I Giardini del Diavolo è il nome dato da Erwin Rommel, comandante degli Afrika Korps tedeschi durante la seconda guerra mondiale, ai grovigli difensivi di filo spinato e mine che proteggevano le posizioni difensive dell'Asse durante la seconda battaglia di El Alamein alla fine del 1942, che si estendeva dalla costa mediterranea fino alla Depressione di Qattara[1][2]
Prima dell'attacco britannico, il comandante dell'Ottava Armata Britannica, il generale Bernard Montgomery, programmò la bonifica di corridoi lungo i campi minati attraverso i quali passare nelle posizioni dell'Asse. Furono usati carri armati Scorpion dotati di flagelli rotanti per far esplodere le mine, ma essi non funzionavano bene e si dovette ricorrere alla bonifica manuale.
Si stima siano 17.5 milioni le mine sepolte durante la Seconda Guerra Mondiale che hanno provocato negli anni successivi varie vittime[3].
- ^ storiestoria.wordpress.com, https://storiestoria.wordpress.com/tag/i-giardini-del-diavolo-a-el-alamein/ .
- ^ (EN) Sixty years on and the El Alamein armaments still maim, su telegraph.co.uk.(EN) Sixty years on and the El Alamein armaments still maim, su telegraph.co.uk (archiviato dall'url originale il 31 luglio 2010).
- ^ Lo Stato islamico alla ricerca delle mine di Hitler, su ilgiornale.it.