Prosumer è una parola macedonia (portmanteau) mutuata dall'inglese, è formata dalla composizione della parola producer, con la parola consumer (in alcuni casi professional consumer). Con producer si intende chi coopera attivamente alla produzione di beni e servizi[1] mentre con consumer viene inteso colui che acquista nell'ottica di consumare il bene.[2] In particolare il professional consumer identifica colui che produce ricchezza e la fa ulteriormente incrementare, è un termine recente che però sta diventando sempre più rilevante nell'economia del consumo.[3]
- in ambito commerciale, si tende a vedere il prosumer (professional–consumer) come un preciso segmento di mercato;
- in economia, si identifica con prosumer (producer–consumer) un individuo fortemente indipendente dall'economia principale;
- in marketing, si riferisce ad un utente che svincolandosi dal classico ruolo passivo, assume un ruolo attivo nel processo che coinvolge le fasi di creazione, produzione, distribuzione e consumo. Quindi, fornisce gratuitamente contenuti che possono essere sfruttati dall'azienda stessa[1];
Il Prosumer produce l'energia che usa, la accumula e la scambia con la rete, riducendo quindi le spese per comprarla, ma anche l'inquinamento per trasportarla e stoccarla. Auto-consuma, produce, accumula in modo moderno, e nel futuro prossimo potrebbe potenzialmente rivendere gli eccessi sul libero mercato. Se tutti gli individui diventassero prosumer, alcuni pensano che si potrebbe arrestare il fenomeno di riscaldamento globale.
Il termine prosumer ha anche un'ulteriore accezione, infatti indica anche una nicchia di mercato nel campo della fotografia, del video e della registrazione Hi-Fi, relativa a prodotti in una fascia intermedia tra i modelli professionali e quelli amatoriali.
Producer e consumer
[modifica | modifica wikitesto]Differenti autori hanno fatto accenno all'idea di prosumerismo, anche se il termine si affermò solo in un secondo momento.
Nel 1972, Marshall McLuhan e Barrington Nevitt suggerirono nel loro libro Take Today[4],[2] (p. 4) che con la tecnologia elettrica, ogni consumatore sarebbe diventato un produttore.
Nel libro, The Third Wave[5], del 1980, il futurologo Alvin Toffler coniò il termine "prosumer" predicendo che i ruoli di produttore e consumatore avrebbero cominciato a fondersi e confondersi (concetto anticipato già nel libro Future Shock[6] del 1970). Toffler immaginò un mercato saturo dal momento in cui la produzione di massa di merci standardizzate cominciava a soddisfare domande basiche dei consumatori. Per continuare l'incremento dei profitti, le aziende avviarono un processo di personalizzazione di massa (cioè la produzione su larga scala di prodotti personalizzati). Tuttavia, per realizzare questo processo era necessario che i consumatori ne prendessero parte, specialmente nella fase di definizione delle caratteristiche estetiche e progettuali dei prodotti. In un certo senso è un'estensione del tipo di legame che si configura fra persone benestanti e certi fornitori di servizi professionali (come gli architetti). Toffler ha esteso queste al ventunesimo-secolo. Attraverso la sua opera Revolutionary Wealth[7] (2006), è possibile affermare che il concetto e la realtà del prosumer si sia affermata su scala mondiale, e sta avendo un impatto globale. Degna di nota è la popolarità di Toffler in Cina dove, secondo quest'ultimo, The Third Wave è il secondo libro più venduto di tutti i tempi dopo l'opera di Mao Zedong.
Don Tapscott ha ulteriormente elaborato il concetto nel suo libro del 1995 The Digital Economy[8] parlando di "Prosumption". CONCETTO DA VERIFICARE E APPROFONDIRE.
Più recentemente, nel Cluetrain Manifesto si afferma che "i mercati sono conversazioni" intendendo che con la Rivoluzione Digitale si assiste all'evoluzione da consumatore passivo a prosumer attivo all'interno del contesto della New Economy. Per esempio, Amazon.com si è affermata come azienda protagonista nell'e-commerce anche grazie alla sua abilità di costruire legami con i clienti attraverso il dialogo piuttosto che sulla vendita del singolo prodotto. Amazon supporta la collaborazione informativa fra i clienti e offre spazio per contribuire al suo sito nella forma di recensioni dei prodotti acquistati attraverso commenti scritti e/o una scala di valori che va da 1 a 5 stelle.
Nonostante le premesse, la personalizzazione di massa non ha ancora preso piede in molti settori del commercio. La maggior parte dei consumi continua ad essere passiva, come sostenuto dai critici della televisione, delle case discografiche, e dei fast food.
Non-corporate producer and consumer
[modifica | modifica wikitesto]Una specifica definizione di prosumer sta emergendo soprattutto all'interno dei gruppi di attivisti o nei movimenti grassroots. I ruoli di produttori e di consumatori si integrano per escludere (o almeno ridurre) la produzione delle multinazionali. Invece di generare profitti crescenti cooperando alla produzione di merci a valore aggiunto, i produttori vorrebbero ridurre gli input utili all'accrescimento del valore derivante dai loro suggerimenti.
Vi sono alcune tendenze e parecchi movimenti esterni all'economia che hanno adottato il concetto di prosumer nella loro terminologia e nelle loro tecniche che includono un approccio fai da te come strumento per l'autosufficienza economica o come un semplice modo per sopravvivere alla riduzione salariale su scala globale.
Alcuni esempi di movimenti che ambiscono a obiettivi personali, sociali, o ecologici attraverso un approccio prosumer sono:
- produzione del proprio cibo,
- riparazione dei vestiti e manufatti invece dell'acquisto di nuovi,
- suonare gli strumenti musicali invece di ascoltare musica registrata,
- utilizzo dei nuovi media per la creazione e la distribuzione di informazione alternativa (come Indymedia) rifiutando la cultura di massa generata dalla concentrazione della proprietà dei media,
- reti sociali alternative.
- ^ produttóre in Vocabolario - Treccani, su www.treccani.it. URL consultato il 21 aprile 2021.
- ^ consumatóre in Vocabolario - Treccani, su www.treccani.it. URL consultato il 21 aprile 2021.
- ^ Diamo un’occhiata al Professional Consumer, su abcrisparmio.soldionline.it. URL consultato il 21 aprile 2021.
- ^ Marshall McLuhan, Take today; the executive as dropout, Harcourt Brace Jovanovich, 1972, ISBN 0-15-187830-7, OCLC 324314. URL consultato il 22 aprile 2021.
- ^ Alvin Toffler, The third wave, Bantam Books, 1981, ISBN 0-553-14431-6, OCLC 7213361. URL consultato il 22 aprile 2021.
- ^ Alvin Toffler, Future shock, 1970, ISBN 0-553-27737-5, OCLC 87496. URL consultato il 22 aprile 2021.
- ^ Alvin Toffler, Revolutionary wealth, 1st ed, Knopf, 2006, ISBN 0-375-40174-1, OCLC 61353112. URL consultato il 22 aprile 2021.
- ^ Don Tapscott, The digital economy : rethinking promise and peril in the age of networked intelligence, 20th anniversary edition, 2015, ISBN 978-0-07-183555-8, OCLC 876003415. URL consultato il 22 aprile 2021.