Muelleriella crassifolia | |
---|---|
![]() | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Bryobiotina |
Divisione | Bryophyta |
Classe | Bryopsida |
Sottoclasse | Bryidae |
Ordine | Orthotrichales |
Famiglia | Orthotrichaceae |
Genere | Muelleriella |
Specie | Muelleriella crassifolia |
Nomenclatura binomiale | |
Muelleriella crassifolia (Hook. f. & Wilson) Dusén, 202 |
Muelleriella crassifolia (Hook. f. & Wilson) Dusén è un muschio della famiglia Orthotrichaceae, inizialmente descritto come Orthotrichum crassifolium Hook. f. & Wilson, 1844.[1]
Fu scoperto nel gennaio del 2017, nel corso della trentaseiesima spedizione scientifica indiana, alla quale presero parte alcuni botanici della Central University of Punjab e del DAV College di Bathinda, nello stato federato del Punjab, in India, diretti da Felix Bast.[2][3]
I primi esemplari furono raccolti nella regione dell'Antartide Orientale presso l'oasi dei Colli Larsemann, lungo la costa di Ingrid Christensen, sul fianco sud-orientale della Baia di Prydz, nella Terra della Principessa Elisabetta.[2][4]
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il muschio, di medie dimensioni, si sviluppa prevalente in colonie. I fusticini (caulidi),[5] eretti e non ramificati, sono alti da 1,5 cm a 3,0 cm, di colore verde scuro nella parte inferiore e marrone superiormente. I rizoidi sono fibrosi, lisci e ramificati e non sono distribuiti capillarmente. Le foglioline vegetative (phyllidia)[6] hanno la forma ovato-lanceolata, con apici lungamente acuminati e le basi decorrenti. Il margine fogliare è leggermente riflesso e finemente seghettato (serrulato) in corrispondenza dell'apice. La nervatura principale (costa) è percorrente e molto robusta. La lamina fogliare è formata da un singolo strato di cellule sottili, sub-rettangolari che si restringono e si allungano verso i margini del phyllidium, mentre diventano sub-romboidali verso la costa.[7][8]
Come in tutte le briofite, il ciclo ontogenetico è aplodiplonte isosporeo, con alternanza di generazione antitetica eteromorfa e prevalenza della generazione gametofitica (aploide) su quella sporofitica (diploide)[9] che, in questa specie, non è nota.[10]
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]L'areale di B. bharatiense rientra nel Settore E (da 60°E a 90°E) dell'Antarctic Botanical Zone.[11] Specificatamente è stato rinvenuto sui Colli Larsemann, dove è ubicata la località tipo (69°22.910’S, 76*07.258’E) e in alcune isole della Baia di Prydz, la Fisher island (69°23′30″S e 76°15′27″E) e la McLeod Island (69°22′02″S e 76°08′25″E).[10]
Il muschio si sviluppa prevalentemente nei siti, attuali o antichi, di riproduzione dei pinguini. Qui, per il clima rigido e l'assenza di organismi coprofagi, il guano deposto da questi uccelli marini non si decompone garantendo, con la sua elevata concentrazione di nitrati, quell'apporto di azoto, la cui mancanza è uno dei principali fattori limitanti la crescita del muschio.[12]
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Cfr. Tropicos, 2024.
- ^ a b Cfr. Rehman et al., 2021, p. 288.
- ^ Il B. bharatiense è la prima pianta, appartenente a nuova specie, scoperta da ricercatori indiani dal 1984, da quando cioè l'India è presente sul continente antartico con proprie stazioni di ricerca (cfr. Biswas, 2021).
- ^ L'olotipo è depositato nel Janaki Ammal Herbarium (RRLH) presso l'Indian Institute of Integrative Medicine, di Jammu, nel territorio dell'unione indiana di Jammu e Kashmir, in India (cfr. Rehman et al., 2021, p. 288).
- ^ Cfr. Colacino, 2005, p. 66.
- ^ Cfr. Colacino, 2005, p. 82.
- ^ Cfr. Rehman et al., 2021, p. 286 e p. 288.
- ^ Nella descrizione sono riportati solo quei caratteri sinapomorfici che differenziano B. bharatiense dalle specie più simili di muschi antartici. Si tratta delle quattro specie del genere Bryum, B. pseudotriquetrum,(Hedw.) G.Gaertn., B.Mey. & Scherb., B. pseudotriquetrum var. bimum (Brid.) Lilj., B. argenteum Hedw. e B. amblyodon Mull. Hal. (cfr. Rehman et al., 2021, p. 286, tab. 3).
- ^ Cfr. Giada Cordoni, Raffaella Grassi, Lorenzo Peruzzi & Fancesco Roma-Marzio, La riproduzione nelle piante terrestri (PDF), su Piano Nazionale Laure Scientifiche, Orto e Museo botanico Università di Pisa.
- ^ a b Cfr. Rehman et al., 2021, p. 284.
- ^ L'Antarctic Botanical Zone, così definita dal briologo irlandese Stanley Wilson Greene nel 1964, include l'intero Continente antartico, l'insieme dei mari che lo circondano, entro il parallelo di latitudine 60°S, le isole vulcaniche sub-antartiche dell'arcipelago delle Sandwich Australi e l'isola, anch'essa vulcanica, di Bouvet. La zona è unica nel suo genere per essere la maggiore area al mondo ad avere una flora costituita pressoché interamente da crittogame (cfr. Greene et al., 1970, p. 3).
- ^ Cfr. Rehman et al., 2021, pp. 283-284.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Joseph Dalton Hooker & William Wilson, Musci Antarctici; being Characters with brief descriptions of the new species of Mosses discovered during the voyage of H.M. Discovery Ships, Erebus and Terror, in the Southern Circumpolar Regions, together with those of Tasmania and New Zealand. Orthotrichum crassifolium nov. sp., in The London journal of botany, III, London, Hippolyte Bailliere Publisher, 1944, pp. 546-547.
- Francesca Carucci, Filogenesi molecolare del genere Cirsium Mill. sect. Eriolepis (Cass.) Dumort. (Tesi di Dottorato di ricerca in Biologia Avanzata), Napoli, Università degli studi di Napoli Federico II, 30 novembre 2011, pp. 1-149, DOI:10.6092/UNINA/FEDOA/8769.
- Carmine Colacino, Versione italiana annotata del Glossarium Polyglottum Bryologiae, in Delpinoa, vol. 47, Napoli, Orto botanico di Napoli, ottobre 2007, pp. 57-110.
- Stanley Wilson Greene, Doroty M. Greene, P. D. Brown, & Jane M. Pacey, Antarctic Moss Flora - I - The Genera Andreaea, Pohlia, Polytrichum, Psilopilum and Sarconeurum (PDF), in British Antarctic Survey Scientific Reports, vol. 64, London, British Antarctic Survey, 1970, pp. 1-118.
- Ryszard Ochyra, Ronald I. Lewis Smith & Halina Bednarek-Ochyra, The Illustrated Moss Flora of Antarctica, 1ª ed., Cambridge University Press, 29 dicembre 2008, pp. 1-704, ISBN 978-0521-81402-7.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]{{interprogetto
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Muelleriella crassifolia (Hook. f. & Wilson) Dusén, su Tropicos.org. Missouri Botanical Garden.
- Bryum bharatiense W.U. Rehman, K. Gupta & Bast, su WFO Plant List.
- Soutik Biswas, India discovers new plant species in Antarctica, su BBC, July 2021.
- New plant species discovered in Antarctica, su nature india, 30 August 2021.
portale|botanica|Ambiente|Antartide Categoria:Flora dell'Antartide Categoria:Briofite
Orthotrichum crassifolium