Michele Rossi (saggista)
[modifica | modifica wikitesto]Michele Rossi (Chiusi, 15 dicembre 1969) è un letterato, saggista e organizzatore di eventi culturali e artistici.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Michele Rossi ha alle spalle una solida formazione umanistica: due lauree (Giurisprudenza e Lettere moderne), una specializzazione in "Problemi e metodi della ricerca storica", un dottorato internazionale (Università degli Studi di Firenze – Université Paris Sorbonne – Rheinische Friedrich-Wilhelms-Universität Bonn) di ricerca in Letteratura italiana. Allievo del Prof. Marino Biondi, è stato cultore della materia presso la Facoltà di lettere e Filosofia di Firenze. Attualmente, oltre a dedicarsi agli studi letterari e all’attività editoriale, lavora all’Assessorato alla cultura del Comune di Firenze dove si occupa dell'organizzazione degli eventi artistici e delle rassegne culturali della città.
Nei suoi libri si occupa prevalentemente di autori e temi della letteratura italiana del Novecento e della cultura contemporanea, con un innovativo approccio critico trasversale, in bilico tra la letteratura e la storiografia e un’inedita apertura verso molteplici espressioni culturali: dalla prosa alla poesia, dalla carta stampata alla televisione, dal cinema alla musica.
È autore di due significative e dotte monografie: Una sola moltitudine. Saggio sull’identità italiana (2012), un’ampia e rigorosa disamina degli elementi costitutivi dell’identità italiana, insieme un atlante e un lessico, oltre che un’attenta riflessione sui principali nuclei identitari che hanno preso forma nel corso di una storia millenaria; Italiani ieri e oggi. Letteratura e storia repubblicana (2013), distribuito in migliaia di copie dalla Fondazione Achille e Giulia Boroli presso le scuole medie superiori italiane, è un’originale ricostruzione dei passaggi chiave della storia repubblicana puntando sulla straordinaria capacità evocativa della letteratura (da L’Orologio di Carlo Levi a Troppo paradisi di Walter Siti) e sulla sua inimitabile facoltà di fotografare i chiaroscuri dei principali avvenimenti politici e sociali, e le mutazioni individuali e collettive degli ultimi anni.
Il libro che ha fatto conoscere l’autore toscano al più vasto pubblico è stata la biografia di Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni ("Quello che deve accadere, accade. Storia di Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni", 2014), un avvincente racconto di due straordinarie avventure umane prima che artistiche, frutto di un pluriennale lavoro e di una grande passione per la loro musica.
Tra i suoi lavori editi: Poeti del secondo Novecento. Per una rilettura dei classici, incluso nell’antologia Letteratura italiana contemporanea. Antologia del nuovo millennio (Edizioni Helicon, 2015) e Liturgia della parola antica nel Breviario partigiano curato da Massimo Zamboni e allegato all’omonimo lavoro discografico del gruppo indie-rock Post-CSI, pubblicato per la Festa della Liberazione del 2015.
Si è occupato della figura di Fabrizio De André, con vari progetti. Ha partecipato all’organizzazione, in collaborazione con il Teatro Nazionale della Toscana, la Fondazione Fabrizio De Andrè e Radio Popolare, del concerto-evento Cento anni di Spoon River, realizzato presso il cimitero delle Porte Sante e la basilica di San Miniato di Firenze l’11 settembre 2016 (tra gli ospiti della serata Morgan, Mauro Ermanno Giovanardi, Peppe Servillo, Gabriele Lavia, Iaia Forte, Maurizio Lombardi). È autore di Ma quanta strada bisogna fare per non «diventare così coglioni/ da non riuscire più a capire/ che non ci sono poteri buoni»? Storia di un impiegato di Fabrizio De André: un’attenta riflessione sul movimento del Sessantotto a partire dal pensiero libertario e dal disco ‘più politico’ del cantautore genovese, saggio ricompreso nel volume collettivo Il ’68: costruzione e decostruzione di un mito, a cura di Sandro De Nobile (Solfanelli, 2018). Ha, infine, scritto alcuni testi per lo spettacolo Libertà l’ho vista svegliarsi ogni volta che ho suonato…(2019), replicato più luoghi, anche all'Anfiteatro Romano di Fiesole, dagli studenti del Liceo Musicale Alberti-Dante di Firenze, curato da Maria Elena Romanazzi e patrocinato dalla Fondazione Fabrizio De André.
Il suo ultimo libro, Lottare per scelta. C’era una volta la Resistenza (Helicon, 2019), è dedicato alla guerra civile per imperversò nel suolo italico dal 1943-1945, ricostruita ricorrendo alla maggiore storiografia del Novecento e soprattutto ai romanzi scritti sia partigiani che da repubblichini, concedendo equanime spazio alla letteratura dei vincitori e dei vinti: è un saggio sui principali eventi e protagonisti dell’epopea resistenziale e dell’ultimo fascismo, ma soprattutto è la descrizione dei sentimenti contrastanti che spinsero la minoranza degli italiani, ribelli e saloini, a lottare gli uni contro gli altri, e i più a rimanere in mezzo ai due fuochi in attesa della fine della guerra, senza scegliere da che parte stare.
È ideatore e curatore, per la casa editrice Helicon, della collana “Occhio di bue” dedicata alle opere in ombra di grandi autori della letteratura italiana dell’Otto e Novecento, cadute nel dimenticatoio come alcuni scrittori della illustre tradizione letteraria. Ad oggi sono usciti otto volumi:
- Guido Da Verona, Il giorno del mio funerale, con postfazione di Andrea Pellegrini (2016)
- Vincenzo Cardarelli, Astrid ovvero temporale d'estate, con postfazione di Andrea Pellegrini (2017)
- Alfredo Panzini, Che cosa è l'amore? con postfazione di Michele Rossi (2017)
- Mario Mariani, La cinematografia di Geova e altre novelle, a cura e con una postazione di Andrea Pellegrini (2017)
- Federigo Tozzi, Racconti dell’io, con postfazione di Marco Menicacci (2017)
- Ferdinando Martini, Il mio Giuseppe Giusti, a cura e con postfazione di Simone Fagioli (2018)
- Luciano Zuccoli, L’ingenuo, a cura e con postfazione di Enrico Tiozzo (2019)
- Ugo Foscolo, Le donne italiane, testo in lingua inglese tradotto da Silvia Franzoni e a cura di Andrea Pellegrini (2019)
Dal 2015 è membro della Giuria del Premio Internazionale Casentino.
Dal 2017 è membro della Giuria del Premio Letterario La Ginestra - Firenze.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Primavera hitleriana. Il diavolo sull’Arno. 9 maggio 1938, in «La Casa dei Doganieri - Rivista di libri, lettere, arti », n. 2-3, maggio-dicembre 2009 ISSN 2035-1119
- Alfredo Panzini. Il demone della modernità e il talismano dell’idillica classicità, nell’opera collettiva ''Atlante delle culture letterarie in Emilia-Romagna dall’Ottocento al contemporaneo'', curata da Piero Pieri, Clueb, Bologna 2010 ISBN 978-88-491-3319-6
- «Produci, consuma, crepa». L’ultima avanguardia: i CCCP Fedeli alla Linea, in «La Casa dei Doganieri – Rivista di libri, lettere, arti», n. 1, gennaio-novembre 2010 ISSN 2035-1119
- Una sola moltitudine. Saggio sull’identità italiana, Rubbettino, Soveria Mannelli (Cz) 2012 ISBN 978-88-498-3313-3
- Italiani ieri e oggi. Letteratura e storia repubblicana, collana “Homo Sapiens”, Fondazione Boroli, Milano 2012 (distribuito nel 2013)
- Quello che deve accadere, accade. Storia di Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni, Giunti, Firenze 2014 ISBN 978-88-09-78888-6
- Breve e lunga conversazione sul mondo della Corte Transumante di Nasseta, Saga, Punk. Premesse e divulgazioni popolari con e di Michele Rossi, di Graziella Balestrieri, rubrica “Spike” su www.satisfiction.it, luglio 2014
- Poeti del secondo Novecento: per una rilettura dei classici, nel volume "Letteratura italiana contemporanea. Antologia del nuovo millennio", Helicon, Arezzo 2015 ISBN 978-88-6466-289-3
- Liturgia della parola antica, in "Breviario Partigiano", a cura di Massimo Zamboni, La Nuova Tipolito, Felina (RE) 2015
- Rileggendo Racconto d’autunno di Tommaso Landolfi, in "La letteratura della letteratura", a cura di Aldo Maria Morace e Alessio Giannanti, voll. 2, Edizioni ETS, Pisa 2017, tomo II, pp. 23-34
- Lo scrittore che pensava troppo, postfazione al volume Alfredo Panzini, Che cosa è l'amore?, a cura di Michele Rossi, Helicon, Arezzo 2017 ISBN 978-88-6466-451-4
- Ma quanta strada bisogna fare per non «diventare così coglioni/ da non riuscire più a capire/ che non ci sono poteri buoni»? Storia di un impiegato di Fabrizio De André, incluso nel volume collettivo "Il ’68: costruzione e decostruzione di un mito", a cura di Sandro De Nobile, Solfanelli, Chieti 2018 ISBN 978-88-3505-096-4
- Lottare per scelta. C’era una volta la Resistenza, Helicon, Arezzo 2019 ISBN 978-88-6466-629-7
- «Dio è morto e anche le edicole non se la passano bene». L’importanza di essere critici, incluso nel volume Storie e passioni letterarie. Studi in onore di Marino Biondi, a cura di Alice Cencetti, Giovanni Capecchi e Erika Bertelli, Edizioni Helicon, Arezzo 2019, pp. 493-511 ISBN 978-88-6466-666-2
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- Una sola moltitudine. Saggio sull’identità italiana - Fiorino di bronzo al XXXI Premio Letterario Internazionale Firenze - Sezione saggistica edita.
- Una sola moltitudine. Saggio sull’identità italiana - Premio Letterario Internazionale Nabokov per la saggistica 2013.
- Lottare per scelta. C’era una volta la Resistenza Italiana - Fiorino d’argento del XXXVII Premio Letterario Internazionale Firenze - Sezione saggistica edita.
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