Uno scherzo (o burla o anche beffa)[1] è una situazione creata per produrre un effetto umoristico o comico prendendosi gioco di qualcuno,[2] oppure è un semplice parlare per il gusto del divertimento, senza dare l'importanza normale alle parole.[3]
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Lo scherzo, modo di agire non impegnato ma simpatico, benevolo nei bambini, spesso più pericoloso e imprudente negli adulti[4] si distingue dalla barzelletta in quanto questa è una semplice storia umoristica che si racconta di solito nel corso di una conversazione[5] e dalla bufala, (parola d'origine romanesca, in inglese hoax), o panzana, notizia, oggetto o situazione incredibile e irreale, che può essere oggetto di riso o anche d'indisposizione.[6]
Letteratura
[modifica | modifica wikitesto]In letteratura si possono trovare burle in diversi luoghi, ma soprattutto in contesti "bassi" o carnevaleschi.
Una delle prime e più significative "burle" della letteratura è considerata quella di Ulisse ai danni di Polifemo in Odissea, IX.
La novella aveva spesso per oggetto una burla[7] e questo elemento si rirova spesso nel Decameron di Giovanni Boccaccio, soprattutto nella settima e nell'ottava giornata.
Una sua variante prende il nome di di facezia tra cui le celebri Facezie del Pievano Arlotto.
Anche nella favola è spesso presente una burla: da Fedro (con la burla e controburla tra volpe e cicogna), a Giulio Cesare Croce, che fa ordire beffe "argute" a Bertoldo. Celebri, sempre nell'ambito della letteratura per ragazzi, le burle di Gianburrasca (il personaggio creato da Vamba).
La poesia burlesca ebbe agli inizi (Cecco Angiolieri) un tono esternamente popolareggiante, ma in realtà è basata su un contesto culturale più elevato. Degenerò poi spesso su un livello più scurrile.[8]
Nel Novecento, scherzi celebri sono quelli di Moscarda (in Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello) e la burla riuscita di Italo Svevo.
Fuori dalla letteratura italiana, si ricordano il Till Eulenspiegel (libro anonimo e popolarissimo in Germania in cui un contadino si fa beffe di artigiani e borghesi), il Gargantua e Pantagruel di Rabelais, il Don Chisciotte di Cervantes.
Uno scherzo che rientra parzialmente nell'ambito letterario è il cosiddetto Affare Sokal: uno scherzo/esperimento ordito dal matematico Alan Sokal ai danni della comunità dei critici letterari postmodernisti.[9]
Televisione
[modifica | modifica wikitesto]Sugli scherzi è incentrata la trasmissione televisiva di successo Scherzi a parte che ha avuto come precedente Candid camera e, in Italia, Specchio segreto, trasmissioni basate sulla comicità delle reazioni a scherzi, riprese da telecamere nascoste.
Col nome inglese di Prank ("scherzo, burla")[10] si indicano inoltre il nome di due personaggi del telefilm Flash.
Scherzi d'acqua e di luce
[modifica | modifica wikitesto]Per analogia, si parla di scherzo anche in riferimento a particolari giochi d'acqua e di luce, disposti in modo da ottenere effetti piacevoli, bizzarri o inattesi.[11]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Burla ha una accezione scherzosa mentre beffa, in genere più pesante ha un senso di dileggio. Vedi anche, in treccani.it, burla e beffa.
- ^ Dizionario di Italiano - Scherzo
- ^ treccani.it
- ^ Piero Bertolini, Dizionario di pedagogia, Bologna, Zanichelli, 1996, p. 549.
- ^ Giacomo Devoto, Gian Carlo Oli, Dizionario della lingua italiana, Firenze, Le Monnier, 1971, p. 252.
- ^ Giacomo Devoto, Gian Carlo Oli, Dizionario della lingua italiana, Firenze, Le Monnier, 1971, p. 1611.
- ^ Franco Pignatti Beffa o burla Rai
- ^ Sapere.it
- ^ The Sokal hoax: the sham that shook the Academy, Lincon, University of Nebraska press, 2000
- ^ Online Etymology Dictionary - Prank, su etymonline.com. URL consultato il 14 gennaio 2011.
- ^ Giacomo Devoto, Gian Carlo Oli, Dizionario della lingua italiana, Firenze, Le Monnier, 1971, p. 2105.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Musica
[modifica | modifica wikitesto]- Tilden A. Russell, Minuet, Scherzando and Scherzo: the dance movement in transition (1781-1825), Ann Arbor, UMI, 1983
Letteratura
[modifica | modifica wikitesto]- Domenico Guerri, La corrente popolare nel Rinascimento: berte burle e baie nella Firenze del Brunellesco e del Burchiello, Firenze, Sansoni, 1931
- Mario Marti, Cultura e stile dei poeti giocosi del tempo di Dante, Nistri-Lischi, Pisa 1953
- Formes et significations de la "beffa" dans la litterature italienne de la Renaissance, Paris, Universite de la Sorbonne nouvelle, 1975
- Enrico Carini, Beffa, burla, in, Dizionario dei temi letterari, I, Torino, UTET, 2007
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Beffa del monossido di diidrogeno
- La cena delle beffe
- Opera buffa
- Pesce d'aprile
- Poesia burlesca
- Poesia comica
- Understatement
Altri progetti
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