Tunnel dello stretto di Corea | |
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(JA) 日韓トンネル (KO) 한일 해저 터널 | |
Rotte proposte per il tunnel sottomarino | |
Tipo | Ferroviario e autostradale |
Nome ufficiale | (JA) 日韓トンネル (KO) 한일 해저 터널 |
Stati | Corea del Sud Giappone |
Localizzazione | Stretto di Corea |
Portali | Karatsu - Busan o Geoje |
Lunghezza | 209−231[1] km |
Costi di costruzione | 100.000.000.000 ₩[1] |
Annotazioni | |
in fase di discussione | |
Il tunnel dello stretto di Corea è un ipotetico tunnel che dovrebbe collegare il Giappone e la Corea del Sud per via sottomarina, attraversando lo stretto di Corea e utilizzando le isole di Iki e Tsushima come punti di appoggio. La galleria si estenderebbe per una lunghezza di oltre 200 km (120 mi) e servirebbe una parte del traffico merci, oltre ad alcuni dei circa 20 000 passeggeri che viaggiano quotidianamente tra i due paesi.[2]
La proposta, discussa a intermittenza dal 1917 fino ai primi anni '40,[3][4] è stata oggetto di nuove discussioni solo dal 2008, quando un gruppo di legislatori giapponesi ha istituito un nuovo comitato per perseguirla.[5] In seguito, entrambi i paesi hanno formato un gruppo di studio all'inizio del 2009.[6]
Tuttavia, nel maggio 2022, in un'intervista condotta dai media giapponesi nelle aree urbane dove potrebbero essere situati gli ingressi del tunnel, i cittadini giapponesi e sudcoreani intervistati hanno mostrato un atteggiamento piuttosto freddo nei confronti del progetto.[7] Inoltre, la Chiesa dell'unificazione, storica sostenitrice della costruzione del tunnel, è stata coinvolta in uno scandalo legato all'assassinio dell'ex primo ministro giapponese Shinzō Abe nel luglio 2022, il che ha ulteriormente ridotto il sostegno del Giappone all'iniziativa.[8]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Le origini
[modifica | modifica wikitesto]Una delle prime discussioni sull'idea di un tunnel fu condotta nel 1917 dal capo di stato maggiore dell'Esercito imperiale giapponese e futuro primo ministro Kuniaki Koiso.[3] Un'altra proposta riguardante questo progetto emerse verso la fine degli anni '30 e fu presentata come parte della Ferrovia Orientale Cinese. Nel 1938, il Ministero delle comunicazioni giapponese decise di avviare uno studio preliminare dei fondali marini tra il Giappone e la Corea. Durante la seconda guerra mondiale, il governo continuò attivamente a perseguire l'idea di collegare il paese alla penisola coreana e, successivamente, al resto del continente asiatico.[9]
Nel 1939, un funzionario delle Ferrovie del Governo del Giappone, Yumoto Noboru, parlò nel suo libro di una linea ferroviaria trans-eurasiatica che avrebbe potuto collegare il Giappone ai suoi partner dell'Asse e propose la costruzione di un tunnel sottomarino per collegare il Giappone alla Corea del Sud tramite l'isola di Tsushima.[4] Un tale collegamento, combinando una via sottomarina e una terrestre, avrebbe aiutato a mantenere le comunicazioni e gli scambi da e verso l'Europa durante la guerra del Pacifico. L'idea fu studiata seriamente a partire dal 1941.[4]
Nel settembre 1940, il Gabinetto del Giappone pubblicò il suo Piano di sviluppo territoriale nazionale, che delineava le sue visioni per lo sviluppo a lungo termine dei territori occupati in Asia. Questo piano fu perfezionato dopo l'inizio delle ostilità con gli Stati Uniti d'America, puntando all'aumento dei legami geopolitici ed etnici con il continente asiatico tramite l'espansione della rete ferroviaria e marittima, con particolare attenzione a un collegamento terrestre con la penisola coreana. Per raggiungere questi obiettivi, furono ideati i primi prototipi di treni Shinkansen, al fine di integrare le economie coloniali, garantire il trasporto di materiale bellico e di altre forniture necessarie da e verso l'isola madre. Il piano di sviluppo del sistema ferroviario dangan ressha ("treno ad alta velocità") fu proposto dall'ingegnere capo ferroviario Shima Yasujiro, che ideò l'idea di un collegamento tra Tokyo, la Corea e la Cina.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Shin Seung-min, Is a Korea-Japan undersea tunnel possible?, su International Highway Foundation, dicembre 2018. URL consultato il 15 giugno 2024.
- ^ (EN) Do Je-hae, Korea-Japan Tunnel Project Faces Hurdles, su The Korea Times, 24 gennaio 2010. URL consultato il 15 giugno 2024 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2012).
- ^ a b (EN) Hiroshi Osedo, Japan to link to South Korea via undersea tunnels, su The Courier-Mail, 20 marzo 2008. URL consultato il 15 giugno 2024 (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2009).
- ^ a b c (EN) Charles K. Armstrong, Gilbert Rozman e Samuel S. Kim, Korea at the Center: Dynamics of Regionalism in Northeast Asia, M.E. Sharpe, 15 dicembre 2005, ISBN 978-0-7656-3162-6. URL consultato il 15 giugno 2024.
- ^ (EN) Isabel Reynolds, Japan lawmakers want "peace tunnel" to South Korea, su El Economista, 15 febbraio 2008. URL consultato il 15 giugno 2024.
- ^ (EN) Korea-Japan Tunnel Finally in Sight, su The Chosun Ilbo, 21 febbraio 2009. URL consultato il 15 giugno 2024 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2009).
- ^ (JA) FNNプライムオンライン, 衝撃計画!日韓トンネルって何?九州には穴…【しらべてみたら】, su YouTube, 3 maggio 2022. URL consultato il 16 giugno 2024.
- ^ (EN) Richard Lloyd Parry, Moonies’ Japan-Korea tunnel dream thwarted after Abe murder, su The Times, 15 giugno 2024. URL consultato il 15 giugno 2024.
- ^ (EN) Japan Planning Tunnel 80 Miles Long to Korea, in The New York Times, 21 dicembre 1938. URL consultato il 15 giugno 2024.