tutti i francobolli riguardanti un singolo tema, come ad esempio la croce rossa, il natale, le orchidee, le farfalle, le biciclette o Garibaldi. I francobolli si ordinano in serie e si suddividono per nazione e anno di emissione,
- Esempio Collezione a soggetto (IMMAGINE)
- Collezione Tematica
La collezione tematica si sviluppa attraverso un tema e sono utilizzabili tutti i documenti e i materiali filatelici. I temi che si possono svolgere sono i più vari, essi vanno dalla musica alla storia, dallo sport alla tecnologia, dalla natura all’arte, sviluppando la fantasia e l’interesse del collezionista.
- Esempio Collezione Tematica (IMMAGINE)
- Collezione Classe Aperta
La classe aperta e’ un nuovo modo di organizzare una collezione. Essa consiste nell’affiancare al materiale filatelico altri oggetti non filatelici purché non superino il 50% del totale. Ai francobolli si possono aggiungere: schede telefoniche, cartoline, figurine, foto, foglie secche, ritagli di giornali e tutto cio’ che si può incollare su un foglio. Il tema e le modalità di svolgimento sono libere.
- Esempio Collezione Classe Aperta (IMMAGINE)
- Collezione Astrofilatelia
Una collezione di astrofilatelia e’ composta di annulli, francobolli, lettere viaggiate nello spazio, interi postali e documenti postali riguardanti i viaggi spaziali, ricerca spaziale e i precursori come razzi, palloni stratosferici ecc. Al loro interno si possono suddividere in temi diversi: l’epoca pioneristica, posta razzo, programmi speciali (usa, urss, europa), programmi speciali senza uomini a bordo, programmi speciali con uomini a bordo. Inoltre nella collezione si può’ inserire anche materiale non strettamente filatelico come: documenti, etichette, volantini, ecc.
- Esempio Collezione Astrofilatelia (IMMAGINE)
- Collezione Maximumfilia
Le cartoline maximum sono composte da tre elementi essenziali relazionati fra loro. Il primo e’ il francobollo posto sul fronte di una cartolina (2°) che rappresenta l’oggetto sul francobollo o e’ in relazione con esso. Il terzo elemento e’ l’annullo postale che a sua volta e’ in relazione con i due precedenti. la collezione può essere organizzata per tema o nazione.
- Esempio Collezione Maximumfilia (IMMAGINE)
- Collezione Fiscali
- Esempio Collezione Fiscali
- Collezione Marcofilia
Una collezione marcofila e’ composta di annulli o altri segni apposti su documenti postali. Generalmente i segni apposti dal timbro sono raccolti per aree geografiche, per tema, per funzione ecc.
- Esempio Collezione Marcofilia (IMMAGINE)
- Collezione Affrancature Meccaniche
Comunemente chiamate rosse le affrancature meccaniche sono utilizzate dall’inizio del secolo da uffici postali, ditte, enti ecc. Esse sono composte da un’impronta col valore, una col luogo e data e un eventuale targhetta pubblicitaria, il tutto stampato col caratteristico colore rosso. Generalmente la collezione si sviluppa attraverso un tema, il luogo, la ditta di utilizzo o per caratteristiche tecniche dell'impronta.
- Esempio Collezione Affrancature Meccaniche (IMMAGINE)
- Il Francobollo
Il francobollo è la ricevuta pagata alla posta per poter spedire una lettera o un documento al destinatario. Caratteristiche:
N) Nome o sigla dello stato
I) Disegno o immagine
F) Dentellatura, realizzata per separare i francobolli
V) Valore facciale: il prezzo che si deve alle poste per avere il francobollo.
Tipi di Francobollo:
- Francobollo con bandella
- Tete beche
- Francobolli in quartina
- In striscia
Attenzione al francobollo
Spesso quando si riceve un francobollo si controlla che nella propria collezione non sia doppio. Il controllo si realizza confrontando le immagini, l’operazione viene svolta in molti casi frettolosamente.
Attenzione!
I francobolli potrebbero essere diversi.
L’attenzione va rivolta prima di tutto all’immagine perché spesso ci sono piccoli particolari che differenziano il francobollo, in questo caso uno dei due francobolli ha il prezzo solo in Lire mentre l’altro ha il prezzo sia in Lire che in Euro.
Un altro caso molto comune è la differenza di dentellatura che si può facilmente verificare accostando i due francobolli.
Un’attenzione maggiore va prestata per valutare la differenza dei francobolli stampati da due diverse stamperie, in questo caso i nomi sono stampati in piccolo sotto l’immagine.
Un’altra differenza molto comune, ma di difficile valutazione, è il tipo di stampa. In questo caso non è particolarmente difficile distinguere la stampa calcografica da quella in offset.
Spesso i francobolli vengono emessi in periodi diversi con una differente filigrana. Può quindi capitare che francobolli identici sono messi in commercio a distanza di molti anni e l’unica differenza che li distingue sia la filigrana.
La distinzione di questi francobolli non è una passione per pochi specialisti, essi appartengono a serie di emissioni diverse, di anni diversi e quindi hanno anche una diversa valutazione economica.
- Le caratteristiche del francobollo
- Ordinari e Commemorativi
I valori postali si possono dividere in due grandi categorie:
I francobolli ordinari di uso quotidiano:
Jugoslavia Cina Canada
Questi francobolli sono stampati con grandi tirature (spesso ignote) e vengono emessi in lunghe serie.
I castelli La Marianna Le donne Elisabetta II Juan Carlos Stemma Italia Francia Germania Gran Bretagna Spagna Finlandia
I francobolli commemorativi: essi sono emessi per commemorare o propagandare un particolare evento. Solitamente sono stampati in una tiratura limitata, di grande formato e con immagini accattivanti.
Australia: Propaganda della fine della II guerra mondiale. URSS: Commemorazione del 40°ann. della Repubblica Socialista di Estonia
Il primo francobollo commemorativo mondiale fu emesso dal Perù nel 1871 per commemorare la ferrovia Lima Callao.
Il primo francobollo commemorativo italiano fu emesso nel 1910 per commemorare il 50° anniversario della liberazione della Sicilia.
- Nuovo e usato
Il francobollo viene venduto nuovo con gomma integra (Colla) dall’ufficio postale e in alcuni casi rari senza gomma, sarà il cliente ad applicarla successivamente per spedire il francobollo.
Il collezionista lo può quindi conservare nuovo, senza che esso sia stato spedito, all’interno di un album a taschine oppure lo può applicare ai fogli tramite una linguella. Il metodo era molto usato nelle collezioni più vecchie e i francobolli si definiscono linguellati o con traccia di linguella visibile al retro. Oggi si preferisce conservarli in taschine.
Può capitare che i francobolli attaccati ai fogli si incollino oppure vengano usati ma non annullati; in questo caso il francobollo viene lavato e risulta nuovo ma senza gomma. I francobolli in questo stato sono poco apprezzati dai collezionisti se è il risultato del lavaggio di un francobollo nuovo.
Il francobollo può essere collezionato anche usato, cioè dopo che è stato utilizzato su un documento postale. Il collezionista in questo caso può tenere il documento intero (Francobollo su lettera).
Conservare un francobollo su busta può essere molto ingombrante quindi talvolta si preferisce conservare il francobollo su frammento, meglio se ha l’annullo intero.
Nel caso che il collezionista sia interessato esclusivamente al francobollo lo lava separandolo dalla carta e lo conserva allo stato di usato.
Esistono però francobolli usati con timbri di favore cioè francobolli nuovi annullati al solo scopo di averli usati per la propria collezione. Questi francobolli solitamente hanno ancora la gomma al retro e degli annulli nitidi.
Annullo leggero Annullo pesante Annullo passato al retro
I francobolli usati sono valutati anche in base al tipo di annullo presente. Si preferisce un annullo leggero e si tende a scartare un annullo passato al retro.
- Sovrastampe e riuso
Un’operazione comune a molte amministrazioni postali consiste nel riutilizzare francobolli già emessi. Questa operazione solitamente viene realizzata tramite la sovrastampa di un nuovo valore, le ragioni possono essere le più diverse. Le principali sono:
La necessità di emettere francobolli con rapidità senza la stampa di nuovi valori (ad esempio a causa del cambio di tariffa).
La necessità di riutilizzare le scorte in giacenza con un nuovo valore o una moneta differente.
L’utilizzo di francobolli di altre amministrazioni con la rivalutazione del valore e il cambio di amministrazione.
In alcuni casi , rari, in mancanza di un francobollo corrispondente a una determinata tariffa si poteva tagliare a metà il francobollo pari al doppio del valore necessario.
- Francobolli Rotti e in pessime condizioni
Occorre chiarire che nella nostra collezione personale possiamo inserire tutti i francobolli che vogliamo. Ogni singolo francobollo è un pezzo di storia unico ed irripetibile indipendentemente dallo stato di conservazione. Va fatto notare che in filatelia (commercio, scambio, esposizioni) i francobolli rotti o danneggiati non hanno valore. Quali sono i francobolli rotti?
Francobolli con parti mancanti
Francobolli strappati, tagliati
Francobolli bucati
Francobolli con dentelli mancanti
Dentello
Angolo
Francobolli spelati davanti o al retro
Interi postali ritagliati
I francobolli in pessimo stato di conservazione
Francobolli con lo scotch passato al retro
Francobolli con leggera spellatura al retro
Francobolli con pieghe
Francobolli con dentello corto
- Varietà
- Gli elementi del Francobollo
- La Nazione
Tutti i francobolli sono emessi da una amministrazione postale; essi nella maggior parte dei casi fanno riferimento a uno stato.
Il nome non sempre è scritto per esteso, può capitare che:
si trovino solo le iniziali: ad esempio la Francia (RF).
un simbolo che lo sostituisce: lo stemma per lo Stato Pontificio.
il profilo del monarca: ad esempio la Gran Bretagna.
Non tutti i francobolli sono emessi da stati, esistono francobolli emessi da:
amministrazioni locali
colonie
occupazioni militari
Spesso queste amministrazioni utilizzano francobolli emessi da altri e li sovrastampano per la necessità di velocizzare il processo di stampa.
Esistono anche francobolli emessi da organizzazioni internazionali, come l’ONU che in accordo con le nazioni aderenti e stipulando accordi bilaterali fanno viaggiare i propri francobolli.
- Il Valore
Il valore nominale di un francobollo corrisponde all’importo pagato per inoltrare la corrispondenza, esclusi i francobolli di beneficenza.
Tariffa di 0,90 Fr + 0,20 di beneficenza Nella maggior parte dei casi è scritto sul francobollo in lettere o in numeri.
Francobollo dell’India britannica sovrastampato un Anna Germania 0,70 Mr
Può capitare che il valore venga stampato dalla macchinetta distributrice, su francobolli automatici, o su affrancature meccaniche, su indicazione del mittente.
Affrancatura Meccanica Francobollo Automatico
Esistono anche altre modalità che non necessitano l’indicazione diretta del valore. Un esempio è la dicitura della tariffa (2°Porto) che permette di spedire il francobollo anche in caso di variazione del valore della stessa. Un metodo simile utilizza un colore abbinato alla tariffa in questo modo si evita l’indicazione di valore ad esempio i francobolli di colore rosso sono utilizzati per le spedizioni in primo porto interno.
- La Stampa
I tipi di stampa per produrre i francobolli sono numerosi. Spesso sono difficili da distinguere tra loro se si ha solo il francobollo come fonte di informazione.
Litografia: Nella stampa litografica si utilizza una lastra in pietra che con la pressione di un torchio deposita l’inchiostro solo sulle parti del foglio che vengono stampate. Metodo rapido per la produzione del cliché.
Offset: Il procedimento di stampa in offset è derivato dalla litografia. L’immagine viene fissata fotograficamente su una lastra di zinco la quale impressiona un cilindro gommato che trasferisce l’immagine su fogli.
Serigrafia: Il sistema di stampa serigrafico avviene mediante un telaio in legno su cui viene teso un pezzo di seta. Il disegno è realizzato in negativo utilizzando sostanze collose che impregnano la seta creando zone impermeabili dall’inchiostro, mentre le altre restano permeabili. Appoggiato sulla carta il telaio è riempito d’inchiostro denso che viene spalmato mediante una spatola sulla seta e passa attraverso le zone permeabili trasferendo in tal modo il colore sulla superficie. La stampa rimane leggermente in rilievo
Stampa a rilievo (Rilievografia): Tecnica di stampa con impressione di immagini incolori e sporgenti sulla superficie della carta. L’impressione si ottiene comprimendo il foglio tra un punzone a sbalzo e uno incavo.
Tipografia: La tecnica a stampa tipografica è basata su caratteri e incisioni a rilievo utilizzando torchi e cilindri a stampa. Lascia tracce di impressione al retro e maggiore inchiostrazione sui bordi delle lettere e dei tratti. Calcografia: Sistema di stampa a mezzo di matrici metalliche incise in cavo. Si stende l’inchiostro che penetra nelle cavità mentre la superficie viene pulita con un panno o altri mezzi. Tramite l’uso di mascherine si possono usare più colori Si preme la matrice sul foglio di carta leggermente umido. La stampa si riconosce dai tratti leggermente in rilievo. Si ottiene un’ottima resa con un sistema misto calcografia offset.
Rotocalcografia: questo tipo di stampa nominata più comunemente Rotocalco è un’evoluzione tecnica della calcografia, che su macchina rotativa con l’utilizzo di cilindri recanti un’incisione ottenuta fotomeccanicamente con la tecnica del retino.
Fotocalcografia: Sistema di stampa simile a quello rotocalcografico ma eseguito con piccole macchine a fogli singoli invece che a bobine
- La dentellatura
La dentellatura è composta da file di piccoli fori o taglietti applicati tra i francobolli per facilitarne la separazione.
I primi francobolli non erano dentellati e si separavano con le forbici. Ancora oggi esistono francobolli con lati non dentellati o senza dentellatura.
Tipologie di francobolli:
Francobollo da bobina Francobollo da libretto Francobollo senza dentellatura
Esistono anche dentellature con inseriti tagli particolari:
In alcuni francobolli inglesi vi è un taglio ovale.
In alcuni francobolli argentini vi è un taglio a stella
Esistono anche francobolli con dentelli a zig zag.
Tecniche per la realizzazione delle dentellature
Dentellatura lineare. Realizzata con una fila sola di punzoni. Crea irregolarità negli angoli dei francobolli.
Dentellatura a pettine
Il punzone fora contemporaneamente tre lati del francobollo. I lato mancante viene forato dalla battuta successiva. Si possono creare discontinuità tra una battuta e l’altra.
Dentellatura a blocco. Il punzone fora in contemporanea tutti i quattro lati del francobollo, non ci sono discontinuità tra i dentelli.
- Fluorescenza e Fosforescenza
Questi due processi di stampa rendono il francobollo visibile agli “occhi” delle macchine annullatrici automatiche.
La lampada di Wood irradia una illuminazione con raggi ultravioletti che colpiscono il francobollo, la radiazione che esso riflette da il colore alla fluorescenza o alla fosforescenza.
Le sostanze chimiche fluorescenti o fosforescenti possono essere inserite: nell’impasto della carta, (risulterà fluorescente anche il retro del francobollo)
come colore aggiunto, (risulterà fluorescente solo la parte colorata).
Gli additivi chimici possono essere inseriti anche nell’inchiostro.
- La Filigrana
La filigrana è usata come sicurezza del valore postale per evitare possibili falsificazioni. Essa è stata adottata da quasi tutti gli stati e ne sono state create di diversi tipi.
L’Argentina ha utilizzato un filigrana con il sole in un disegno geometrico.
La Gran Bretagna ha utilizzato una filigrana con le iniziali del Re .
- La Carta
- La Gomma
- Gli oggetti Filatelici
- Blocchi e strisce
I blocchi e le strisce sono formati da francobolli differenti uniti insieme.
Le strisce sono formate da una fila di francobolli che possono raffigurare più immagini o un’unica immagine che viene suddivisa in più francobolli.
I blocchi pur avendo caratteristiche simili alle strisce possono avere formati diversi: 2x2, 3x2, 2x4, 6x4 ecc.
- I Foglietti
Il foglietto è un piccolo foglio emesso per scopi filatelici e contiene uno o più francobolli generalmente differenti tra loro. Ai bordi sono stampati fregi, immagini e diciture che illustrano il tema commemorato.
Il primo foglietto fu emesso in Francia nel 1925 per l’esposizione filatelica di Parigi. San Marino ha emesso il suo primo foglietto nel 1937, il Vaticano nel 1952, l’Italia nel 1985.
Un foglietto può essere composto anche da francobolli uguali a formare uno schema variegato.
- I Minifogli
Il minifoglio consiste in un piccolo foglio che contiene un numero ridotto di francobolli o serie uguali, solitamente tra i 4 e i 20 francobolli, con fregi e diciture sui margini.
Il minifoglio può avere sul bordo immagini o testi con spiegazioni, oppure può semplicemente contenere un numero limitato di francobolli in un margine bianco.
- I Fogli
Il foglio è il formato usuale nel quale vengono stampati i francobolli.
I fogli di grande formato contengono un numero variabile di francobolli: 20, 25, 50, 80, 100, ecc. I margini del foglio possono essere bianchi o contenere informazioni relative all’emissione, come ad esempio:
Numero del foglio
Valore
Numero di francobolli
Prove di colore
ecc.
- I Libretti
Il libretto è una confezione comprendente uno o più blocchi di francobolli racchiusi da una copertina in cartoncino.
Questo sistema di vendita inventato agli inizi del XX secolo si è sviluppato soprattutto nei paesi del nord Europa e nel paesi di origine anglosassone. Sul cartoncino ci sono immagini che illustrano l’emissione o descrizioni di vario tipo. All’interno i francobolli sono sistemati in strisce o blocchi di francobolli uguali o differenti.
Talvolta il cartoncino del libretto viene utilizzato per messaggi pubblicitari.
- Francobolli di Beneficenza
- I servizi Postali
- Via Aerea
- Raccomandata
- Espresso
- Recapito Autorizzato
Poi ho un dizionario filatelico e le emissioni con i dati relativi al sigolo francobollo delle emissioni di alcuni degli stati che colleziono ma sono su una matrice di Excel, ho provato a inserirla ma non "lega bene" con phtml.