E se Moodle fosse un libro?
[modifica | modifica wikitesto]Dopo aver visto l'avviso di cancellazione, come prima cosa mi sono andato a rileggere la voce che avevo scritto/tradotto 5 anni fa e ho visto che Lepido è stato quantomeno ingenuo nel proporla su Teknopedia in quel modo. Lui (io) ragionava sul fatto che Moodle era un software importantissimo nell'ambito didattico e "ovviamente" lo doveva essere anche il suo autore. Stiamo parlando di un informatico che ha scritto e sta contribuendo a mantenere con il suo team una piattaforma open source rivolta alla didattica, diffusa in tutto il mondo. Per capire la tipologia del personaggio, potrei paragonarlo in piccolo a Jimmy Wales con la sua Teknopedia (attenzione: non sto facendo una affermazione di rilevanza per analogia, sto mostrando semplicemente da che parte bisogna guardare per capire l'attività di Dougiamas).
Dicevo ingenuità dell'autore principale (sempre io), perché se Teknopedia e il suo software è enormemente mainstream, certo Moodle non lo è, relegato com'è nell'ambito molto più specialistico della didattica accademica e scolastica. La voce avrebbe dovuto quindi tenerne conto e spiegare meglio perché Martin Dougiamas sia enciclopedico, senza darlo per scontato.
In questo caso bisogna dare un'occhiata ai famigerati criteri e ovviamente un autore di una piattaforma software non è elencato nei criteri specifici di enciclopedicità. Ma se paragonassi Martin Dougiamas ad uno scrittore e la sua opera (Moodle) ad un suo libro? Un autore è da considerarsi enciclopedico se almeno una sua opera è enciclopedica, rispecchiando questi criteri. Tralasciando per ora il punto 1, l'opera Moodle è stata tradotta in decine di lingue (punto 2), ma potreste obiettare che non c'è un editore indipendente perché è scaricabile gratuitamente dal sito ufficiale. È stato però senz'altro oggetto di lavori di critica indipendenti e organici (punto 3): quanti libri e manuali sono stati scritti in tutto il mondo su Moodle e sulle sue varie edizioni? Centinaia? Forse.
Ha venduto un elevato numero di copie nel tempo? (punto 4) Be' "venduto" per una piattaforma open source è una parola grossa :-) ma senz'altro esistono centinaia di istanze di Moodle tra le università e le scuole superiori italiane, probabilmente sono migliaia nel mondo e gli studenti coinvolti nel loro utilizzo sono milioni ogni anno.
C'è da dire che fino a questa versione dei criteri c'era anche un punto che affermava che un autore è enciclopedico "se un suo testo è adottato come manuale di studio in più università statali, [...] oppure è un testo citato in molte pubblicazioni di livello universitario e/o monografie e/o altri saggi" e la sua eliminazione è un peccato: se me ne fossi accorto sarei stato contrario alla rimozione del criterio, perché penalizza un po' troppo il settore specifico della didattica scolastica e universitaria, demandando la decisione da un'altra parte (i progetti tematici) senza l'automatismo dell'enciclopedicità. Se un'opera rivolta alla didattica è stata adottata da migliaia tra università e scuole superiori nel mondo, perché il suo autore non dovrebbe essere automaticamente enciclopedico? Io posso parlare per l'Università di Bologna (ma anche tante altre università e scuole italiane sono messe come lei). Unibo ha un'istanza Moodle per la pubblicazione dei materiali didattici e per tutti i corsi on-line gestiti dai singoli docenti e un'altra da cui dipendono tutti gli esami informatizzati sostenuti dagli studenti dell'ateneo, senza contare le varie altre istanze gestite direttamente dai dipartimenti e dai centri, e tutto questo l'ha fatto Dougiamas, che con il suo team continua a distribuire aggiornamenti (edizioni) anno dopo anno.
Come ho scritto, ho tralasciato il punto 1: non ho idea se Moodle sia stato premiato, ma Dougiamas lo è stato per la sua opera, come riportato in voce. Qual è però il problema? L'università e la didattica in genere sono ambienti ristretti, dove anche i premi conferiti sono specifici di quegli ambienti; stiamo cioè parlando di dottorati onorari conferitigli da alcune università europee per quanto ha fatto. Certo questo potrebbe essere poco per il pensiero mainstream, ma aggiunto a tutto il resto potrebbe far spostare l'ago della bilancia verso l'enciclopedicità della voce.
In definitiva, se Dougiamas fosse un autore e Moodle una sua opera (e in fondo lo è) sarebbe a mio avviso automaticamente enciclopedico. Sempre a mio avviso non bisogna guardare quello che fanno le altre versioni di Teknopedia: se gli anglofoni hanno preferito inserire solamente un paragrafo sull'autore nella voce di Moodle, deve rimanere un loro problema :-) per come la penso io la "nostra" voce è senz'altro migliorabile, ma sarebbe un peccato cancellarla o trasformarla in un mero redirect.