TSA organizzation
Il TSA [tribunale degli accordi segretamente totali], i cui presidenti supremi sono Nicolas Mellucci, Tiziano Antonangeli e Gaia Antonangeli, è un organizzazione privata che si occupa di risolvere problematiche riguardo accordi che variano da bassa ad estrema importanza e diminuire drasticamente il numero di persone, indipendentemente da età, sesso o situazione sociale che agiscono violando alcune fondamentali regole stabilite in ambito civile. Fondata nel 2022, i creatori [detti giudici supremi] si sono ispirati al gioco di società :”Risico”, in quanto il ruolo primario dell’organizzazione è quello di calibrare le azioni di qualunque persona e prendere provvedimenti in base alla gravità dell’azione. [Il TSA agisce prima su situazioni di importanza elevata, determinate da esperti nel settore, e classificandole su una scala di diverse fasce di colori. Successivamente una volta estirpato il problema, agisce in accordo con le potenti organizzazioni economiche e politiche risolvendo problemi di accordi, spesso segreti. Il TSA si arricchisce poiché avendo accumulato in principio una grandissima quantità di materie prime rare, le vende in cambio all’ accesso ad una struttura; al giorno d’oggi ormai non rimangono strutture di cui non abbia le chiavi.] MA PERCHÉ IL TSA È COSÌ POTENTE? L’organizzazione del TSA è stata programmata comunicando in una speciale lingua sviluppata affinché gli accordi rimanessero totalmente segreti, le informazioni che si hanno sulle azioni del TSA sono molto limitate a chiunque ed al contrario, la quantità di risorse possedute da esso contro possibili nemici bastano a non creare sfidanti, gli utenti sono molto qualificati in combattimento con armi e senza, e le tecnologie sono di massima portata, dunque, con basi ovunque sul pianeta, sarebbe troppo dispendioso fare guerra a questa organizzazione. È addirittura consentito di uccudere senza provvedimenti penali, ai giudici supremi del TSA (guarda inizio pagina), ovviamente solo in caso di pericolo internazionale.] Nicolas Mellucci, che si è dimesso dalla carica nel 2023, è ora candidato all’elezione del secondo giudice supremo e probabilmente ritornerà in carica.