Santa Maria della Purificazione (Chiesa Nuova) (Caronnno Pertusella)
È una piccola chiesa rinascimentale che nei secoli ha mantenuto la pianta originaria. Situata al centro di Caronno custodisce un pregevole ciclo pittorico del Rinascimento lombardo, dedicato alla Vergine.
Costruita a partire dal 1483, la chiesa venne inaugurata il 21 aprile del 1500, per volere di Giorgio Turri e Gerolamo Spaldi, fondatori di una confraternita dedita alle opere di carità. Nel 1596 il Cardinal Federigo Borromeo, trasformò la cappellania (ente ecclesiastico costituito in seguito a donazione o lascito da parte di un fedele, le cui rendite sono destinate al culto) in coadiutoria; il sacerdote da allora ebbe il compito di aiutare il parroco. Gli abitanti mantennero sempre il diritto di nomina del sacerdote, eleggendolo tra due candidati proposti dalla curia; in quell’occasione il comune convocava i capifamiglia e gestiva le elezioni. L’ultimo coadiutore venne eletto nel 1887.
La chiesa nacque come chiesa della “Scuola di carità”, una confraternita di laici con intenti caritativi: solidarietà per i poveri ma anche attenzione ai piccoli della comunità; in Chiesa Nuova, infatti, si teneva, fin dal suo sorgere per volere di San Carlo, la Dottrina Cristiana per i fanciulli.
La Chiesa Nuova, dedicata a Maria, rievoca alcuni episodi della Sua vita.
Nel corso del Cinquecento fu costruito il campanile (1545).
La cappella absidale ospita la Pala d'altare con la "Presentazione di Gesù al Tempio" attribuita a Bernardino Campi (1558).
Gli affreschi sono di Gian Paolo Lomazzo (1566): la lunetta con “Lo sposalizio della Vergine”, La “Natività”, (sulla parete di destra) l’“Adorazione dei Magi” e la lunetta con “Fuga in Egitto” (sulla parete di sinistra); nella volta i quattro evangelisti.
Gli affreschi del arcone sono attribuiti a un artista della cerchia di Giovan Battista De Advocatis.
Nel 1927 sono state aperte in ogni campata le ampie finestre .
Di aspetto semplice ha tuttavia i caratteri dell’architettura rinascimentale e i riferimenti formali all’architettura classica: il grande timpano che corona la facciata e quelli minori posti alla sommità dei portali, la grande finestra a tutto sesto sul fronte, le lesene che sostengono la cornice alla sommità delle pareti.
Sulla navata si affacciano due cappelle laterali e il complesso absidale. Nella cappella di sinistra è affrescato il martirio di Santa Caterina.
Nelle pareti dell’abside due porte speculari conducono alla sacrestia e al campanile che è un punto di riferimento visivo di particolare suggestione.