Tondelli Imperfetti - mostra di collage omaggio a Pier Vittorio Tondelli
Tondelli Imperfetti è una mostra itinerante di collage di Angela Caporaso ospitata in varie località; prima a Caserta, nel dicembre del 1993, presso l'Associazione Culturale Triangolodue, poi al Malachia di San Leucio nel 1994, al Ferdinand Strasse di Napoli - dove c'è stato tra l'altro un intervento della scrittrice Antonella Cilento nel dicembre del 1997 - ed infine, al Tenax di Firenze con un'intervista in diretta nazionale ad Angela Caporaso, curata da Marino Sinibaldi, su Radio3 nel corso della trasmissione Fahrenheit del 27/12/2002.
"Tondelli Imperfetti" è stata realizzata per ricordare lo scrittore emiliano Pier Vittorio Tondelli morto prematuramente nel 1991 a soli trentasei anni. E di volta in volta alla mostra si sono aggregate varie esperienze artistiche, fino a trasformare le serate inaugurali in veri e propri happening commemorativi con performance musicali, sceniche, letterarie eccetera, tutte aventi ovviamente come comune denominatore la molteplice personalità dello scrittore, i suoi romanzi e il suo tempo.
Ma ritorniamo ai collage. C’è chi a proposito di queste opere ha parlato di "visualizzazione della prosa tondelliana" volendo vedere nel veloce e forsennato assemblaggio di elementi eterogenei ( sconnessi ritagli di giornali, nitide forme geometriche, plastilina ...) posti in atto dall’autrice, gli stessi ritmi frenetici e cadenzati della scrittura tondelliana. Cosa senz’altro vera, così com’è vera la corrispondenza tra il tragico candore fanciullesco delle prime opere dello scrittore emiliano e l’elemento ludico, giocoso e tuttavia disperatamente vacuo che traspare dai collage. In poche parole il candore e la spietata rapidità coi quali si consumò l’esperienza di una generazione, quella degli anni settanta, per l’appunto gli "Altri libertini", che aveva fatto del "tutto e subito" il leitmotiv della propria esistenza.
Ed è invece la "contaminazione" il leitmotiv del nostro percorso artistico. Difatti la prima parola che possiamo usare per definire questi collage è senz’altro intermedialità. Si tratta di opere poste in bilico tra i vari media, tese soprattutto a contaminarli superando le barriere solitamente erette tra le varie espressioni artistiche. I collage contaminano infatti letteratura (con citazioni tratte da Sandro Penna, David Leavitt, Jean Genet, Yukio Mishima, André Gide) con cinema, fumetto (linus, Alan Ford, tavole di Andrea Pazienza, Dylan Dog, Topolino. ecc.), atmosfere psichedeliche, oniricità, televisione e messaggi pubblicitari (Barilla e Nutella), come a voler racchiudere in un’unica e naturale sintesi visiva il nostro complesso vivere, dopo averlo ovviamente fagocitato, registrato, digerito ed espulso, scomponendo e ricomponendo il nostro spazio in un infinito, ossessivo e logorante gioco bidimensionale.